18 gennaio 2013

"Se tu sei povero o ammalato e Dio non risolve i tuoi problemi vuol dire che c’é qualcosa in te che lo ostacola! qualcosa che impedisce a Dio di manifestare la sua gloria!

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TU NON DAI LA DECIMA DEI TUOI GUADAGNI ALLA COMUNITÀ"........




IL BUSINESS USA SCOPRE DIO

“ – San Francisco – “In tutta la mia vita non mi sarei mai aspettato di sentir parlare di Dio in una Business School” confessa il guru del management Andre Del Becq. Eppure nel cuore della Silicon Valley, alla facoltà di Economia di Santa Clara, i master post-universitari per dirigenti aziendali ora includono seminari di religione. Stesso fenomeno alla Harvard Business School che forma l’establishment del capitalismo americano:”C’è un boom della spiritualità” conferma la docente Laura Nash. Fortune , la rivista dei manager USA, sbatte in copertina “God and Business” Dio e gli affari. L’impressione è che Dio in America sia in pieno revival di popolarità anche perché gli affari vanno male. Con la crisi economica vacillano certezze e priorità che hanno guidato un decennio di prosperità. Quel che più colpisce è che tornino in chiesa non solo i working poors (lavoratori poveri)licenziati e sfrattati o gli immigrati messicani clandestini che rischiano l’espulsione, ma il fior fiore della classe dirigente industriale”.

“A Chicago, all’ultimo piano della Bank LaSalle, i banchieri cattolici si riuniscono regolarmente per pregare sotto la guida del teologo Jack Shea. In parte questo riflette una peculiarità degli Stati Uniti:qui il capitalismo si è costruito sull’etica calvinista e fin dalle sue origini ha avuto la “benedizione” del Dio dei protestanti, che non condanna il successo materiale. In America, nonostante la separazione costituzionale fra Chiesa e Stato, la presenza della religione nella vita quotidiana è molto più forte che in Europa:presidenti come Jimmy Carter e Gorge Bush esibiscono la loro fede; nei tribunali si giura sulla Bibbia; decine di emittenti TV o stazioni radio sono controllate da predicatori evangelici.Il 90% degli americani afferma di credere in Dio contro il 50% degli europei.Ma nei dieci anni del boom, con l’avvento della New Economy, il capitalismo USA era stato “scalato” da una generazione d’imprenditori giovani che aveva messo altri valori in cima alla gerarchia sociale. … La riscoperta di Dio in piena crisi economica non sembra del tutto disinteressata. Dopo che la caduta delle Borse ha distrutto oltre 4 miliardi di dollari di ricchezze personali (quasi dieci milioni di miliardi di lire) e l’economia americana s’è infilata nel tunnel della recessione, il panico invade un’intera classe sociale di neomiliardari che avevano conosciuto solo l’epoca delle vacche grasse e dei consumi opulenti.” (chi desidera leggere il resto dell’articolo può reperirlo su INTERNET)."

da “La REPUBBLICA” del 20/08/2001 (p.14)

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Commento

Quello del Calvinismo come “etica del capitalismo” è un tema dibattuto nel protestantesimo fin dall’opera omonima di Max Weber. E’ inutile negarlo: questo è uno dei capisaldi su cui s’è fondata la nazione degli Stati Uniti d’America. I telepredicatori americani non fanno altro che predicare “profitto”, “profitto” e ancora “profitto”. Di più: sembra che a questi ultimi le oligarchie del potere capitalistico – fin dopo l’ultimo conflitto mondiale – abbiano affidato il compito di legittimare il guadagno a qualsiasi costo, il trasformare l’arricchimento non solo in una cosa lecita e permessa da Dio ma addirittura “doverosa”! Rockfeller diceva che tutto è “business” dunque pure Dio e la fede cristiana e così, alla fine, ci si è adeguati. Questa mistificazione satanica deve essere smascherata e smontata al più presto o sarà la vera fine per la Chiesa! Quello che non sono riusciti a fare le tigri ed i leoni nelle antiche arene romane riusciranno a farlo i Benny Hinn, i Jimmy Swaggert, i Moon e gli Oral Roberts dagli USA!!! La Bibbia non da alcuna via di scampo per i detentori di ricchezze (sia piccole che enormi):leggi Matt.13:22;Matt.19:21-25;Luca 18:23-25;Prov. 22:15-17;1 Tim.6:8-10; Luca 16:18-24;Luca 18:23-25;2 Cor. 8:8-10;Giacomo 1:11;5:1-3;Marco 10:24-26;Salmo 49:19-21;Salmo 52:6-8;Prov.11:27-29;Prov.22:1-2;Ger.17:10-12;1Tim.6:16-18) e ci fermiamo qui per adesso. I versetti del Vecchio Testamento non sono stati inseriti a caso; vengono usati spesso versetti del VT per giustificare il possesso delle ricchezze, il loro continuo incremento (senza misura) e la cosiddetta dottrina della decima che io chiamo “dottrina” del dio “slot machine” ovvero “se dai 100 a dio egli ti restituirà 1000!” basata su interpretazioni avventate del libro di Malachia ed altre porzioni del VT che non vogliono dire affatto quello che intendono i moderni telepredicatori evangelici americani.

