19 marzo 2012

La Dichiarazione di Berlino (1909)

(Tradotta da Arturo Kägi) da Klaus Doering

I fratelli sottoscritti alzano la loro voce per mettere in guardia contro il cosiddetto “Movimento Pentecostale”.

Dopo aver con gran cura e davanti al Signore esaminato una documentazione vasta e autentica siamo arrivati alla seguente conclusione:

Il Movimento Pentecostale sta in correlazione col movimento di Los Angeles (America) – Christiana – (Norvegia) – Amburgo – Kassel – Grossalmerode (Germania). Ogni tentativo che vorrebbe negare questa correlazione naufraga per i fatti che ci stanno davanti
Il cosiddetto Movimento Pentecostale non è dall’alto, ma dal basso (cioè: dal demonio; molti fenomeni in esso corrispondono a quelli dello spiritismo. In esso operano dei demoni che sono guidati dal diavolo con astuzia e che mescolano menzogne con la verità per traviare i figli di Dio. In molti casi i cosiddetti “dotati dello Spirito” in seguito si dimostravano indemoniati.
Né il fatto che alcuni fratelli dirigenti dimostrino molta fedeltà e abnegazione personale, né le guarigioni, i linguaggi, le profezie ecc., dai quali il movimento è accompagnato, cambia la nostra convinzione. Già tante volte tali segni sono avvenuti in movimenti simili, per esempio nel movimento di Irving, nella cosiddetta “scienza cristiana (Christian Science)” e nello spiritismo.
Lo spirito di questo movimento opera con potenza sull’animo (umano) e sul corpo; nondimeno è uno spirito falso. Si è svelato come tale. Le stranezze come il gettarsi a terra, il contorcimento del viso, i fremiti, le grida, le risate forti e ributtanti si manifestano anche questa volta nelle adunanze.
Non vogliamo giudicare quanto di tutto questo sia demoniaco, quanto isterico o psichico, ma tali manifestazioni non vengono da Dio.
Lo spirito del movimento s’introduce per mezzo della Parola di Dio, ma la sopprime con le cosiddette “profezie”. Cfr. 2 Cron. 18,18-22. In modo generico queste profezie rappresentano un gran pericolo: Si manifestano delle contraddizioni evidenti, ma di più ancora: Le profezie qua e là riducono dei fratelli e il loro lavoro a una dipendenza schiava dai “messaggi”. Il modo di trasmettere tali messaggi assomiglia a quello dei medium spiritici. I messaggeri sono per lo più delle donne. Per conseguenza in diversi luoghi delle donne, perfino delle ragazze, sono i dirigenti del lavoro. Questo è contrario alle norme della Sacra Scrittura.
È impossibile riconoscere che un tale movimento venga da Dio

Il caos e l'emozionalismo che regna nella assemblee pentecostali
Naturalmente è possibile che nelle adunanze la Parola di Dio porti dei frutti a causa della potenza che dimora in essa. Fratelli inesperti si lasciano ingannare da tali benedizioni della Parola di Dio. Ma esse non cambiano il carattere del movimento, cfr. 2 Cor. 11, 3-4. 14.

La comunità dei credenti in Germania deve umiliarsi profondamente per aver permesso che questo movimento poteva penetrarci. Noi tutti (sottoscritti) ci riconosciamo colpevoli per le nostre mancanze e trascuratezze, specialmente riguardo l’intercessione. La mancanza di conoscenza biblica, di serietà e di vigilanza, un concetto superficiale del peccato, della grazia, della conversione e della nuova nascita, una esegesi arbitraria della Bibbia, il desiderio di conoscere fenomeni nuovi ed eccitanti, l’inclinazione alle esagerazioni, ma prima di tutto l’orgoglio, tutto ciò ha appianato la via a questo movimento.

In un modo particolare la falsa dottrina del cosiddetto “cuore puro” è stata fatale per molti gruppi (di credenti) e ha favorito il Movimento Pentecostale. Si tratta dell’errore, secondo il quale in un credente graziato e santificato il non esiste più la natura del peccato. Noi crediamo che il Signore può e vuole preservare i Suoi da ogni inciampo e da ogni caduta (1 Tess. 5, 23; Giuda 24-25; Ebr. 13, 21) e che questi hanno la potestà di dominare il peccato per mezzo dello Spirito Santo. Anche se c’è la continua preservazione non riceviamo mai un cuore così puro che non dobbiamo più confessare con Paolo: “Non ho coscienza di colpa alcuna; non per questo però sono giustificato.” Anche il credente progredito deve umiliarsi davanti a Dio, che è l’unico giudice del vero stato dei cuori, cfr. 1 Cor. 4,4. “Se diciamo d’essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi” (1 Giov. 1,8).

In verità il credente riceve in Cristo un cuore senza macchia, ma la falsa dottrina che il cuore in se stesso possa raggiungere uno stato di perfezione, che il peccato non dimori più in esso, ha portato molti figli di Dio a non riconoscere più le proprie colpe e li ha pure ingannati riguardo ai peccati della loro mente, inducendoli a trascurare e a non mettere in pratica i comandamenti di Dio.

