21 giugno 2016

Fratelli miei, se siete credenti siate felici, se siete credenti siate felici!

C’è qualcuno che si fa l’idea che l’essere credenti significa andare in giro con le facce da funerale. Se hai una faccia da funerale significa che sei triste. Significa che nella tua vita manca qualcosa. Significa che non ti senti realizzato come persona.

Ma come fai ad essere triste sapendo di essere figlio di Dio?
Come fai ad essere triste sapendo che Gesù ti ha salvato, sapendo che hai una dignità immensa, sapendo che sei uno con i tuoi fratelli in Cristo Gesù? Come fai ad essere triste… non puoi!
Allora ricordati, sii felice, non rinunciare alla tua felicità, non permettere a nessuno di farti strappare questa felicità, ne dagli uomini, ne dai politici, ne dai diavoli.
Non permettere a nessuno di strapparti questa felicità!

Certo, arriveranno i momenti difficili, perché nella vita i momenti difficili capitano sempre… le croci.
Quindi potrai avere dei momenti di scoraggiamento e di tristezza, ma ricordati, che siano momenti.
Ricordati, quando tutto si fa tenebra su di te, quando non riesci a vedere oltre, ricordati che Dio ti ama.
Ricordati che Gesù è salito sulla croce per te, ricordati che sei un principe! che sei erede del Figlio di Dio!

“Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno…” ma dopo arriverà la Grazia e la Consolazione, perché si capirà che da quelle tenebre terribili della morte di Cristo è scaturita la Salvezza, è scaturita la Redenzione.
Tutto questo si trova, fratelli miei, nella Chiesa, si trova restando nella Chiesa, siamo noi la famiglia di Dio.

Quando il dubbio attanaglia la nostra mente è al Papa che dobbiamo chiedere la strada, è a Pietro che dobbiamo chiedere la strada, perché anche oggi dopo duemila anni è sempre Pietro risponde per noi con la professione di fede: “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. È sempre Pietro che ci comunica la Verità. È a Pietro che il Signore ha dato la promessa della fedeltà. Siamo uniti nell’Eucarestia, nell’unica fede della Chiesa, insieme a Pietro. È da questa unione che scaturirà quella sorgente di Grazia che ci farà felici, che ci renderà sempre più felici.

Alla Madre della Chiesa, alla Vergine Maria, vogliamo affidare questi nostri propositi. Possa Lei far comprendere ai nostri cuori, quanto è importante essere ancorati alla fede della Chiesa, quanto è importante essere ancorati alla volontà di Cristo, che non ha scelto come guide uomini perfetti, ha scelto di peccatori come noi, perché attraverso questi uomini peccatori noi potessimo esercitare questa fede in Lui. Se gli uomini scelti da Cristo fossero stati perfetti non sarebbe stato facile seguirli. Ma Cristo ha scelto dei peccatori, perché noi potessimo renderci conto che non è il tizio X che guida la sua Chiesa, ma è Cristo che guida la sua Chiesa, è Cristo che vicino a noi.

Possa la Vergine Maria possa farci comprendere questo, perché guardate che è fede!
È fede quella che dobbiamo esercitare, è fede, che se la eserciteremo ci darà la felicità, quella felicità che nessuno ci potrà togliere.

Vergine Maria Madre della Chiesa prega per il Papa, prega per la Chiesa. Sia lodato Gesù e Maria

di P. Rosario Sammarco