Altri versetti come Isaia 58:6-11;Isaia 55:2 e 1 Timoteo 6:7,8 sono inequivocabili per quanto riguarda la volontà di Dio in merito ai ricchi, la ricchezza o l’arricchimento (e di conseguenza sui poveri, la povertà e l’impoverimento). Se uno come San Paolo disse :”avendo di che mangiare e di che coprirmi sarò di questo contento” chi è un Benny Hinn, un Jimmy Swaggart o un Billy Graham da accumulare milioni di dollari “nel nome del signore”! Quale signore? Quale dio? Quale volontà?

La cosa più atroce è che in molte chiese d’estrazione pentecostale, tali dottrine, vengono messe in pratica, concretamente, proprio verso i propri fedeli in condizioni economiche più disagiate e svantaggiate; proprio verso quelli che, oltre ad essere svantaggiati economicamente, fanno troppe domande, non sono controllabili come “automi” secondo le proprie brame, il proprio desiderio di potere. Visto che la realtà delle sette è una realtà chiusa ermeticamente e visto che i pentecostali sono una setta, chi sente queste cose dall’esterno, senza aver provato sulla propria pelle che cosa significa entrare in quei contesti, in quegli ambienti, stenta a credere alle cose che sta leggendo. Ho ricevuto testimonianze spaventose da fratelli e sorelle che sono usciti dai pentecostali di recente:in una comunità ADI di Roma, ad un fratello straniero (extracomunitario) che chiedeva aiuto per se ed il proprio figlioletto di 1° anni e per la moglie cardiopatica in patria gli veniva risposto “che soldi non ce n’erano ma… che avrebbero pregato per lui e la sua famiglia!” salvo poi, dopo poche settimane, presentare un bilancio annuale a consuntivo di oltre 90 milioni!!! Di più: ai fratelli e delle sorelle che cercano aiuto materiale (a volte anche la semplice compagnia, la semplice visita o una parola di conforto) viene rifiutato ostinatamente l’aiuto e viene impedito severamente a terzi dal farlo perchè – si sostiene -

“SE TU SEI POVERO O AMMALATO E dio NON RISOLVE I TUOI PROBLEMI VUOL DIRE CHE C’E’ QUALCOSA IN TE CHE LO OSTACOLA! QUALCOSA CHE IMPEDISCE A dio DI MANIFESTARE LA SUA GLORIA! QUESTO QUALCOSA E’ CHE TU NON CERCHI I LINGUAGGI! CHE TU NON PARLI i LINGUAGGI! CHE TU NON DAI LA DECIMA DEI TUOI GUADAGNI ALLA COMUNITA’ (NELLA PERSONA DEL PASTORE O DEL SUO TESORIERE)!!! Si assiste perciò all’assurdo che – se tu non cerchi o non parli i linguaggi – e stai in condizioni economiche difficili, non solo non viene mostrata alcuna pietà per te ed i tuoi piccoli innocenti o tua moglie o tuo padre o tua madre, ma chi si permette di aiutarti …di nascosto – ripeto – DI NASCOSTO … viene attaccato ancora peggio!!! Costui è un sovversivo! Aiuta colui che ha chiesto aiuto e che non si vuole umiliare davanti a … dio!!! Costui è peggio di chi chiede aiuto perché si può ritagliare degli spazi di consenso nella “mia” o “nostra” comunità! Sfuggire al nostro controllo! Portarci via le pecore! Chiedo a tutti i lettori:

NON E’ QUESTA UNA DOTTRINA DI DEMONI?

Ho notizie di passaggi massicci dai pentecostali ADI e non-ADI alla Chiesa Cattolica proprio per lo sconcerto provocato da simili dottrine e siffatti comportamenti! Molti non reggono alla rabbia ed al dolore per simili trattamenti subiti, credendo ingenuamente che rifugiarsi nel cattolicesimo possa servire a recuperare “quel minimo” di pietà cristiana che s’è perduto al momento della sventurata abiura. Nella stessa comunità ADI citata, ad un giovane musicista senza lavoro e senza molti denari che chiedeva “in prestito” una chitarra elettrica abbandonata ed impolverata sotto una panca veniva risposto dall’oligarchia della comunità:”Non hai soldi? Non ti possiamo fare niente! Vattela a comprare!” – Questo cinismo in comunità che si arrogano d’avere nientepocodimenoche lo SPIRITO SANTO è semplicemente disgustoso, rivoltante! Non comprendo com’è possibile che ci resista della gente, non “come” o “perché” se ne vadano via quelli che li lasciano! Il dio-business degli americani è questo. La salvezza dell’Europa, forse, sta proprio in quel gap tra il 90% di persone che “credono in Dio” negli USA e quel 50% che Lo credono nel vecchio continente. Credo che quel 50% dell’Europa sia molto più genuino, sincero ed onesto del 90% falso, interessato e credulone degli States; credo che la disponibilità a staccare assegni per i telepredicatori, qui in Europa, sia molto più bassa che negli USA. Questa è una garanzia di fedeltà, di dignità ed onestà della Chiesa nel vecchio continente…nonostante il liberalismo teologico!

Mario Bellipanni

http://www.riforma.net/apologetica/pentecostalismo/businness.htm