4 marzo 2013

Ateismo, laicismo e pedofilia…


Ecco da chi arrivano le prediche alla Chiesa

Lo scrittore Vittorio Messori compie un ragionamento senza piega in merito all’incontro tra il Papa e le vittime degli abusi a Malta.

Su Il Corriere della Sera dice: «Nessuno si aspetta che il Ministro da cui dipendono le scuole e i Convitti Nazionali incontri gli «abusati» da qualche insegnante o inserviente, esprimendo «dolore e vergogna».

Altrettanto vale per gli armatori di navi, dove la sorte dei minori imbarcati è nota a tutti.

Né esprimono pubblica contrizione i responsabili dello sport giovanile, dove spogliatoi e docce attraggono, com’è risaputo, anche una fauna di adulti».

Poi ricorda come moltissimi atei e laicisti, che ora giustamente ma esageratamente criticano alcuni esponenti religiosi, abbiano sempre voluto depenalizzare la pedofilia: «Spesso, è presente in modo non clandestino, è addirittura lodata e raccomandata da filosofi, come avvenne nell’antica Grecia e com’è avvenuto nel Sessantotto europeo e americano».

Un esempio: il leader dei Verdi all’Europarlamento, l’ateo e anarchico Daniel Cohn-Bendit, si è vantato di avere non solo raccomandato ma praticato il sesso con i minori quando era insegnante.

Mario Mieli, ateo e inizatore del movimento omosessuale in Italia, considerava «opera redentiva» per entrambi il sesso tra un adulto e un giovanissimo.

Morì suicida nel 1983.

Gli atei J.P. Sartre, la de Beauvoir, Foucault, Jack Lang, firmarono con altri intellettuali un famoso manifesto dove — in nome della «liberazione sessuale» — esigevano la depenalizzazione dei rapporti con minori, bambini compresi.

Aggiungiamo la laica Dacia Maraini, che sulla scia di filosofi illuministi praticanti del sesso anche con i figli, ha sostenuto che l’incesto è una pratica naturale.

Gerd Koenen ( teorico del ’68 ), che scrive: “Negli asili infantili più radicali le attività sessuali divennero parte integrante dei giochi”.

L’anticattolico Jean Jacques Rousseau, apostolo della educazione infantile, scrisse compiaciuto di avere comprato a Venezia una bambina di 10 anni, che seppe liberarlo dalla depressione.

L’ateo, omosessuale e anticlericale Aldo Busi ritiene lecito il rapporto sessuale a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, secondo lui, sarebbe adulto, e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo (“Manuale per il perfetto papà”, Mondadori).

Ha inoltre incolpato i bambini di sedurre gli adulti, deresponsabilizzando così i pedofili.

Questo ha adirato perfino l‘Osservatorio sui diritti dei minori.

Questo è uno dei tanti pulpiti da cui arrivano le prediche alla Chiesa...