2 aprile 2012

Testimonianza di un ex pentecostale

E' più facile che un pentecostale pecchi per aver giudicato un cattolico, che un cattolico pecchi di idolatria!
Ecco la testimonianza di un ex pentecostale divisa in due parti:

Piacere sono Andrea e sono fra quei rari convertiti dal protestantesimo al
cattolicesimo,anche se provenivamo dal cattolicesimo. Vi seguo dal sito e
nel forum da alcuni mesi e soltanto oggi ho deciso, con mia moglie, di
rendere una testimonianza e questo perchè in questa Pasqua ho maturato
l'essenza della libertà dei Figli di Dio.
Ho 40 anni. Quando arrivo a compiere 15 anni i miei si fanno protestanti,
naturalmente io non volevo sapere nulla di chiese o di religione, forse
l'età, tuttavia vengo quasi obbligato ad immergermi dentro una vasca per il
battesimo. Ma qui terminò anche la mia libertà che almeno da cattolico
avevamo. Comincio a rimpiangere, dopo un anno, la mancanza degli amici scout
i quali, essendo della federazione cattolica, mi viene imposto di non più
vederli. Vivo tre anni di profonda solitudine perchè non riesco ad entrare
in sintonia con gli amici -nuovi- per carità, bravissimi ragazzi, ma falsi!
Tuttavia non è colpa loro, ce la mettono tutta,sono cresciuti così, ma
vivono di divieti assurdi che non comprendo, ogni risposta che cerco mi
sento dire: < perchè la Bibbia dice...>, oppure come un giorno che vedendo
una processione ne fui attratto e mi dissero: < evita il peccato, fuggilo
finchè sei in tempo, abbi pietà di loro Signore! >, ma quando gli chiesi se
sapevano che cosa fosse la processione, mi dissero che di certo era
l'idolatria cattolica! O come quello di giocare soltanto con loro.
A  18 anni vengo scambiato per un gay perchè non mi faccio le ragazze della
scuola domenicale. Incredibile ma vero.
Delle letture bibliche naturalmente non mi importa un accidenti. Avevo altri
problemi da risolvere, ma nessuno se ne accorgeva.
Cominciavo a chiedermi che razza di Dio mi fosse stato imposto, un dio che
non si preoccupava affatto dei miei problemi che, a detta del pastore che mi
faceva una tenerezza per quanto si esprimeva al meglio, dovevo risolvere
pregando e leggendo la Bibbia.
Naturalmente la colpa di tanta insoddisfazione nasceva soltanto dal fatto
che ero nauseato dagli incontri domenicali, da questi scontri-incontri con
la Bibbia, dal mettere a fuoco il nemico numero uno, la Chiesa di Roma,
della quale ormai ero venuto a conoscenza di ogni singola amante dei papi
del passato, ma di santi nemmeno l'ombra, oppure di sant'Agostino fatto
passare come una sorta di pervertito sessuale, ma graziato da Dio alla fine
pure fin troppo castigante.
Lascio l'università perchè la testa era completamente alla ricerca di altro,
lascio i miei portandomi dietro la maledizione di mio padre che prevedeva
per me la strada di diventare pastore, aveva anche organizzato un garage
attiguo alla casa come sala d'incontri che sarebbe dovuta diventare < la mia
chiesa >.
Naturalmente avevamo cambiato anche quartiere quando si convertirono e così
la nostalgia mi fece portare i piedi nella prima casa. Incontro una ragazza
che mi sembra di ricordare, ma si, era proprio Gloria che mi piaceva tanto!
Mi ha sorpreso che mi riconoscesse subito, avevo la barba, ero malandato,
non avevo un soldo e forse dovevo anche puzzare!
Mi ha detto: < Ma io ti conosco! > è bastato per fare un sunto come ho
appena fatto a voi. E le ho detto: < E tu? Dimmi di te, di voi, gli altri? >
