7 novembre 2013

il Nunzio ribadisce: le "apparizioni" di Medjugorje non sono state approvate



La notizia secondo la quale è stato ricordato alla conferenza episcopale degli Stati Uniti che le apparizioni di Medjugorje non sono attualmente riconosciute e che quindi nessun religioso può partecipare ad eventi dove tali apparizioni siano date per vere, la si trova sul sito ufficiale della conferenza episcopale degli Stati Uniti e quindi la notizia è autentica

http://www.usccb.org/search.cfm?site=newusccb&proxystylesheet=newusccb_frontend&q=Medjugorje&btnG.x=-1092&btnG.y=-89&btnG=Search&lang=eng

Dal sito ufficiale della coerenza episcopale degli Stati Uniti:

http://www.catholicnews.com/data/stories/cns/1304666.htm

Da dove poi viene data la notizia:


Il Vaticano ai fedeli statunitensi: tenersi lontani da eventi pro-Medjugorje

Una lettera a nome del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede cancella il “tour” negli USA di uno dei veggenti previsto per la fine di ottobre

n quella che un commentatore ha definito una “bomba Medjugorje”, una lettera inviata dal nunzio papale ai vescovi degli Stati Uniti a nome del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'arcivescovo Müller, afferma che “a chierici e fedeli non è permesso partecipare a incontri, conferenze o celebrazioni pubbliche in cui si dia per scontata la credibilità delle 'apparizioni' [di Medjugorje]”.

Datata 21 ottobre 2013, la lettera si riferisce a un breve tour nelle parrocchie statunitensi di “uno dei cosiddetti veggenti di Medjugorje, Ivan Dragičević”, previsto per la fine di ottobre. Gli eventi sono stati quindi cancellati. La lettera conferma che la Congregazione vaticana sta ancora “lavorando per accertare alcuni aspetti dottrinali e disciplinari del fenomeno di Medjugorje”, ma allo stesso tempo sostiene che “tutti dovrebbero accettare la dichiarazione, datata 10 aprile 1991, dei vescovi dell'ex Repubblica di Yugoslavia che afferma che “sulla base della ricerca effettuata, non è possibile stabilire che ci siano state apparizioni o rivelazioni soprannaturali”.

Cosa vuol dire per la devozione a Medjugorje?

“Va in direzione dello scetticismo”

“Non lascia necessariamente presagire il giudizio ultimo del Vaticano, ma non è un buon segno per i devoti di Medjugorje”, ha affermato James Hitchcock, docente di storia presso la St. Louis University.

“Visto che la lettera era del nunzio papale negli Stati Uniti, non sembra applicare nulla al di fuori del Paese, ad esempio a Medjugorje stessa. Apparentemente il Vaticano è preoccupato per la visita prevista del 'veggente' negli Stati Uniti, inclusi gli interventi nelle parrocchie. È presumibile che interventi in luoghi 'neutrali' potrebbero non incorrere nello stessa messa al bando”.

Richard H. Bulzacchelli, ricercatore di Teologia presso la Scuola di Arti & Scienze dell'Aquinas College, concorda sul fatto che, anche se la lettera non esprime un giudizio definitivo su Medjugorje, non è un buon segno per quanti credono alle apparizioni. “La formulazione della lettera è cauta, ma va in direzione dello scetticismo più che della deferenza”.

“Anche qui, la Chiesa non condanna completamente il fenomeno, ma sottolinea che al momento la Chiesa non ha modo di affermare che sia autentico, e che qualsiasi attività associata al fenomeno di Medjugorje dovrebbe partire da quella premessa, che è la politica ufficiale della Chiesa ormai da più di ventidue anni”.

Sull'ipotesi che la lettera sia segno di un giudizio negativo di Medjugorje da parte della Chiesa, il vicepresidente della Società Mariologica d'America Robert Fastiggi si è detto prudentemente negativo. “Forse sì, ma è difficile da dire”. Fastiggi sottolinea anche la natura limitata delle restrizioni della lettera. “Non credo che significhi che la gente non può visitare Medjugorje. Vuol dire semplicemente che non può visitare quel luogo e partecipare a celebrazioni pubbliche che diano per scontata l'autenticità delle apparizioni”.

