14 febbraio 2013

Il Papa si dimette per scappare da un mandato di arresto?

l'iniziativa che poi e' una bufala e' di un certo Kevin D.Annett (nella foto) ex sacerdote di una denominazione protestante messo alla porta dalla sua stessa Chiesa

Vi ricordate che ad aprile 2012 dovevano partire degli arresti di massa di banchieri in tutto il mondo?
La notizia fece presto il giro del web, molti blog e forum condividevano la notizia con entusiasmo…

…ma purtroppo questa notizia era una bufala bella e buona. (Per questo su Lo Sai non l’abbiamo mai
condivisa)

Tutto cominciò da un’intervista in un programma radiofonico a “Drake”, un insider del pentagono. Egli raccontava che nel corso del piano globale per arrestare tutti i globalisti corrotti, i banchieri e l’élite politica ci sarebbe stato un periodo di 72 ore di chiusura delle frontiere degli Stati Uniti e delle comunicazioni satellitari per prevenire trasferimenti di denaro dal paese e che i campi FEMA non erano per la popolazione ma incarcerarvi tutti i politici, i banchieri e i potenti globalisti che sarebbero stati arrestati.

Questo ovviamente non è mai avvenuto. Ci sono stati molti consueti arresti di banchieri e personaggi importanti nell’alta finanza, ma non per crimini come signoraggio o qualcosa di simile, ma per i soliti reati di cui spesso sono protagonisti (corruzione, evasione fiscale, furto di fondi ecc.).

Fu anche pubblicata una lista di dimissioni sempre di direttori, presidenti e vari funzionari di banche e istituti finanziari, sostenedo che abbandonassero i propri posti di lavoro per sfuggire agli arresti.
In quel periodo, poco prima di questa notizia, Mario Monti disse una cosa che mi ritornò subito in mente: “Il posto fisso è monotono”.

Certo, nell’ambiente dell’alta finanza i direttori e presidenti cambiano spesso posto di lavoro.
Per farlo devono ovviamente dimettersi, come ogni lavoratore. Quindi era normalissimo che in quel periodo (come sempre) ci fossero centinaia di dimissioni. Ad esempio un direttore dell’Unicredit, se vuole passare all’Intesa San Paolo, dovrà dimettersi per prendere il nuovo posto.
Questo succede quasi ogni giorno.

Ma perché vi rammento questa “vecchia” bufala?

Questa notizia fu diffusa, oltre che da un lungo video di un podcast di Italo Cillo, dal sito “Iconicon”, gestito da un certo Jervè, chi sia non è dato sapere.

Lo stesso sito che adesso ha messo in circolazione una notizia molto simile: l’arresto imminente del Papa e del suo succesore.

Questo guarda caso dopo le sue dimissioni. Benedetto XVI si sarebbe dimesso per cercare di sfuggire all’arresto!
Ma chi è che lo arresterebbe e per quali reati?

Tutto parte da questo sito: ITCCS (International Tribunal into Crimes of Church and State)

Il proprietario del sito è un certo Kevin D. Annett, uno scrittore canadese che fu anche sacerdote della Chiesa Unita de Canada.

Egli ha scritto due libri e girato un documentario su dei presunti abusi e le stragi dei nativi canadesi nelle cosiddette “scuole residenziali” cristiane.

Oggi afferma che grazie al suo tribunale (in cui parla al plurale, ma nella sezione “Tribunal Members” figura solo il suo nome) il Papa e il suo successore saranno arrestati entro breve con l’accusa di crimini contro l’umanità e associazione a delinquere e che il giorno di Pasqua tutti i beni di proprietà della Chiesa Cattolica sarebbero confiscati per essere distribuiti nel mondo.

Come è possibile?

Non è possibile.

Annett dice che il tutto si basa sul sistema del Common Law, ovvero un modello di ordinamento giuridico, di matrice anglosassone, basato sui precedenti giurisprudenziali più che su codici o, in generale, leggi e altri atti normativi di organi politici, come invece nei sistemi di civil law.
Quello che forse non gli è chiaro è che il Papa come ogni capo di Stato gode di tutte le immunità diplomatiche, compresa l’immunità dalla giurisdizione degli altri Stati.

Quindi non tocca minimaente le nazioni europee, esclusa l’Inghiterra.

Annett afferma che il suo speciale tribunale è composto, oltre che da lui, da una corte di 58 giurati, ma non ci sono prove di questo, nessun documento, notizia, video.

Nel suo sito scrive solo lui, ci sono video con lui che parla e intervista altre persone all’aperto o nelle proprie case, ma non si vedono mai queste riunionio processi dove vengono decretate le sentenze.

Tra l’altro gira voce che la sede degli uffici di ITCCS si trovino a Bruxelles ma sul sito si trova scritto Brussels che è una cittadina canadese.

Non è comprensibile come notizie del genere, senza fonti, se non autoreferenziali, riescano a fare il giro del web in poco tempo e vengano anche credute da molti utenti che a loro volta le condividono sui loro blog e nei social network.

Quindi nessun arresto per Joseph Ratzinger o il suo successore, nessuna confisca di beni al Vaticano. O almeno non per il momento, questi motivi, né per sentenze di questo fantomatico e fantasioso tribunale.

QUANDO LEGGETE NOTIZIE SENSAZIONALISTICHE, PRIMA DI DIFFONDERLE OVUNQUE, INFORMATEVI BENE, FATE UN PAIO DI RICERCHETTE. CI VUOLE POCO E NON SI CADE NELLA TRAPPOLA DELLE BUFALE DEL WEB.

Grazie a tutti per l’attenzione.

Marcella Fraschi

http://www.losai.eu/ill-papa-si-dimette-per-scappare-da-un-mandato-di-arresto/#.UR1W-KV7iOg