20 luglio 2014

Tutti al mare: Lipari & Pentecostali



A parlar di pentecostali, di pentecostali in generale e di pentecostali by Lipari - Olivarella, mal me ne incolse. Una anomima interlocutrice mi ha telefonicanmente ricoperto di contumelie per aver scritto quel che, sul tema, ho scritto. Ho ascoltanto pazientemente, senza prestarvi particolare attenzione, commettendo però l' errore di rispondere a quella che sembrava la frase di commiato, un perentorio "avvocato vada a cercare Gesù". Ripetendo una battuta non mia ho, d' impeto, detto: "cercare Gesù? perchè, si è perduto?". Non l'avessi mai fatto. Mi son piovute addosso feroci accuse di blasfemia e di eresia con ampie assicurazioini di miaprossima folgorazione ed eterna dannazione. Ho chiuso. Il telefono, intendo.

Riflettendovi solo un pò, e guardandomi bene dal voler apparire sessista, l' anonima voce mi ha rammentato quella di una isterica signorina incallita. Ora, ove così effettivamente fosse, dò io un suggerimento alla consaputa anonima interlocutruce: vada a cercare un signore, uno con la s minuscola e non maiuscola, il quale, oltre a trastullarla di tanto in tanto, le assicuri un sereno quotidiano da vivere e godere insieme. Il viperume mai ha portato bene ad alcuno.

A proposito di vipere. Vi son circa mille pastori pentecostali, secondo alcuni quasi duemila, che, durante il culto, maneggiano serpenti velenosi, traendo questa pratica da un passo del Vangelo di San Matteo (16: 17,18) a loro modo interpretato. Dei predetti ne son morti, per morso da serpente dal quale a sentir loro per volontà del Signore sarebbero stati immuni, oltre 75. L' ultimo, il 16 febbraio corrente anno, è stato il pastore Jamie Coots, tra l' altro notissima star televisiva del movimento. Il serpente che lo ha morso pare si fosse stancato, al pari dei suoi predecessori, di sentirsi rintronare le orecchie da scempiaggini quali quelle di un Dio sterminatore di nemici e fulminatore di empi oltre che dall' ossessiva invocazione "Gesù, Gesù" ripetuta ad ogni piè sospinto e, sopratutto, a sproposito.
Mi si dirà che tutti codesti soggetti son concentrati nel Nord Carolina, nel Kentucky, nel Tennessee, in Virginia, in Alabama, in Ohio, in Georgia, in Florida, negli
Stati Uniti d' America insomma. Sarà, ma sempre pentecostali sono, cosa che, per quel che mi concerne, sufficit. L' unico dato che trove discriminante è che, dalle nostre parti, di serpenti velenosi si sente la mancanza. La morale, parola che non vuol essere grossa, di queste note. E' più stupido lo stupido o chi, avendo appreso, dietro lo stupido va? E voi, animelle candide da Lipari o da Olivarella, perchè mai non interpellate sul punto il vostro buon pastore? oltre che, s' intende, sulla genesi e la gestione dei beni della chiesa?
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- Ho già detto dei pentecostali presenti a Lipari e proseguendo, per ragioni professionali, le mie ricerche su detto culto le sorprese non son poche.
Il culto in parola, sino all' aprile del 1955, era dichiarato "non ammesso" dallo Stato ritenendosi, come affermato alle Camere dal Ministro degli Interni del tempo, che "i riti praticati erano nocivi alla salute fisica e psichica degli adepti". E non è certo singolare che, leggendo di testimonanze rese da cittadini che a detto culto si erano avvicinati, vi si trovino affermazioni quali "le canzoni avevano un ritmo ossessivo.......gente che urlava e cadeva in terra.......mi sentivo come in trance.......il riferirsi a Dio è ossessivo...........non sono figlia di voi genitori, ma figlia di Dio...........devo vestire come fa piacere a Dio........" ed altre simili scempiaggini. Rammento di aver già scritto della pratica "antiscritturale" praticata dal pastote Giuseppe Basile e consistente nel far cadere in terra, per subornazione immagino, confratelli o consorelle, più frequentemente queste ultime.

Altra costante è la sete di denaro che viene imputata ai pastori pentecostali e non stupisce allora, nei video visionati, veder le loro abitazioni, le loro auto, le ingioiellatissime mogli o compagne.
Raccapricciante poi è la tendenza alla violenza sessuale manifestata da tantissimi pastori pentecostali. Al di là del processo in corso innanzi il Tribunale di Barcellona P.G, con sentenza dell' aprile 2011 il pastore Eliseo Capriotti è stato condannato a 10 anni di reclusione per reiterata violenza sessuale su una tredicenne. Il pastore Tony Alamo, per il medesimo reato commesso sempre in danno di ragazzine, è stato condannato a 175 anni. Per tutti gli altri basta scorrere su internet. Dimmi con chi pratichi e ti dirò chi sei.

