I farisei di destra e di sinistra saranno sempre pronti a condannare la giustizia,
l'amore e la misericordia in nome delle regole
l'amore e la misericordia in nome delle regole
“Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35).
Non esiste assolutamente alcuna forma di “provare” il cattolicesimo che non sia l’amore per il prossimo.
E come si prova l’amore per il prossimo?
Cristo risponde: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
E chi è amico di Cristo?
Cristo risponde: “Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando” (Gv 15, 14).
E cosa ci comanda Cristo?
Cristo risponde: “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?” (Mt 5, 44-46).
Tutto questo dovrebbe essere scontato per chi si azzarda a descriversi come un “cristiano autentico”.
Ma…
Come accadeva all’epoca in cui Gesù era su questa terra, l’apparente zelo religioso può essere un abominevole camuffamento per un livello assassino, apostata e diabolico di egoismo, vanità, arroganza, settarismo e disprezzo scandaloso per il prossimo.
Ostentavano grande zelo coloro che non esitavano a “filtrare il moscerino e ingoiare il cammello” (cfr. Mt 23, 24), denunciava Gesù dopo averli descritti: “Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito” (Mt 23, 4). Ancora più veemente: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi”. (Mt 23, 15).
I farisei ipocriti lodano la forma al di sopra del contenuto. Per loro, ciò che conta è il protocollo, la regola, la legge esteriore – anche se lo spirito è tradito nel modo più nefasto e satanico in nome delle apparenze.
Un fariseo loda l’esteriorità e si preoccupa delle apparenze, delle formalità e delle rigidità protocollari. E in questo non c’è niente di sbagliato – a patto che non ci si concentri solo su questo. “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle” (Mt 23, 23).
Giustizia, misericordia, fedeltà. Amore per il prossimo – anche per i nemici. Amore per il prossimo fino a dare la vita per gli amici. Pregare per chi ci perseguita. Perdonare fino a settanta volte sette.
L’errore dei farisei, che si esplicita nelle loro parole e nelle loro azioni (perché “dai loro frutti dunque li potrete riconoscere” (cfr. Mt 7, 20), è un errore di priorità.
Nei tempi attuali, come in qualsiasi altra epoca, questi errori continuano ad essere commessi dando priorità alla forma, al protocollo, alla regola, che pur essendo necessari non possono mai sovrapporsi all’amore. Alla fine, le buone forme di comportamento esistono solo al servizio dell’amore.
Papa Francesco va a Cuba? Non può. È comunista. Ma l’amore per il prossimo? Non può. È comunista. Ma come aiutare i cubani a vivere la fede con libertà senza andare alle cause della loro mancanza di libertà per superarle con amore, misericordia, giustizia? Non può. È comunista.
Papa Francesco incontra il patriarca Kirill? Non può. C’è di mezzo il KGB. E la riconciliazione? E la richiesta di Cristo affinché tutti siano una cosa sola? Non può. C’è di mezzo il KGB. Ma la Chiesa ortodossa esiste da mille anni, secoli e secoli prima della nascita del KGB. Non può. C’è di mezzo il KGB.
Papa Francesco scrive un’enciclica sulla cura della nostra casa comune? Non può. È New Age, ecologismo e comunismo verde. Ma Dio non ci ha affidato la cura responsabile della creazione già nel primo libro della Bibbia? Non può. È New Age, ecologismo e comunismo verde. Ma Gesù stesso non era sempre a contatto con la natura, non contemplava e citava costantemente nelle sue parabole e nei suoi discorsi semi, rami, alberi, campi, gigli, fiori, grano, frutti, mare, uccelli? Non può. È New Age, ecologismo e comunismo verde. E San Francesco, che chiamava fratelli e sorelle il sole, la luna, gli animali e le piante? Non può. È New Age, ecologismo e comunismo verde.
Papa Francesco parla di giustizia nella distribuzione dei beni materiali? Non può. È teologia della liberazione. Il papa difende un’economia al servizio delle persone e non le persone al servizio dell’economia? Non può. È teologia della liberazione. Andare alle periferie esistenziali, promuovere l’equità nell’accesso alle risorse, garantire una sopravvivenza degna, sconfiggere il peccato gravissimo dell’usura? Non può. È teologia della liberazione.
