22 maggio 2013

Un sacerdote risponde


"SONO REDUCE DAGLI EVANGELICI, MA È RIMASTA IN ME UNA CERTA CONTRARIETÀ AL CULTO VERSO LA MADONNA E I SANTI"

Quesito

Carissimo Padre Angelo,
sono il giovane “ex evangelico” che circa sei mesi fa le ha scritto di essersi riavvicinato alla Chiesa Cattolica. Uso le virgolette perché in realtà non ho mai aderito formalmente alla chiesa evangelica, ma ho simpatizzato per le sue dottrine, influenzato anche dal fatto che i miei genitori sono stati evangelici per un periodo della loro vita. La risposta alla mia domanda è stata pubblicata sul sito la scorsa settimana. Desidero innanzi tutto ringraziarla di cuore non solo per la risposta che mi ha dato ma anche per tutte le sue risposte che seguo quotidianamente e che mi sono di grande aiuto nel percorso di fede che sto facendo.
Torno a scriverle per avere un suo consiglio su come affrontare alcuni turbamenti che purtroppo si creano spesso nella mia mente e che non sono riuscito ancora del tutto a superare. Premetto che da quando le ho scritto l’ultima volta, a Giugno, ho cominciato a seguire la Messa tutte le domeniche. Inoltre ho parlato direttamente con un sacerdote, mi sono confessato e ho ricevuto per la prima volta dopo molti anni l’Eucarestia. Non posso sorvolare sul fatto che il mio percorso di riavvicinamento alla Chiesa ha portato nella mia vita alcuni frutti positivi, che vorrei condividere con lei:
in primo luogo la decisione di sposarmi con la mia ragazza (…)-
Forse si chiederà perché, allora, ho ancora così tanti dubbi… Ebbene, a dire il vero non so spiegarmelo neanche io… Razionalmente mi sembra che la Chiesa Cattolica sia la vera via da seguire, ma nello spirito forse rimango “scandalizzato” (non so se questa sia la parola giusta) o influenzato da alcune argomentazioni o modi di vedere non cattolici. Le questioni che non riesco ad accettare pienamente sono quelle relative al culto della Madonna e dei Santi.. So che in realtà si tratta di intercessione, ma il fatto di pregare qualcuno che non sia Gesù suscita in me il dubbio di fare una cosa sbagliata agli occhi di Dio, la paura di “tradire” il Signore….anche se razionalmente so bene che, secondo la dottrina cattolica, queste preghiere sono comunque indirizzate a Gesù. Le chiedo quindi, come posso superare questo scoglio, che al momento mi sembra enorme? Come posso vivere una piena comunione con Gesù? Come posso progredire nella fede e avere la pace nel cuore?
Soprattutto in questo ultimo periodo mi sembra di essere al centro di un grande combattimento spirituale, in cui devo continuamente far fronte a questi pensieri…
Forse questi dubbi sono anche alimentati dal fatto che spesso vedo delle persone che si dichiarano cattoliche ma che poi alla fine non sono coerenti, soprattutto a livello di moralità… e questo produce in me un certo scandalo… Per esempio i genitori della mia ragazza hanno la casa piena di immagini sacre, santini, bottigliette di acqua benedetta, ma poi dicono che non vanno a messa perché secondo loro non è importante andarci tutte le domeniche… lasciano che il figlio adolescente ascolti musica di gruppi rock dichiaratamente anti-cristiani e addirittura satanici….come è possibile, mi chiedo?
(…)
Ultimamente alcuni miei conoscenti, che prima erano evangelici, hanno iniziato uno studio biblico con alcuni loro conoscenti testimoni di Geova. … Ho fatto loro presente i forti contrasti tra le dottrine dei testimoni di Geova e quelle degli stessi evangelici, soprattutto sulla questione della Trinità, e della sopravvivenza dell’anima dopo la morte, due punti su cui le interpretazioni di evangelici e Tdg sono esattamente all’opposto! Di fatto la dottrina degli evangelici è molto più vicina a quella cattolica rispetto a quella dei testimoni di Geova.
Queste dispute mi hanno portato ad approfondire la conoscenza della bibbia e anche i padri della Chiesa, in particolare S. Policarpo e S. Agostino, i cui testi sono meravigliosi.
Scusi la lunghezza ma volevo condividere con lei alcuni aspetti della mia vita, in modo da farle capire bene la mia situazione.
La ringrazio ancora per il suo tempo che vorrà dedicarmi. Preghi per me. Il Signore la benedica.

RISPOSTA DEL SACERDOTE

Carissimo,
1. passare dagli evangelici ai testimoni di Geova è come passare dalla padella alla brace.
I tdg non sono cristiani perché negano le verità fondamentali: la Trinità e la divinità di Cristo.
Sono contento che tu legga Sant’Agostino: ti fa comprendere la Scrittura in maniera infinitamente più profonda, salutare e santificante degli evangelici e tanto più dei tdg.
Sant’Agostino è un testimone della fede di un’intelligenza eccezionale. Già da ragazzo superava sotto questo profilo tutti i suoi coetanei di Cartagine, che allora era la seconda città più fiorente dell’Impero romano.

2. Ma vengo ora ai rimasugli di evangelismo rimasti in te: una certa contrarietà alla devozione a Maria e al culto ai santi.
Saprai bene che il Signore stesso ha chiesto di appellarsi alle preghiere dei giusti.
Nel libro di Giobbe Dio ordina ai tre amici di Giobbe: “Andate dal mio servo Giobbe..., il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza” (Gb 42,8).G
In 2 Mac 15,13-14 Onia, sommo sacerdote, attesta l’apparizione di un personaggio “rivestito di una maestà meravigliosa e piena di magnificenza” che gli assicura la vittoria. E di lui dice: “Questi è l'amico dei suoi fratelli, colui che innalza molte preghiere per il popolo e per la città santa, Geremia il profeta di Dio”. La Bibbia di Gerusalemme commenta: “Questa è la prima testimonianza di una credenza nella preghiera dei giusti defunti per i vivi”.

