7 dicembre 2012

"Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra" Atti 1,19

Il miracolo delle ostie di Siena

Il pane che va a male

Facciamo un salto dal fornaio e compriamo un chilo di pane. Per far cosa, una bella bruschetta? O per spalmarci sopra un po' di burro e marmellata?

Niente di tutto questo.

Lo mettiamo su un tavolo, lasciamo la stanza e chiudiamo la porta. E poi ce ne dimentichiamo per qualche tempo.

Dopo tre o quattro mesi, se avremo stomaco, entreremo di nuovo nella stanza e daremo un'occhiata al pane. Lo vedremo ricoperto di una muffa marrone e verdastra oltre che di ragnatele, e sarà diventato l'habitat prediletto di acari ed altri parassiti animali e vegetali tipici della farina di frumento andata a male.

Trascorsi in tutto un paio d'anni, il pane sarà diventato una poltiglia maleodorante e, dopo altro tempo, si sarà sbriciolato in polvere.

E questo accade, o accadrebbe, per tutti i pani del mondo, siano essi preparati col lievito che senza.

IL PANE CHE NON VA A MALE

Ma… ma c'è un pane che non va a male, un pane che – per quanto tempo trascorra – non marcisce. E non portiamo la Fede a testimonianza di ciò (o, meglio, non soltanto quella), ma forniamo prove concrete.

Stiamo parlando dell'Eucaristia, ovviamente, di quella sfoglia di farina di grano che, per buona parte della S. Messa, è soltanto un'ostia di pane azzimo ma, al momento dell'elevazione del sacerdote, diventa Gesù Cristo in Persona.

Com'è possibile che Gesù sia presente tutto intero in milioni e milioni di Ostie di tutto il mondo?

Beh, se noi prendiamo un bicchiere d'acqua del mare, vi troviamo contenuta la sostanza dell'acqua di tutto il mare; se rompiamo uno specchio, ogni frammento riflette l'immagine come faceva l'intero specchio; se prendiamo una sola particella di luce, vi troviamo la qualità di tutta la luce.

Allo stesso modo, tutta la sostanza del Cristo è presente anche in un solo frammento.

Ma come fa?

Questo chiedetelo a Dio; sulla modalità dei miracoli all'uomo non è dato sapere… A noi ci basta sapere che è vero.

Ma veniamo alla prova che avevamo promesso.

UN FURTO SACRILEGO

Nell'agosto 1730, presso la chiesa di san Francesco a Siena, i frati si accorgono che è scomparsa una pisside contenente 351 Ostie consacrate.

Lo sdegno è immenso in tutta la città e, in segno di riparazione, viene anche annullato il Palio dell'Assunta.

Dopo tre giorni, tutte le Ostie vengono ritrovate in una cassetta delle elemosine di una chiesa vicina.

Riportate con tutti gli onori al luogo di origine, sono conservate per l'adorazione dei fedeli.

Trascorrono anni, anzi, decenni e, ALLA FINE DI QUEL SECOLO, CI SI ACCORGE CHE LE OSTIE SONO INTATTE.

Possibile? Possibile, visto che Gesù non va certo a male.

La scienza, però, voleva vederci chiaro: ed ecco, allora, il moltiplicarsi di esami chimici, realizzati soprattutto nel XX secolo.

ECCO LA PROVA DEL MIRACOLO: L'OSTIA CONSACRATA È GESÙ!

Le analisi hanno fornito le seguenti risposte: le Ostie sono di comunissima farina azzima di frumento? Sì.

SONO STATE MANIPOLATE CON ADDITIVI DI QUALSIVOGLIA NATURA? NO.

IL TEMPO LE HA ALTERATE, SEPPUR IN MINIMA PARTE? NO.

IL LORO SAPORE È DIVERSO DAL NORMALE? NO.

Addirittura si è provato ad aggiungere alle 223 Ostie superstiti (le altre erano state usate per le prove in laboratorio), altre ostie non consacrate: queste ultime si sono deteriorate col tempo, ma la muffa non ha intaccato le altre, quelle 'giuste'. Inoltre, se si desse un'occhiata al vetro che le contiene, si troverebbe una patina d'invecchiamento su tutta la superficie. Il vetro, dunque, oggi rivalutato per la sua igienità, si è dimostrato molto più deteriorabile della degradabilissima farina.

Il prof. Siro Grimaldi, capo dell'équipe di scienziati che analizzò le Ostie, scriverà nella sua relazione: "le particole di Siena sono pertanto in perfetto stato di conservazione, contro ogni legge fisica e chimica e nonostante le condizioni del tutto sfavorevoli in cui si sono venute a trovare. un fenomeno assolutamente anormale: le leggi della natura si sono invertite".

incredibile? Gesù potrebbe risponderci: ma io durante l'ultima cena ve l'avevo detto che quello è il mio corpo…

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Poi ci saranno i settari che diranno che e' opera di satana...... ma poi loro vanno a comprare la saponetta miracolosa, lo spray antidemone, il vino miracoloso della galilea avanzato dalle nozze di Cana..... :-) :-)