28 luglio 2014

E ora provvederanno certi settari evangelici a scomunicare il pastore Traettino (amico del Papa) che ha detto di Papa Francesco:

È facile volergli bene

«La nostra gioia è grande, quella mia e della mia famiglia. Le vogliamo bene. Una cosa deve saperla: verso la sua persona c’è grande affetto e tanti noi pregano per lei. Del resto è facile volerle bene. E alcuni di noi crediamo addirittura che la sua elezione è opera dello Spirito Santo».

COSÌ IL PASTORE EVANGELICO GIOVANNI TRAETTINO SI È RIVOLTO A PAPA FRANCESCO. «E con questo gesto davvero inatteso ha allargato la porta. Si è voluto sobbarcare addirittura due viaggi a Caserta. Non le è bastato affidare il suo cuore a un documento o a un messaggero. Ha voluto toccarci di persona. Ha mostrato un grande coraggio e libertà e ha consegnato se stesso alla nostra diversità e anche al nostro abbraccio. La gloria dell’umiltà. È sufficiente un po’ di potenza. Ce ne vuole molta».

la notizia:

Papa Francesco è tornato a Caserta: “Chiedo perdono per le leggi razziali”

Nuova visita a soli due giorni dalla precedente. Il pontefice giunto a bordo di un elicottero. Per lui incontro con 350 fedeli della comunità evangelica pentecostale e con il pastore Traettino che ha detto: “E’ facile volergli bene”

«Qualcuno si stupisce che il Papa sia venuto a trovare gli evangelici. Sono venuto a trovare i fratelli». Lo ha detto Papa Francesco nel discorso a braccio rivolto ai fedeli della Chiesa pentecostale di Caserta, dove si è recato oggi in visita privata. Per il Papa, ha spiegato lui stesso, è «una tentazione dire: io sono la Chiesa tu sei la setta. Gesù ha pregato per l’unità. Lo Spirito Santo fa la diversità nella Chiesa. Lui fa la diversità. Ma poi lo stesso Spirito Santo fa l’unità e la Chiesa è una nella diversità. Una diversità riconciliata per lo Spirito Santo».

Il pontefice ha poi affrontato il delicato tema delle persecuzioni razziali ai danni dei pentecostali durante il regime fascista : “Tra quelli che hanno perseguitato e denunciato i pentecostali, quasi come fossero dei pazzi che rovinavano la razza, c’erano anche dei cattolici: io sono il pastore dei cattolici e vi chiedo perdono per quei fratelli e sorelle cattolici che non hanno capito e sono stati tentati dal diavolo» ha detto Bergoglio riferendosi a una disposizione del regime fascista poi confluita nelle leggi razziali che riguardava i pentecostali. La disposizione, risalente al 9 aprile 1935 e a firma del sottosegretario all’interno Guido Buffarini Guidi, controfirmata dal capo della polizia Arturo Bocchini, vietava il culto pentecostale in tutto il Regno in quanto «esso si estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica e psichica della razza». In conseguenza di questa circolare ci furono arresti e invii al confino di semplici credenti come di pastori pentecostali.

Papa Francesco è tornato a Caserta ad appena due giorni dalla precedente visita, in occasione della festa patronale di Sant’Anna. I 350 fedeli della comunità evangelica pentecostale accorsi per incontrarlo provengono oltre che dall’Italia, da Usa, Canada, Argentina, Spagna, Francia e India.

Terminata la cerimonia di preghiera Papa Francesco si è recato a pranzo in un locale seminterrato, adibito a foresteria, dell’edificio di culto tuttora in fase di costruzione. Con lui a pranzo ci sono circa 70 invitati: si tratta per lo più di pastori evangelici con famiglie al seguito. Nel menu una delle specialità del luogo, mozzarella di bufala.
Il Papa decollerà alla volta del Vaticano a bordo dello stesso elicottero dei carabinieri che lo ha condotto a Caserta. L’orario di partenza è previsto intorno alle 15.30.


"Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro. (1 Corinzi cap 9,19-23)