Papa Francesco denuncia la cultura dello scarto e della cosificazione degli esseri umani? Non può. È oscurantismo e insensibilità reazionaria. Il papa si scaglia contro l’irresponsabilità nel godimento del sesso fine a se stesso? Non può. È oscurantismo e insensibilità reazionaria. Il papa ribadisce che l’aborto è un crimine abominevole, perpetrato in nome dell’egoismo, dell’utilitarismo e dell’eugenetica, che hanno inventato il presunto “diritto” di avere “figli perfetti”, come se una vita umana fosse paragonabile a un “sogno di consumo”? Non può. È oscurantismo e insensibilità reazionaria.
Papa Francesco riafferma la dottrina morale della Chiesa? Non può. È dogmatismo e intolleranza. Ribadisce che il sacerdozio istituito da Cristo è stato affidato solo ai suoi discepoli uomini? Non può. È dogmatismo e intolleranza. Papa Francesco ribadisce che il matrimonio – non solo cristiano, ma naturale – è esclusivamente tra un uomo e una donna, è indissolubile e aperto alla vita? Non può. È dogmatismo e intolleranza.
Papa Francesco dà la priorità alla misericordia nella pastorale familiare? Non può. È modernismo, eresia e sentimentalismo. Le coppie in seconda unione devono ricevere comprensione, amore e misericordia, proprio perché è necesario testimoniare al mondo l’impegno indissolubile del matrimonio per le prossime generazioni? Non può. È modernismo, eresia e sentimentalismo. Gli omosessuali non devono essere giudicati e condannati, ma accolti con rispetto, fraternità e amore cristiano? Non può. È modernismo, eresia e sentimentalismo. Ma Cristo non girava con prostitute, peccatori e pubblicani? Non può. È modernismo, eresia e sentimentalismo. Ma Cristo non accoglieva e offriva amore e misericordia a samaritani, pagani e romani drasticamente immorali? Non può. È modernismo, eresia e sentimentalismo.
Papa Francesco chiede accoglienza per migranti e rifugiati? Non può. Sono terroristi infiltrati. Il papa ha fatto aprire le porte delle chiese di tutto il mondo per accogliere i rifugiati, anche se non sono cristiani, anche se sono musulmani? Non può. Sono terroristi infiltrati. Ma molti di loro sono bambini. Non può. Sono terroristi infiltrati. Ma migliaia di loro, anche musulmani, vengono perseguitati, torturati e assassinati nei loro Paesi. Non può. Sono terroristi infiltrati. E le opere di misericordia? Non può. Sono terroristi infiltrati.
Papa Francesco chiede ecumenismo tra i cristiani e dialogo civile e amorevole con le altre religioni? Non può. È stupidità, debolezza e tradimento. Ma come faranno i non cristiani a conoscere Cristo se i cristiani non lo testimoniano nella pratica? Non può. È stupidità, debolezza e tradimento. E come brillerà la nostra luce davanti agli uomini se gliela nascondiamo, rifiutandoci anche di mantenere un contatto con loro? Non può. È stupidità, debolezza e tradimento.
I farisei di sinistra e di destra saranno sempre pronti a condannare la giustizia, l’amore e la misericordia in nome di regole e protocolli, dimenticando che le regole e i protocolli hanno senso solo quando sono basati proprio sulla giustizia, sull’amore e sulla misericordia.
Di fronte alla tentazione costante del fariseismo di destra e di sinistra, dobbiamo essere giusti, amare e praticare la misericordia.
Alla fin fine, “se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna” (1 Cor 13, 1).
E allora, “ama e fa’ ciò che vuoi” (Sant’Agostino), perché se ami davvero vorrai fare solo ciò che è meglio per il prossimo.
Amiamo. Con le opere. Nella pratica. Anche i nemici. Fino a dare la vita. Questo è il Vangelo. Questo è il cristianesimo.
Il resto è ideologia farisaica.
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]