Erano ancora tutti li, fedeli alla loro Chiesa, accanto proprio al caro e
vecchio parroco che stava morendo di tumore, mi chiese se volevo andare, gli
dissi di si.
Don Mordelli! 60 anni, se non fosse per la malattia lo ricordo ancora con la
tonaca tirata su a giocare con noi a pallone. Gloria gli riassume chi sono,
il don si alza dal letto, si appoggia pesantemente sul mio braccio, lo
guardo ed ha le lacrime agli occhi e abbracciandomi mi dice: < Figlio mio!
Quanto sei cresciuto! Lasciati ammirare, che Dio ti benedica! > quella
benedizione mi fece vibrare la maledizione di mio padre, e scoppiando a
piangere glielo dissi e don Mordelli mi disse: < Appena puoi, torna dai tuoi
e chiedi loro perdono, chiarisci tutto, e solo quando avrai chiarito e messo
il cuore in pace, torna qui se ancora lo vorrai! > Rimasi esterefatto, ma
come, lui mi rimandava indietro? Perchè? Quella sera rimasi ospite da Gloria
e dai suoi genitori, la mamma mi ripulì come un adolesciente e mangiai, ma
non riuscii a dormire. Eppure le uniche parole che riuscivo a balbettare fra
una lacrima, nostalgia, rabbia erano solo le parole del Padre Nostro,
sembrava non conoscessi altro. Volevo morire!
Con l'alba mi rimisi in viaggio verso casa, promettendo a Gloria di darle
mie notizie, mi sorprese che nessuno in due giorni mi fece nessuna domanda,
sembrava come non fossi mai andato via. Suono il campanello, mia madre
lancia un grido e mi abbraccia piangendo, mio padre, continua a maledirmi e
mi dice: < Se morirò di crepacuore, la colpa sarà soltanto tua, ricordati il
comandamento del Signore, tu pagherai la tua disobbedienza a tuo padre. Sei
stato troppo influenzato da quella Chiesa maledetta da Dio, cos'è che ti
manca qui? Apri la Bibbia e scoprirai da te stesso che tuo padre non mente,
abbi almeno il coraggio di provare! > Accettai la sfida! Telefonai a Gloria
dicendole che per un pò non ci saremo visti e passarono tre anni! Mi chiamò
soltanto lei per dirmi che don Mordelli era morto e che le affidava per me
la sua benedizione ed una immaginetta del Sacro cuore di Gesù e di Maria
insieme con dietro scritto: < Ascolta il cuore, ascolta solo la pace del tuo
cuore, quando l'avrai trovata, lì sarà il tuo posto, perchè è nel cuore che
Dio si rivela!> Dovetti nascondere bene quella immaginetta che ancora
custodisco come una reliquia! Passarono dunque tre anni e mi accorsi invece
che tante cose non tornavano, ma come ponevo i dubbi, all'inizio provavano a
rispondermi, poi fingevano di non sentire le mie lamentele, alla fine
dissero che non ero più recuperabile e che era meglio soddisfare le mie
richieste per non rovinare la famiglia. Insomma, ero diventato un appestato
da allontanare, abbandonato da Dio. La sera che facevo i bagagli mia madre
entrò in camera e si chiedeva < perchè questo a me, perchè?! > e piangeva!
Tirai fuori il santino glielo feci leggere, lei non aprì bocca, ma lo
strinse quasi istintivamente sul petto, quando se ne rese conto, me lo diede
di scatto e disse: < Nascondilo per carità! Dio mi perdonerà che ti sto
coprendo, non so più cosa fare, ti prego dimmi che non ti perderò! > La
tranquillizzai dicendole che mi sarai fatto vivo appena sistemato, poi mi
diede dei soldi di nascosto, mi baciò ed io partii uscendo dalla porta
principale, mio padre naturalmente aveva da fare nella sala riunioni.
Bussai alla porta di Gloria, i genitori mi avevano trovato sistemazione da
un loro nipote che comunque conoscevo.
Per lavorare facevo di tutto, alla fine vinsi un concorso alle poste e
