2 ottobre 2012

E' vero, come vogliono far credere gli ateopentecostali, che la Chiesa cattolica tedesca si fa pagare i sacramenti?

COME STANNO IN REALTA' LE COSE PER QUANTO RIGUARDA LA CHIESA CATTOLICA IN GERMANIA?
In Germania è in vigore la "Kirchensteuer" (la tassa per la chiesa)

In Germania, le più importanti confessioni religiose sono trattate dallo stato come organizzazioni simili a un ente pubblico o un partito politico, nelle quali ci si può iscrivere e dalle quali si può anche uscire, firmando un'apposito modulo. Se un cittadino si dichiara ufficialmente p.e. cattolico, protestante o di fede ebraica lo stato trattiene dalla sua busta paga una "Kirchensteuer" (tassa per la chiesa) che trasferisce alla relativa comunità religiosa. Questo servizio lo stato non lo rende gratuitamente: trattiene per se una piccola percentuale, per le spese amministrative. Nel caso delle confessioni cristiane l'appartenenza a una confessione inizia di solito con il battesimo e può finire con un'apposita dichiarazione firmata. Con questa firma il cittadino smette anche di pagare l'imposta per la chiesa.

A differenza dall'"Otto per mille" italiano la tassa per la chiesa tedesca è una vera e propria tassa che si aggiunge alle altre tasse che un cittadino deve pagare. Quindi, colui che ha deciso di pagare questa tassa per la comunità alla quale appartiene ha, ogni mese, meno soldi nella sua busta paga rispetto a colui che ha deciso di non pagarla. L'importo della tassa è l'8%-9% dell'imposta sui redditi (dipende dalla regione). In questa maniera sia la chiesa cattolica che quella protestante ricevono ogni anno, ciascuna, ca. 5 miliardi di Euro che spendono per stipendi dei preti e del personale amministrativo, costruzione o restauri di chiese, scuole e ospedali gestiti da loro e per scopi benefici.

Il sistema della tassa per la chiesa permette anche di stabilire con precisione quanti siano i tedeschi che sono di fede cattolica, quelli che sono di fede protestante e chi si dichiara "non credente"

http://www.viaggio-in-germania.de/religioni-germania.html

Quindi a differenza del nostro 8x1000 che viene prelevato in ogni caso dalle tasse che paghiamo e che può andare anche allo stato la "Kirchensteuer" è una tassa aggiuntiva, se appartieni ad una cofessione religiosa la si deve pagare altrimenti no. Ma se non la si paga ci si trova a non far più parte di quella che era la propria confessione religiosa di appartenenza, quindi se sei cattolico, protestante, ebreo, ecc, se paghi la tassa bene, altrimenti per lo stato tedesco verrai cancellato dagli appositi registri e sarai senza più religione.

LA POSIZIONE CATTOLICA SULLA QUESTIONE

Decreto della Chiesa tedesca su quanti dichiarano all'anagrafe di non essere più cattolici

La Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato ieri un Decreto, approvato dalla Santa Sede, in cui si chiarisce che quanti tra i fedeli dichiarano all’anagrafe civile di non appartenere più alla Chiesa cattolica non potranno più partecipare in modo attivo alla vita della comunità ecclesiale e quindi alla vita sacramentale:

servizio di Sergio Centofanti:

Il nuovo Decreto, valido per la Germania, ribadisce che non si potrà più fare la distinzione tra appartenenza “civile” e appartenenza “spirituale” alla Chiesa cattolica. Da ricordare che in questo Paese vige un particolare sistema giuridico, che ha tra i suoi aspetti anche quello del finanziamento delle varie Chiese, secondo il quale il fedele di ogni comunità risulta iscritto all’anagrafe come appartenente ad una data confessione religiosa. Questa iscrizione comporta un contributo per il sostegno economico di quella Chiesa. Il Decreto entrerà in vigore dal prossimo 24 settembre. Il segretario generale della Conferenza episcopale, il padre gesuita Hans Langendoerfer, spiega ai microfoni dei nostri colleghi tedeschi dell’emittente Domradio, quale importanza abbia il nuovo Decreto:

R. – “Innanzitutto si tratta di una dichiarazione precisa. Chi chiede all’anagrafe di cancellare la sua appartenenza alla Chiesa cattolica non farà più parte in nessun modo della comunità ecclesiale. Non si può fuoriuscire dalla dimensione “civile” della Chiesa e definirsi al medesimo tempo cattolico. Questo è il punto fondamentale del Decreto. Questa, tra l’altro, è stata da sempre la posizione della Conferenza episcopale e siamo contenti che ora sia anche scritto e approvato in modo ufficiale. Qui sta la differenza con il passato: ora il parroco dovrà occuparsi direttamente di chi intende abbandonare la Chiesa. Con questo documento vogliamo dimostrare di occuparci anche di coloro che non vogliono più far parte della Chiesa.

”D. - Come si procederà, dunque, con coloro che vogliono uscire dalla Chiesa cattolica in Germania?

R. - “Coloro che chiederanno di essere cancellati come cattolici dall’anagrafe, riceveranno una lettera dal parroco della loro zona. Si chiederà loro un incontro e un colloquio. Si cercherà di capire in questo dialogo le motivazioni che hanno indotto a una tale decisione. Si spiegherà anche quali saranno le conseguenze collegate alla fuoriuscita. Ovviamente, i sacerdoti cercheranno di far cambiare idea a queste persone, così da poter loro dare la possibilità di partecipare alla vita della Chiesa, con annessi i doveri”.

http://www.news.va/it/news/decreto-della-chiesa-tedesca-su-quanti-dichiarano

COSA C'E' DI COSì SCANDALOSO SE NON SI PUO' PIU' PARTECIPARE AI SACRAMENTI SE A MEZZO DI APPOSITA RICHIESTA DI FATTO SI SCEGLIE DI NON FAR PIU' PARTE DELLA CHIESA CATTOLICA?E' COME SE QUALCUNO QUI DA NOI SI VUOLE SBATTEZZARE E POI PRETENDE ANCORA DI FAR PARTE DELLA CHIESA CATTOLICA E QUINDI ACCEDERE AI SACRAMENTI. LA COSA SAREBBE DECISAMENTE RIDICOLA COME SONO RIDICOLI COLORO CHE HANNO MANIPOLATO QUESTA STORIA PER ATTACCARE ANCORA UNA VOLTA LA CHIESA CATTOLICA.

ANCORA DI PIU' RIDICOLI SONO I PENTECOSTALI CHE USANO QUESTA STORIA PER VOLER FAR CREDERE CHE I SACRAMENTI CATTOLICI SONO A PAGAMENTO, QUANDO LORO INVECE SONO TENUI A VERSARE LA "DECIMA" (la decima parte dei loro guadagni) ALLA LORO CHIESA E C'E CHI LO DEVE FARE ANCHE ATTRAVERSO UNA BUSTA NON ANONIMA; MA CON BEN SPECIFICATO IL PROPRIO NOME E COGNOME....


La busta per il versamento della offerta/decima di una chiesa pentecostale dove si deve indicare nome e cognome di chi la fa: l'anonimato non è previsto