9 settembre 2014

"Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli"

"nessun argomento biblico sembra essere in assoluto contrasto con le parole solenni usate da Cristo nella nomina di Pietro a suo vicario. Anzi, i ripetuti passi biblici Mt 16,18-20, Lc 22,31-32 e Gv 21,15-17 ci dicono con chiarezza la volontà di Gesù nei riguardi di Pietro: egli sarà la "pietra" su cui Gesù fonderà la Sua Chiesa; egli - per cui Gesù ha pregato particolarmente perché non venisse meno la sua fede - dovrà confermare i fratelli nella fede; egli dovrà pascere, al posto di Cristo, i suoi agnelli e le sue pecorelle. A lui Gesù promette di dare le "chiavi” del regno dei cieli."
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Il contenuto teologico del testo di Matteo, è evidente nella chiara trasparenza delle espressioni semitiche. Pietro è costituito fondamento della Chiesa (cf anche Matteo 7,24: "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia ...." ), cioè causa della sua stabilità e compattezza; egli sarà il detentore delle chiavi, cioè del supremo potere, il soprintendente di Dio nella Chiesa.