cominciai a piantare le tende, ma di Dio non avevo ancora trovato nulla.
Ripresi a frequentare la Parrocchia col nuovo parroco, un tipo robusto,
senza abitone lungo, ma in gamba e risoluto. M'innamorai di Gloria che
diventò mia moglie e che oggi accanto a me firma con me questa
testimonianza, insieme ai nostri 4 figli.
Ritrovai la fede quando frequentammo il corso prematrimoniale e allora mi
accorsi che non l'avevo mai persa, ma soltanto messa da parte. Avevo Dio da
sempre vicino a me, ma non riuscivo a vederlo. Stamani sono andato a portare
i fiori sulla tomba di don Mordello e leggendovi da un pò di tempo ho deciso
di scrivervi per comunicarvi più semplicemente il ricordo di questa persona
che per me è un santo!
I miei? Mia madre venne al matrimonio, mio padre no! Ed è morto così, senza
volermi rivedere, rifiutandosi di salutarmi, Mia madre non frequenta più i
Pentecostali, gli altri fratelli (siamo in 6) si sono alcuni allontanati,
due sono diventati pastori, ma sono molto umili e silenziosi ed hanno
cambiato città, non sappiamo dove stanno, e rispettiamo il fatto che non
vogliono essere cercati, mia madre si sta consumando dal dolore e a tratti
incolpa Dio di tutto questo sfascio. Io e Gloria siamo attivi in Parrocchia,
quando il tempo ce lo concede e passo i pomeriggi anche con mia madre spesse
volte soltanto in silenzio.
Non chiedetemi dunque di partecipare a forum o ad altro con i protestanti,
non ce l'ho con loro, ma li evito se posso! Oggi posso smontare una ad una
le loro dottrine fasulle, ma nei forum che leggo è una guerra persa in
partenza perchè chi più scrive per attaccare la Chiesa, più lo fa con la
consapevolezza di fare del male a qualcuno. Non ho mai visto tanto odio per
qualcuno come quello che molti Pentecostali provano verso il Papa, i
sacerdoti, la Chiesa di Roma. Un suggerimento nei forum, non cominciate
dalle dottrine, iniziate a parlare dell'amore verso il prossimo, dei
problemi di comunicabilità in famiglie dove non tutti la pensano alla stessa
maniera, parlate ed interrogateli sul perdono, vedrete che non sapranno dire
nulla.
Sulle dottrine avrete lo scontro, sulle questioni spirituali ed umane, non
avrete nulla se non un lieve balbettio di frasi bibliche scopiazzate qua e
la oppure interi sermoni di pastori che in realtà vivevano in famiglia con
enormi complessi freudiani, ma questi particolari non li avrete per voi!
Vi autorizzo, se volete a pubblicare questa testimonianza, anche questo
pezzo dove dico che non vi ho scritto per assumere il ruolo del vendicatore,
ma per far capire il vuoto d'amore che questa situazione ha creato nella mia
famiglia dandomi, dall'età di 15 anni, la colpa ed il peso di non aver
saputo accogliere la grazia di Dio che noi invece, come famiglia, avevamo
già, ma che per ambizione di mio padre, ci trovammo tutti trascinati in un
baratro fatto di sola Bibbia ma una Bibbia vuota e priva di ogni buon senso
e di quella carità che se viene a mancare diventa veramente un arma
pericolosa contro la quale nessuno, ne in bene ne in male, può competere.
Sottolineate voi le parole di don Mordello sull'immaginetta, valgono la pena
di trovarsi al centro della mia salvezza e della serenità raggiunta dopo
aver pagato a caro prezzo la mia libertà di Figlio di Dio, e tuttavia felice
della scelta che ho fatto con la serenità nel cuore, con una pace che cerco
di trasmettere negli incontri dal vivo, soprattutto verso i giovani più
disorientati.