Gente in preda all'emozione che si butta a terra urlando e si dimena credendo che questi siano i segni dello Spirito Santo
Occorre esortare spesso i credenti di tenere gli occhi aperti riguardo al peccato, che non siano ottenebrati per una santificazione operata dall’uomo stesso o per la dottrina immaginaria, che la natura peccatrice sia tolta da noi. Chi non si umilia a causa dei suoi peccati, si chiude la strada per nuove benedizioni e verrà sotto l’influenza del nemico. Esperienze brutte del nostro tempo mostrano che il credente, che pensa di aver raggiunto lo stato di perfezione, può trovarsi in un tale stato da non poter più ammettere un errore e ancora meno confessarlo. Un’altra triste conseguenza del falso insegnamento riguardo alla santificazione è il degradamento della vita coniugale biblica, voluta da Dio, conseguenza dell’insegnamento che l’atto coniugale fra marito e moglie sia contrario alla vera santificazione. Gen. 28 / Efes. 5,31.

In Germania il noto dirigente del Movimento Pentecostale è il pastore Paul. Egli è pure il primo promotore di queste dottrine non bibliche che abbiamo respinte. Lo amiamo come fratello e desideriamo in verità servire lui e la schiera dei suoi seguaci. Ci dispiace dover far fronte pubblicamente contro di lui. Non mancarono gli scambi di vedute e le esortazioni in presenza di pochi e di molti fratelli. Poiché tutto era risultato vano dobbiamo dichiarare per amor suo e per amor dell’opera di Dio: Noi, i fratelli sottoscritti, non lo possiamo più riconoscere come guida e pastore nelle comunità.

Con amore, fede e speranza lo raccomandiamo alla grazia correttiva del Signore.

Noi crediamo che c’è stata una sola Pentecoste: Atti 2. Noi crediamo allo Spirito Santo che dimora in perpetuo nella Chiesa di Gesù, cfr. Giov: 14,16. Ci rendiamo conto che la Chiesa di Dio è stata sempre visitata dallo Spirito Santo e che essa di questo ha bisogno. Ogni singolo credente viene ammonito dall’apostolo: “Siate ripieni dello Spirito!” (Efes. 5, 18). La via per arrivare a questo è la completa comunione col Signore crocifisso, risuscitato e glorificato. In Lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità, dalla quale riceviamo grazia sopra grazia. Non aspettiamo una nuova Pentecoste, ma il ritorno del Signore.

Preghiamo dunque tutti i nostri fratelli per amor del Signore e della Sua opera che il diavolo vorrebbe distruggere: Non abbiate nulla a che fare con questo movimento! Chi di voi è caduto sotto la potenza di quello spirito si ritiri e preghi Dio di perdonarlo e di liberarlo. Non vi scoraggiate nelle lotte le quali forse molti di voi dovranno sostenere. Satana non vorrà lasciare il suo bottino. Ma state sicuri: Il Signore vi sosterrà. Egli già ha liberato molti e vuole darvi la vera armatura dello Spirito.

Nel nostro tempo difficile abbiamo questa fiducia: Il popolo di Dio uscirà benedetto da questi combattimenti. Questo potete dirvi anche voi, cari fratelli, che siete scossi dai fatti davanti ai quali le nostre parole vi pongono. Il Signore farà luce ai semplici e umili, li fortificherà e li preserverà.

Ci confidiamo in Gesù, il vero pastore. Se ognuno darà il posto che spetta al Signore e alla Sua Parola, Egli porterà al termine glorioso l’opera del Suo Spirito ch’Egli in grazia ha cominciato in Germania. Riponiamo la nostra fiducia in Colui che dice: “I miei figli e l’opera delle mie mani lasciateli a ME” (Is. 45,11, traduzione letterale).

Berlino, lì 15 settembre 1909.

(Seguono i nomi dei 56 firmatari):

Bahren, Hannover; Bartsch, Charlottenburg; Blecher, Friedrichshagen; Broda,Gelsenkirchen; A. Dallmeyer, Leipzig; Dolman, Wandsbeck; Engel, Neurode; Evers, Rixdorf; Frank, Hamburg; Grote, Oberfischbach; Hermann, Berlin; Heydorn, Frankfurt a. O.; Huhn, Freienwaldea. O.; Ihloff, Neumünster; Jörn, Berlin; Kmitta, Preus Bahnau; Knippel, Duisburg-Beeck; Köhler, Berlin; Graf von Korff, Hannover; Kühn, Grossen-Lichterfeld; Lammert, Berlin; Lohe, Breslau; K. Mascher, Steglitz; Fr. Mascher, Lehe in Hannover; Meister, Waldemburg i. Schl.; Merten, Elberfeld; Michaelis, Bielefeld; Frhr. von Patow, Zinnitz; Rohrbach, Charlottenburg; von Rothkirch, Berlin; Rudersdorf, Düsseldorf; Ruprecht, Herischdorf; Sartorius, Sterbfritz; Scharwächter, Leipzig; Schiefer, Neukirchen; Schopf, Witten a.d. Ruhr; Schrenk, Barmen; Schütz, Berlin; Schütz, Rawitsch; Seitz, Teichwolframsdorf; Simoleit, Berlin; Stockmayer, Hauptweil; Frhr. von Thiele Winckler, Rothenmoor; Thiemann, Marklissa; von Tresckow, Camenz i. Schl.; Frhr. von Thümmler, Selka; M. Urban, Kattowitz; Urbschat, Hela; Vasel, Königsberg; von Viebahn, Stettin; Wächter, Frankfurt a. M.; Wallraff, Berlin; Warns, Berlin; Wittekindt, Werningerode a. Harz; Wüsten, Görlitz; von Zastrow, Gross-Breesen.