31 agosto 2013

Uganda. Sono mille i morti della setta religiosa

E' arrivata alla cifra ufficiale di mille in Uganda la macabra conta dei morti della setta del “Rinnovamento dei dieci comandamenti di Dio”, ma - ha detto oggi la vice presidente Specioza Kazibwe - il bilancio potrebbe ancora aumentare, una volta portate alla luce altre fosse comuni di quella che le autorità sono sicure si tratti di una serie di omicidi di massa senza precedenti.

Kanungu, 2 Aprile
E' arrivata alla cifra ufficiale di mille in Uganda la macabra conta dei morti della setta del “Rinnovamento dei dieci comandamenti di Dio”, ma - ha detto oggi la vice presidente Specioza Kazibwe - il bilancio potrebbe ancora aumentare, una volta portate alla luce altre fosse comuni di quella che le autorità sono sicure si tratti di una serie di omicidi di massa senza precedenti.

La vice presidente e vari ministri hanno partecipato oggi a una cerimonia interconfessionale - con religiosi cattolici, protestanti e musulmani - organizzata in memoria delle vittime a Kanungu, il remoto villaggio nel sud ovest del paese dove il dramma è cominciato, il 17 marzo scorso con la morte di circa 500 persone in tempio della setta: bruciate vive, strangolate, avvelenate o fatte a pezzi.

Nei giorni seguenti altre centinaia di cadaveri - in buona parte donne e bambini - sono stati ritrovati in fosse comuni scoperte in un raggio di poche decine di km da Kanungu, in proprietà e case della setta del profeta Joseph Kwibetere, ex fervente cattolico e della sua ispiratrice Credonia Mwerinda.

"Io credo che i capi siano ancora vivi", ha detto la signora Kazibwe, chiedendo un aiuto internazionale per scovarli e catturarli. "Adesso - ha aggiunto - hanno cominciato a fare proselitismo in Tanzania e Kenya e abbiamo iniziato a investigare se abbiano collegamenti con l'Europa".

Parte delle vittime pare fossero cittadini del Ruanda e del Congo (ex Zaire), dai cui confini non dista la regione dei massacri, una delle piu' povere e isolate dell'Uganda. "E' un posto remoto - ha detto la Kazibwe - è molto facile, in uno stato di confusione, essere portati in un luogo simile e credere, se qualcuno lo dice, che la fine del mondo sia vicina".

Gli adepti del movimento erano spinti - proprio in previsione della fine del mondo - a vendere i loro beni e donarne poi il ricavato alla setta. Ma quando l'Apocalisse non è giunta il 31 dicembre 1999, molti seguaci hanno cominciato a chiedere la restituzione del loro denaro, innescando un massacro il cui bilancio ha ormai superato quello del 'Tempio del popolo' in Guyana, in cui perirono nel 1978 oltre 900 adepti della setta.

Alla cerimonia odierna a Kanungu erano presenti centinaia di persone, fra cui molti parenti delle vittime. Ed è stata portata alla tribuna la ex moglie Theresa, come simbolo "di coloro che hanno respinto la setta".

La polizia ugandese ha intanto indicato che sta cercando di compilare una lista delle vittime, mentre si appresta a scavare in altri siti sospettati di celare fosse comuni, e proseguono le ispezioni alle case e i luoghi usati dalla setta.