Andrea e Gloria

Questa è la seconda e-mail arrivatami nel mio sito:

Grazie Salvatore per avermi risposto con la tua testimonianza.
Certamente che pregheremo insieme per chiedere sempre l'aiuto di Dio.
Io porto nel cuore don Mordello, perchè la mia mente cominciò ad aprirsi
quando mi rimandò a casa a chiedere perdono ai miei genitori, lì compresi
dove stava l'amore di Dio in tutta grandezza.
Naturalmente nel mio cuore c'è anche Maria, Madre di Dio, anzi, è il mio
argomento preferito con i giovani disorientati.
Comunque sia ciò che noi come Chiesa Cattolica stiamo pagando è
l'indifferenza di tanti anni verso quello che le riguarda e che ci
riguardava come fedeli.
Abbiamo perso molto tempo, abbiamo perso anni, complice il clima del
sessantotto che seminò ed iniziò il processo di secolarizzazione.
Essere protestanti è in un certo senso molto più facile che essere
cattolici.
Gli impegni sono limitati, le preoccupazioni anche, anche se ci sono molte
contraddizioni perchè per essere in quella maniera bisogna avere una testa
con tanto di paraocchi.
Ai miei tempi che vivevo a Roma al < Trullo Portuense > c'era una chiesa
pentecostale, so che c'è ancora e che si è ingrandita, ma non tanto ed è la
zona del mio racconto, erano gli anni della contestazione, anni in cui la
droga diventava un facile rifugio e già si gridava alla < fine del mondo >
con questo clima dove tutto si pensava di fare e dove nulla si poteva più
fare, i miei genitori si lasciarono influenzare, la giovane chiesa
protestante dava tante promesse, e quando si contrapponeva alla Chiesa
Cattolica, dava ai miei familiari delle certezze che le trovavi
tranquillamente sfogliando la Bibbia. Ma quando tornavi a sfogliare la
Bibbia per ritrovare quei contesti, stranamente non c'erano più, le
prospettive cambiavano, così mi accadde scoprendo di Maria in qualità di
Madre di Dio. Scoprii che non è la stessa Trinità che preghiamo e crediamo,
essi come gli Ebrei, non hanno il coraggio di calare Dio dentro la storia
dell'uomo in termini reali ma solo apparenti. Gesù è solo uomo, ma Dio
perchè Figlio e non perchè Dio unico. Non riescono a percepire la profondità
del mistero della Trinità e che Dio non si è affatto diviso e fanno di Gesù
un Dio perchè presente nella denominazione del Verbo eterno del Padre, ma un
uomo e quindi un altro essere a tutti gli effetti partecipe in Dio perchè
avente l'unica natura divina.
Dio è unico è il solo, non ce ne sono altri, Gesù è il suo eterno riflesso
che ha preso carne umana, ma sempre dell'unico e medesimo Dio parliamo, ma
questo loro non lo comprendono ed è così che Maria diventa solo madre
dell'uomo Gesù, ecco perchè i T. di G. nascono dal protestantesimo, loro
almeno sono meno falsi perchè negano proprio Gesù il Dio venuto nella carne.
Mentre molti protestanti sono stati ingannati nella dottrina della Trinità,
e per questo negano Maria come Madre di Dio, rispondendo che se fosse come
dicono i cattolici, allora Dio avrebbe una moglie! Questa povertà mentale ci
fa capire quanta durezza del cuore esiste e al fatto che per loro i misteri
non esistono perchè sono tutti svelati nella Bibbia che basta leggere ogni
giorno per capire!
Ma questi discorsi si devono fare incontrandosi, i giovani hanno bisogno di
trovarsi, incontrarsi e di confrontare quello che credono e vedere così gli
sbagli.
Dobbiamo pregare tanto perchè ormai l'errore è stato seminato a lungo e sarà
una grande impresa riportare la verità al suo valore per questo si deve
cominciare dall'amore verso tutti, ho sofferto troppo per non capire oggi il
valore di questo perdonare, amare, rispettare e dire la verità ad ogni costo
come fa questo pontefice.
Ai miei tempi il Papa era più contestato dai suoi vescovi, guarda oggi
Salvatore, chi lo critica è gente fuori della Chiesa, le critiche da dentro
diminuiscono, all'inizio dell'anno del Rosario si vedeva un silenzio, ma ora
tutti i vescovi sono attorno al Papa uniti come non li si vedeva da tanti
anni, questi segni sono importanti e ci daranno tanti frutti più avanti.
Seminiamo bene e con fatica e la Chiesa avrà i frutti come i martiri che
innaffiavano la strada del loro sangue e la Chiesa raccolse i frutti dopo.
Il contadino suda quando semina la terra, così dobbiamo sudare anche noi. E
la preghiera annaffierà i raccolti.
Quando ci siamo sposati io e Gloria ci siamo trasferiti a Decima, un
quartiere alle porte di Roma sulla Cristoforo Colombo, c'è una tranquilla ma
attiva parrocchia, dalle giornate mondiali della gioventù, abbiamo assistito
all'aumento dei giovani anche qui da noi, questo Papa ha fatto miracoli,
stiamogli dietro e non sbaglieremo.

Andrea e Gloria

http://www.cristianicattolici.net/

http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8845543