17 giugno 2013

Il pastore anti gay che si scopre orgogliosamente gay



Succede tutto durante un tornado. Dapprima, dice che è il “castigo di Dio per l’ingresso dei gay nel clero luterano” poi, un anno dopo, fa coming out ed ammette di essere lui stesso omosessuale.

E’ passato giusto un anno dal passaggio del grande tornado che aveva colpito il centro di Minneapolis. Al suo passaggio furono scoperchiate case, abbattuti segnali stradali e sradicati alberi. La furia degli elementi si abbatté anche sulla croce che sovrasta la chiesa evangelica luterana. Il caso volle che proprio in quei giorni a Minneapolis, i luterani d’America stessero celebrando il loro congresso ecumenico nazionale nel quale fu sancito – tra molto scalpore – che anche il clero dichiaratamente gay, potesse celebrare le funzioni religiose. Decisione, questa, molto contestata da altre chiese cristiane, a cominciare proprio da quella cattolica.

ANATEMA, ANATEMA CADA SU DI VOI! – il Pastore di Minneapolis, Tom Brock si dichiarò apertamente contrario. Lo fece usando toni a dir poco apocalittici. Arrivò a sostenere addirittura che quel tornado non era altro che il “castigo di Dio per la Chiesa Evangelica Luterana dopo quel voto scellerato che favorirà l’ascesa dei peccatori sodomiti nella nostra Comunità”. Erano, infatti, circa le due del pomeriggio, proprio l’ora in cui doveva essere messa ai voti da ministranti luterani quella impegnativa dichiarazione. Proprio in quel momento, il tornado si abbatté con tutta la sua violenza sulla chiesa, facendo brandelli del tetto ed abbattendo la croce posta in cima alla chiesa. “Una punizione divina “-sostenne a caldo il Pastore Brock – “un rimprovero di Dio affinché non si andasse oltre”. La dichiarazione, tuttavia, fu votata ed approvata con il 66,6% dei consensi. “6-6-6, il marchio della Bestia”, sentenziò livido il pastore Brock ad una radio. Dopo quel voto, il congresso luterano fu aggiornato e rinviato, del resto i danni furono ingenti.

ADESSO È ORGOGLIOSAMENTE GAY - E’ passato un anno, 365 e forse più giorni da quel tornado, il tetto è tornato nuovamente al suo posto, nella chiesa luterana di Minneapolis si celebrano nuovamente le funzioni religiose. Manca solo il pastore Tom Brock, fuori per suoi improcrastinabili impegni, dicono. Infatti, secondo quanto riferisce il “MinnPost”, il principale giornale della città più importante del Minnesota, il pastore ha pubblicamente ammesso la sua omosessualità. Sposato e con due figli, quello di Brock è stato un vero e proprio coming out, in cui ha ammesso che proprio grazie a quel voto, anzi a quel 66,6% di sì, in cui prima diceva di scorgeva il segno del demonio, oggi può continuare a celebrare funzioni religiose. Brock ha inoltre dichiarato al giornale: “l’ho detto per levarmi un peso ed oggi la mia anima è piena di orgoglio”. Una storia, a suo modo, che sembra una moderna parabola degna di un Vangelo, magari apocrifo.

http://www.giornalettismo.com/archives/69749/pastore-anti-gay-scopre-orgogliosamente/