31 gennaio 2013

Ostie allucinogene: intervista al creatore della bufala

- Di Laura Caselli -

Sicuramente vi sarete imbattuti nella notizia delle ostie allucinogene date per errore a dei poveri fedeli di Campobasso; quanti di voi, invece, hanno letto la smentita? Eh già, la notizia era una bufala! Per smascherare la falsa notizia, bastava fare una semplice ricerca sul web. Alla fine della mia navigazione su google, ho trovato la fonte della notizia ed ho deciso di contattare il “colpevole” facendogli qualche domanda.


- Ciao Mario. Da una settimana circa, gira sul web la notizia delle “ostie allucinogene”, notizia “palesemente falsa” (come hai scritto giustamente in una nota su facebook Giovedì scorso) pubblicata da te sulla tua pagina “Questa non la sapevi”. Ci puoi spiegare brevemente che tipo di notizie pubblichi sul tuo blog?

La mia è una pagina Facebook, che raccoglie notizie dal web. Molte sono false, molte sono vere, molte le scriviamo assieme e molte le copiamo. C’è una redazione virtuale che propone la notizia, poi io le verifico, eventualmente le correggo o le arricchisco ed infine le pubblico. La notizia delle ostie è stata scritta a quattro mani; una persona (Samuele) ha scritto la prima parte e io ho pensato di aggiungere alla fine della notizia una spiegazione pseudoscientifica come quella dell’ergotismo per renderla più plausibile.

  

- Quella notizia falsa aveva un qualche scopo specifico?

No, non voleva essere assolutamente un attacco alla Chiesa.
Nella nostra pagina pubblichiamo notizie indifferentemente su tutto e su tutti, bianchi neri belli brutti e buoni.

- Ti aspettavi una divulgazione simile (addirittura anche tra blog e forum stranieri!)?

No, ma devo dire che mi sono reso conto poco più tardi del carattere “virale” della notizia, perché sposava due argomenti esplosivi: la chiesa e la droga. Poi l’idea della transustanziazione, che ti promette di ricevere il corpo di cristo con l’ostia ed invece ti dà droga, è forte. Pontifex si è incazzato moltissimo per questa notizia, definendola una delle più blasfeme mai lette. Quando poi mi sono reso conto che era comparsa nei maggiori quotidiani italiani e che ha fatto il giro del mondo tradotta in molte lingue e pubblicata anche dalla stampa internazionale, allora mi sono messo a ridere. Era divertente leggerla nei siti anglofoni o in quelli dei giornali brasiliani.


- Sei stato contattato da qualche giornalista per delucidazioni in merito alla vicenda?

No, hanno contattato tutti il giornalista Di Giannantonio, che ha millantato nel suo quotidiano online “abruzzo 24 ore” di averla scritta lui, diventando “famoso”. Meglio così, l’Italia ha un semidisoccupato in meno grazie a noi; ci piace l’idea di aver contribuito nel nostro piccolo al problema della disoccupazione. Inoltre un giornalista di un grosso settimanale ci ha contattato per farci i complimenti.



- Il giorno dopo scrivi una nota chiamata “ITALIA: ORGANI DI STAMPA PRENDONO SPUNTO DA UN NOSTRO ARTICOLO INVENTATO E LO DIFFONDONO SU SCALA NAZIONALE”. Quanti giornalisti hanno poi rettificato la notizia?

Molti di loro. Alcuni non lo hanno ancora fatto, altri (come Il Sole24Ore) l’hanno cancellata del tutto sperando che non fosse notata (ma abbiamo immortalato la loro pagina).
I più senza citare le fonti, purtroppo, o citandole impropriamente (abruzzo24ore). Il capo redattore dell’Avvenire ci è parso il più professionale. E’ venuto sulla nostra pagina per capire e dopo uno scambio di messaggi ci ha detto che ormai il suo pezzo era già
uscito e che si era accorto tardi di come fossero andate le cose. Prendo atto però che è stato uno dei pochissimi a citare le fonti, e la cosa mi ha fatto ricredere sulla serietà della sua testata, almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale.

Grazie mille Mario per la tua disponibilità!

Vi riporto qui di seguito la nota citata poco sopra:


“Da circa 24 ore circola la notizia, pubblicata per prima su questa pagina, secondo la quale in una chiesa di Campobasso, la Chiesa del “Santo Spirito”, nella funzione religiosa domenicale siano state somministrate per errore ai fedeli delle ostie intossicate dalle proprietà “lisergiche”: questa notizia è palesemente falsa, dal momento che non esiste alcuna chiesa del Santo Spirito tanto meno il percosso don Achille in quel del capoluogo di provincia molisano.
Ciò non ha impedito che da una semplice nota Facebook, piuttosto ironica e inverosimile tra l’altro, iniziasse un incredibile tam tam mediatico partito dall’evidente plagio dell’articolo del sito www.abruzzo24ore.tv che non ha fatto altro che copiare il nostro articolo parola per parola senza nemmeno utilizzare Google per accertare che la sopracitata parrocchia di fatto non esiste!
Questa la notizia originale: http://www.facebook.com/notes/questa-non-la-sapevi/ostie-allucinogene-caos-durante-la-funzione-religiosa/183651121737553
Fin qui, trattandosi di un semisconosciuto quotidiano online, ci potrebbe anche stare la mancanza di professionalità e il bisogno di fare notizia.
Ora, tale notizia si è rapidamente diffusa per la sua natura bizzarra ed è arrivata ovviamente a testate giornalistiche di maggiore importanza, famosi quotidiani di diffusione nazionale, molti dei quali tra l’altro si tengono in vita anche grazie alle nostre tasse e dai quali ci aspetteremmo un trattamento ben diverso delle notizie e delle fonti, secondo una precisa deontologia del mestiere di giornalista.
Invece, clamorosamente, partendo da Il Mattino fino al Sole 24 ore e Il Messaggero la notizia è stata pubblicata citandosi vicendevolmente come fonte con una pigrizia e un’approssimazione del tutto inqualificabili da quella che dovrebbe essere definita etica e professionalità di un buon giornalistaIn tutto ciò è stato anche ignorato e letto tardivamente un comunicato della stessa Diocesi di Campobasso e Bojano, che si è vista costretta a smentire e chiedere rispetto (rispetto che non manca dal momento che si parla di fatti e cose inesistenti.
Che dire? Se questa è l’informazione nazionale, complimenti.
Porgiamo infine le nostre scuse alla Diocesi di Campobasso, nella speranza che ci possano, Cristianamente, perdonare.
La redazione di “Questa non la sapevi”.”

Noto infine che il giornalista Luca Di Giacomantonio della redazione “Abruzzo24ore” è riuscito a “cavarsela” con due articoletti in cui afferma che il suo era un semplice esperimento
Casualità vuole che il giornalista abbia deciso di scrivere la smentita il giorno dopo della pubblicazione della nota di Mario.

Ancora una volta invito i lettori a verificare SEMPRE ciò che leggono.