3. San Paolo chiede le preghiere dei suoi fratelli nella fede. E credi che le preghiere di quelli che sono davanti al Signore siano meno potenti di quelle di coloro che sono ancora pellegrini sulla terra?
Al termine della tua email scrivi: “preghi per me”.
Lo faccio volentieri e lo faccio appellandomi all’intercessione dei Santi e in primis della Madonna.
Sono convinto che le preghiere dei Santi siano più potenti delle mie.
I Santi non hanno cessato di amare, di aiutare.
Quello che facevano di qua, adesso lo fanno adesso dall’al di là.
S. Domenico sul letto di morte ha fatto questa bella promessa: “Non piangete. Io vi sarò più utile dopo la mia morte e vi aiuterò più efficacemente di quando ero in vita” (Cfr. giordano di sassonia, Libellus de principiis Ordinis praedicatorum, 93).
Ugualmente S. Teresa di Gesù Bambino: “Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra” (S. Teresa di Gesù Bambino, Novissima verba).

4. Come non ricordare quanto Cristo ha promesso ai suoi servi fedeli!
Ha assicurato che dirà: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città” (Lc 19,17).
Gli antichi re orientali solevano ricompensare alcuni uomini prodi e meritevoli dando loro città da amministrare alcune città.
Gesù ha detto che di là farà una cosa analoga.
Nell’Apocalisse si legge che i santi regneranno insieme con Cristo.
Che regno sarebbe se non potessero far nulla?

5. Ma desidero spendere una parola particolare per Maria, la Madre di Gesù.
A lei Gesù dalla croce ha affidato Giovanni: “Donna, ecco tuo figlio”. Ora San Giovanni aveva un fratello, Giacomo, e aveva anche una madre, tra l’altro lì presente (“Tra queste c'erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo”, Mt 27,56).
Perché affidare a Maria il compito di custodire il figlio di un’altra donna, con tanto di madre lì presente?
In realtà Gesù affida a Maria un ruolo particolare, quella di essere spiritualmente madre di tutti: Gesù ha affidato noi a lei, a Lei la cui preghiera è infinitamente più pura e più potente della nostra, a Lei la cui presenza è quanto di più temibile ci possa essere per i demoni (“Porro inimicizia tra te e la donna…”).

6. Inoltre Gesù dice a Giovanni: “Ecco tua madre”.
Ma Giovanni la madre ce l’aveva già, e lì presente, come ti ho detto.
Se Gesù avesse voluto dire soltanto di prendersi cura di Maria perché Lui moriva, ebbene c’era la sorella di sua madre. Anche lei proprio lì presente (“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre” Gv 19,25).

7. L’ultima presenza di Maria ricordata nelle Sacre Scritture è nel Cenacolo. Lì Maria persevera in preghiera con gli apostoli e i fratelli nella fede.
Lo Spirito Santo, che delle Scritture è l’Autore principale, ha voluto lasciarci Maria con questa immagine. Dal cielo Maria non ci abbandona.

8. Ed è bello ricordare la preghiera più antica rivolta a Maria, del secondo o terzo secolo, che testimonia la fede della Chiesa di sempre: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella priva, ma liberaci sempre da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.
Non è importante questa testimonianza di fede?

9. Ma, al di là dei ragionamenti, vale l’esperienza.
San Bernardo nella sua bella preghiera a Maria dice: “Ricordatevi, o pietosissima Vergine Maria che non si è mai inteso dire al mondo che alcuno ricorrendo alla vostra protezione, implorando il vostro aiuto e chiedendo il vostro patrocinio sia stato da voi abbandonato. Animato anch’io da tale confidenza…”
Ti chiedo di farne l’esperienza.
Cambierai presto parere.

10. Così ti chiederei di fare l’esperienza del patrocinio di san Giuseppe.
Senti che cosa dice di lui santa Teresa d’Avila: “Ho visto chiaramente che il suo aiuto mi fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare. Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta. Ed è cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l'intercessione di questo Santo benedetto. Ad altri Santi sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o in quell'altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso S. Giuseppe estende il suo patrocinio su tutte. Con ciò il Signore vuol farci intendere che a quel modo che era a lui soggetto in terra, dove egli come padre putativo gli poteva comandare, così anche in cielo fa tutto quello che gli chiede. Ciò han riconosciuto per esperienza anche altre persone che dietro mio consiglio si sono raccomandate al suo patrocinio” (S. Teresa d’Avola, Vita, VI, 5-6).

11. Privare la gente della devozione a Maria è un grande furto.
E cosa analoga si deve dire per chi vuole togliere il culto ai santi.
È il Signore stesso che ce lo ha chiesto.

12. Sono d’accordo con te nel dire che coloro che tappezzano la casa di Santi e poi non vanno a Messa danno una contro testimonianza.
Le ultime parole di Maria registrate nei Vangeli sono queste: “Fate quello che Lui vi dirà”. E il Signore nel suo insegnamento ha detto che se vogliamo entrare nella vita eterna dobbiamo osservare i comandamenti (Mt 19,17), compreso il terzo (ricordati di santificare le feste).

Ti affido dunque anch’io a Maria, perché ti liberi da ogni pericolo.
Il Signore Le ha dato l’incarico di custodirti, di farti da madre.
Ti ringrazio, ti assicuro molto volentieri la mia preghiera, ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo

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