22 giugno 2013

Le cosiddette "lingue" dei pretesi "pentecostali" sono false!


Gentili amici, cari lettori.
Purtroppo mi trovo a scrivere riguardo a ciò che può apparire un'offesa alla maggior percentuale del mondo evangelico italiano e mondiale, quella che solitamente è definita e che si autodefinisce "pentecostale". Propongo la mia riflessione sotto forma di forum in modo da dare la più amplia libertà a chiunque voglia presentare le proprie confutazioni alla seguenti domande e alla mia conclusione:
se dei vari segni di Pentecoste citati nella Bibbia, i "pentecostali" attuali non hanno nulla di nulla, perché pretendono dunque di definirsi "pentecostali"?
Mi spiego meglio: se l'unico segno odierno riconosciuto da tutti i presunti pentecostali su cui si basa la dottrina che li contraddistingue dal resto delle denominazioni cristiane sono le loro vantate "lingue strane", o spirituali, o addirittura angeliche, ma comunque tutte incomprensibili e mai riconosciute da nessuno, e queste NON sono le stesse di Pentecoste che invece FURONO RICONOSCIUTE DA TUTTI I PRESENTI, come possono asserire così in tanti di aver ricevuto lo Spirito Santo allo stesso modo di 2000 anni fa, dal momento che è un segno totalmente opposto all'originale?

Infatti, il segno prodigioso pubblico di Pentecoste (e fatti successivi descritti nella Parola) fu esattamente il parlare miracolosamente delle grandi cose di Dio nelle lingue che tutti i presenti riconobbero come dialetti dei loro luoghi d'origine. Fu questo un prodigio meraviglioso che molti teologi nei secoli a seguire hanno contrapposto a quello operato da Dio contro l'umanità con l'episodio di Babele.
Quindi, tutti quelli che si definiscono "pentecostali", che pretendono cioè di ricondurre le loro esperienze (spero in buona fede) alla manifestazione di quel giorno glorioso, in realtà non sperimentano, non credono, e non insegnano il giusto segno-dono-prodigio. Ma piuttosto credono e insegnano al fenomeno opposto, quello cioè di Babele (cioè lingue riconoscibili da nessuno e che generano solo confusione).

Con quale diritto, quindi, si definiscono "PENTECOSTALI"?
Mi dispiace, qualsiasi altra cosa, ma non certo possono definirsi tali, sempre che tengano al rispetto verso le Verità presentate nelle Scritture. Posso capire che vi sia un tentativo di volersi distinguere per quei cristiani che (come me) non riconoscono il cessazionismo dei carismi (o doni dello Spirito Santo), convincimento che caratterizza molte denominazioni evangeliche storiche, ma credo sia più giusto per noi definirsi "continuazionisti" o qualcosa di simile.
Ma il voler farsi riconoscere tramite un appellativo che ricorda gli eventi di Pentecoste mi pare seriamente azzardato e fuori luogo, tra l'altro nella vera Pentecoste biblica vi credono tutti i cristiani indistintamente, sia che credono che i carismi siano per oggi, sia che no.
Inoltre, nel caso in cui questa auto-definizione, "pentecostali", sia da ricondursi alla volontà di riconoscersi e nel voler proseguire il movimento di inizio secolo proveniente dall'America, è bene che si sappia che i precursori e i protagonisti di tale avvenimento hanno sempre insegnato (almeno nella teoria) che il vero segno di Pentecoste furono lingue straniere parlate in modo miracoloso e no linguaggi inventati e poi fatti passare astutamente per "lingue spirituali".
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Ripeto, questa mia esternazione NON è per il gusto di attaccare qualcuno, ma solo perché vorrei che quante più persone possibili possano riflettere su ciò che finora ci hanno propinato (in buona o cattiva fede che sia) i nostri maestri e fratelli anziani mediante tradizioni umane e anti-bibliche che coi decenni sono divenute dottrine riconosciute su larga scala, che non si limitano ad essere tramandate popolarmente, ma addirittura vengono propinate su tutti i banchi degli istituti biblici anch'essi auto-definitesi "pentecostali".

Il cristianesimo non può e non deve essere vituperato e svergognato da questi fraintendimenti e falsità come questa storia delle lingue "dello spirito" che non sono altro che l'eccellenza della spiritualità pagana e nel migliore dei casi sono solo suoni provenienti da lingue mosse volutamente a caso, proprio come quando si canticchia una canzone in una lingua che non si conosce e si pronunciano delle parole somiglianti al testo che ascoltiamo.
Basta emulazioni, basta lasciarsi andare alla maniera pagana, basta lasciarsi coinvolgere in manifestazioni che di "pentecostale" non hanno nulla di nulla. Basta nascondersi dietro il proprio orgoglio denominazionale. Basta gonfiarsi di presunti riempimenti di Spirito Santo, spesso senza nemmeno essere rigenerati dall'Alto perché totalmente assenti frutti di reale ravvedimento.
Siano invece difesi e riconosciuti i VERI SEGNI, I VERI PRODIGI, E I VERI DONI DI DIO!

Non abbiate paura ad accettare e a proclamare la Verità! Non fatevi intimorire da chi professa amore (falso) a tutte le ore, che è l'atteggiamento per coprire la propria paura di esporsi e che alimenta inevitabilmente i compromessi nella vera Chiesa di nostro SIGNORE.
La Sua Chiesa è PURA, sempre che vogliate far parte di Essa e non di quella di comodo e di facciata contraddistinta della tolleranza verso bugie e verso il peccato, governata da codardi e profittatori che tengono alta la bandiera del "non giudicare" e del "prega e zitto", per difendere i propri interessi personali e per mandare avanti i loro piccoli regni religiosi. ESSI SONO ACCAREZZATI DA SATANA!
Gridatelo sui tetti! Questi sono i profeti di Dio! Questo è il Vangelo!

Possiate veramente volgere i vostri cuori a Dio in purezza e perfetta onestà.
Pace agli amati dal Signore.

http://vocechegrida.ning.com/forum/topics/le-cosiddette-lingue-dei-pretesi-pentecostali-sono-false

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L'AUTORE DI QUANTO RIPORTATO NON E' CATTOLICO

"personalmente mi definisco "cristiano" nel senso biblico della parola (seguace di Cristo Gesù), per scelta non aderisco a nessuna denominazione, credo in un unico Corpo mistico di Cristo che opera attraverso le chiese locali (adunanze dei riscattati). Ritengo che non ci sia bisogno di nessuna etichetta aggiuntiva per chi si attiene fermamente alla Parola di Dio, nella sua purezza ed integrità, senza niente aggiungere e senza niente togliere."