28 settembre 2013

il non giudicare per molti vuol dire essere parte degli inganni, dell'iniquità...

Ma e' questo quello che dice cristo Gesù?

Non mi risulta che nelle Sacre Scritture c'è qualche riferimento, o passo biblico,che dica: "ama l'iniquo, l'ingannatore come te stesso"....

anzi, e' scritto: "non essere parte degli inganni, ma piuttosto condannali!...

ma qualcuno, per caso, ricorda quando Gesù ha detto: "...allontanatevi da me operatori di iniquità"???....

chissa', a chi si rivolgeva, o meglio si rivolgera'..    


Ma questo, per chi pratica l'inganno e': "giudizio"

tra poco, molte menti forviate, come gia' tanti lo fanno, stabiliranno i "salvati" e i "condannati"...  

Ccco, l'uomo che offende "dio", che giudica, e questo e' il caso di dirlo, al posto di dio padre.

qualche setta da anche i "numeri" sui "salvati"...


sono "pochi"... e loro "tanti"..   


Quindi, chi ha fatto male i "conti", o tanti di loro, con tutta la buona volonta', non rientreranno in quelli che faranno parte del regno....     


Ma volete aprire per davvero, da "adulti", il vostro cuore a cristo gesu'?...

molti dimenticano, che il discernimento, e' un grande dono. vale la salvezza, la vita eterna.

Chi ha orecchi per intendere intenda...


né lancia insulto al suo amico.
Se ascolti una diffamazione o calunnia, diventi "complice del fatto."

Se accogli qualcuno che ha commesso un furto e da loro accetti la merce rubata, in termini legali diventi suo complice.

Allo stesso modo, se ti intrattieni con un maldicente e ascolti le sue parole, diventi suo complice nella diffamazione.

È questo che Dio afferma nel Salmo 14 (15),1-3:

Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che vive una vita integra (CEI = cammina senza colpa)
e agisce con giustizia, e nel suo cuore dice la verità (CEI = parla lealmente).

Egli non diffama con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo ne lancia insulto al suo amico