“Non è una cosa nuova”

Kelly Bowring, autrice di “The Secrets, Chastisement, and Triumph of the Two Hearts of Jesus” e di “Mary and Dear Children: The Messages of Medjugorje”, interpreta il significato della lettera circa il futuro di Medjugorje per la Chiesa in modo più neutrale. “Tecnicamente, la lettera non afferma niente di nuovo sull'autenticità o lo status delle riferite apparizioni di Medjugorje, che sono ancora soggette a indagine vaticana, e permette quindi ai fedeli di continuare a leggere, meditare e diffondere i messaggi riferiti e a visitare Medjugorje in pellegrinaggi privati. In altre parole, come sottolinea la lettera, sacerdoti e laici non devono mai supporre che la credibilità di apparizioni non approvate venga data per scontata. Non è una cosa nuova”.

“Ciò che è nuovo è il fatto che la lettera sottolinei la necessità di una discrezione pastorale, implicando che è importante non dare l'impressione di una 'credibilità che sia data per scontata' o già pienamente supposta...”

Anche per Ronald J. Rychlak, docente di Diritto presso la Scuola di Diritto dell'Università del Mississippi, la lettera non dice nulla di particolarmente nuovo. “La Chiesa è sempre prudente quando si tratta di rivelazioni private, come dovrebbe essere. La gente ha la tendenza a aggrapparsi alle cose e, a volte, a dare la propria interpretazione. La Chiesa non condanna le visioni né anticipa decisioni future; sta ribadendo il suo insegnamento tradizionale su tali questioni”.

Monsignor Charles M. Mangan, della diocesi di Sioux Falls (Sud Dakota), considera la lettera una mossa pastorale intelligente da parte del Vaticano. “La lettera dell'arcivescovo Viganò a nome dell'arcivescovo Müller è un giusto promemoria: gli eventi riferiti da Medjugorje restano sotto inchiesta ed è necessario che sia il clero che i fedeli siano cauti su qualsiasi affermazione del loro carattere soprannaturale”.

“Questa lettera è un effetto naturale della preoccupazione dei pastori della Chiesa per il Popolo di Dio. Qualunque sia la decisione finale sulla natura soprannaturale degli eventi riportati da Medjugorje, i pastori della Chiesa hanno il diritto e il dovere di monitorare quegli eventi e di difendere i propri figli e le proprie figlie dall'errore e dallo scandalo”.

“Solide riserve”

L'autore e parroco della chiesa del Salvatore padre George Rutler considera tutto il fenomeno di Medjugorje in modo molto negativo e vede la lettera come un passo nella direzione giusta. “Ho avuto numerosi incontri con sostenitori del culto di Medjugorje, e molti erano costernati. I papi e altri sono stati presentati erroneamente come se sostenessero questi eventi in modo incondizionato. È diventata un'industria grazie alla quale molti si sono arricchiti. Questa dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede indica quantomeno solide riserve sulle presunte apparizioni”.

“I benefici di grazia da parte dei fedeli sono una testimonianza del potere di Dio di premiare la sincerità di cuore mediante qualsiasi devozione, falsa o meno. So anche di molte delusioni, di molti errori e scandali legati a Medjugorje, non ultima la disobbedienza all'ordinario locale. Mi stupisce che dopo tanti anni questo culto resista malgrado la banalità delle locuzioni, e se ovviamente si rinvia alla decisione finale della Chiesa, non si sarebbe sorpresi se un giudizio negativo sull'autenticità venisse respinto dai fanatici”.