La chiesa pentecostale di Olivarella - Lipari sembra avere tutti i tratti negativi sopra esposti. Ha i suoi bravi condannati per estorsione, i suoi bravi rinviati a giudizio per violenza sessuale, una ricchezza spropositata e frutto di lasciti per lo più di anziane donne, tenta investimenti immobiliari tutti da chiarire in quel di San Filippo del Mela, si tratta "lussuosamente" in pastori, pastorelli ed annesse.
Dimenticavo. Ha anche una radio.
E il rendiconto di tutto ciò ai fedeli, non ai fedeli dei pastori, ma a quelle anime candide che a tutto quanto sopra detto non badano?

- Vi è a Lipari un piccolo gruppo di "pentecostali", una delle tantissime confessioni evangeliche esistenti. Sono per lo più nostri concittadini e, pertanto, meritevoli della nostra attenzione. Sono per lo più brava gente.
I pentecostali son nati negli Stati Uniti, terra di predicatori e telepredicatori di ogni risma. La Chiesa evangelica missionaria pentecostale presente in Lipari è filiale di quella di Olivarella, riconosciuta con D.P.R. del 16/12/1988 e costituita, con atto notarile del 22/02/1987, da un pastore evangelico dissidente, un impiegato, un bracciante agricolo, un pensionato ed un manovale. I fondatori, nel richiedere il riconoscimento giuridico, pensarono bene di richiedere contestualmente, è detto nel D.P.R. citato, la autorizzazione ad accettare una donazione, talchè pare che oggetto della dissidenza del pastore di cui sopra fosse proprio tale donazione.

Che la Chiesa di Olivarella non sia proprio un esempio di spiccate virtù lo dimostrano le vicende processuali, ancora in corso, in cui i pentecostali Francesco Spadaro e Rosaria Andaloro son stati condannati a quattro anni di reclusione ciascuno per i reati di tentata estorsione e violenza in danno di una anziana donna dalla quale si voleva ottenere un lascito in favore della Chiesa in questione. E, per la medesima vicenda, è sotto processo il pastore Angelo Marchetta, di Olivarella appunto. Vi è anche altro processo per violenza sessuale, pure in corso, e segnalazioni di molestie sessuali da parte di due donne, in Lipari ed in Milazzo.
I locali dei pentecostali in Lipari, vico Cerere, un cespite di rilevante valore, pervennero loro per testamento olografo, ad opera della signora Maria Grazia Russo la quale ebbe la felice, o infelice, idea di locare ad essi i locali in parola. Alla età di 91 anni, il 24/02/1990, redasse il testamento di cui sopra, in ciò amorevolmante assistita, tanto che sottoscrissero l' atto, da Nicolò Runcio, all' epoca presidente dell' organizzazione, Santo Visalli e Giuseppe Basile, quest' ultimo pastore assai presente in Lipari ed in Olivarella oltre che nei rapporti di polizia giudiziaria relativi al processo Marchetta.
Del pastore pentecostale Giuseppe Basile (un omonimo?) molti suoi colleghi non mostrano avere grande stima, venendo accusato di pratiche "antiscritturali" e consistenti, segnatamente, nella subornazione, con conseguente caduta (assistita) in terra di confratelli e, sopratutto, consorelle.
La Chiesa in questione ha accumulato un ingente patrimonio, del quale dovrebbe render conto agli adepti. Ma questa è un' altra storia sulla quale, anche per ragioni professionali, avrò modo di tornare.
Come che sia, ciascuno crede in ciò in cui ama credere, ma l' essere informati è diritto dovere di ciascuno, ed è questo il senso delle presenti note. Un modesto contributo.

Da ultimo. Tu sei Pietro e su di te edificherò la mia Chiesa. Son le parole di Gesù, di quel Gesù che i pentecostali invocano ad ogni piè sospinto e che di Chiesa volle la Santa Cattolica Romana Chiesa. Non mi risulta che Gesù abbia inviato cinque pellegrini da un notaio per edificare la Chiesa di cui ho detto.

http://www.notiziarioeolie.it/opinioni-del-notiziario-eolie-lipari/364-lipari-pentecostali-3.html