Lo storico della Chiesa padre C. John McCloskey la pensa in modo simile. “Questa lettera arriva con decenni di ritardo ma è comunque benvenuta. La Chiesa è lenta in tali questioni perché è eterna. Dovremmo tutti pregare che il Vaticano dia presto il suo giudizio finale sulla questione e che i seguaci di queste 'apparizioni' obbediscano e non provochino una specie di scisma nella Chiesa. L'Anno della Fede parla di conversioni e ritorno alla nostra Santa Fede!”.

James Likoudis, presidente emerito di Catholics United for the Faith, sottolinea la ripetuta disobbedienza di milioni di cattolici verso il giudizio dei vescovi delle diocesi vicine a Medjugorje e pensa che un giudizio positivo sia altamente improbabile. “La sorprendente dichiarazione su Medjugorje da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede da comunicare ai vescovi statunitensi sembra indicare un giudizio vaticano negativo sull'autenticità delle apparizioni mariane nell'ex Yugoslavia. Ciò che è ancora più sorprendente è che per molti anni milioni di cattolici non abbiano tenuto conto del giudizio negativo dei due vescovi di Mostar e di quello di tutti i vescovi della Conferenza, e continuino a dare credibilità ad apparizioni piuttosto discutibili di Nostra Signora”.

“Ad ogni modo, senza dare un giudizio avventato sulla decisione finale della Commissione speciale di cardinali su Medjugorje, è certamente difficile credere che la Commissione inverta il giudizio di vescovi che hanno indagato per anni sulla questione in loco e hanno dichiarato che non vi erano state 'apparizioni e rivelazioni soprannaturali'. Sarebbe piuttosto sorprendente se il giudizio dell'attuale vescovo di Mostar venisse capovolto. 'I numerosi messaggi assurdi, la falsità e la disobbedienza associati agli eventi e alle 'apparizioni' di Medjugorje fin dall'inizio confutano qualsiasi rivendicazione di autenticità' (vescovo Ratko Peric). A mio avviso, l'accento posto dal Vaticano sulla collegialità favorirebbe difficilmente il fatto di sconfessare dei vescovi ortodossi”.


Hanno contribuito a questo articolo i seguenti esperti di Aleteia:

La dottoressa Kelly Bowring è stata Decano della Graduate School of Theology & Program of Catholic Studies del Seminario San Carlo Borromeo, Decano di Missione Spirituale e docente di Teologia Sacra presso il Southern Catholic College e direttrice e teologa presso il St. Mary's College della Ave Maria University. È autrice di “The Secrets, Chastisement, and Triumph of the Two Hearts of Jesus and Mary” e “Dear Children: The Messages of Medjugorje”.

Richard H. Bulzacchelli è ricercatore di Teologia presso la Scuola di Arti & Scienze dell'Aquinas College e Senior Fellow del St. Paul Center for Biblical Theology.

Robert Fastiggi insegna Teologia Sistematica presso il Seminario Maggiore del Sacro Cuore di Detroit (Michigan) ed è vicepresidente della Società Mariologica d'America.

James Hitchcock insegna storia presso la St. Louis University ed è scrittore e conferenziere.

James Likoudis è un ex insegnante di college di Storia e Governo ed è presidente emerito di Catholics United for the Faith.

Monsignor Charles M. Mangan è direttore dell'Ufficio per l'Apostolato Mariano della diocesi di Sioux Falls, vicario per la Vita Consacrata e consulente canonico del rev. Paul J. Swain, D.D., vescovo di Sioux Falls.

P. C. John McCloskey è storico della Chiesa e Research Fellow presso il Faith and Reason Institute di Washington DC. Il suo sito personale è www.frmccloskey.com.

P. George Rutler è parroco della chiesa del Salvatore. Ha girato documentari negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, contribuisce a numerose riviste accademiche e non e ha pubblicato 16 libri.

Ronald J. Rychlak è Defense Lawyers Association Professor presso la Scuola di Diritto dell'Università del Mississippi.

http://www.aleteia.org/it/religione/articolo/il-vaticano-ai-fedeli-statunitensi-tenersi-lontani-da-eventi-pro-medjugorje-12474001