18 aprile 2016

Considerazioni riguardo la "Cena del Signore"

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». (Giovanni 6,48-69)

     La questione è: Gesù ci ha veramente dato da mangiare il suo corpo e il suo sangue oppure è da intendere tutto in modo simbolico, come fanno tdg e pentecostali che intendono mangiare carne e sangue in modo simbolico e cioè cibarsi della Parola di Dio?

     Se Gesù avesse parlato per simbolismi o parabole avrebbe dato poi la spiegazione agli apostoli , come lo ha fatto sempre con le parabole. Invece no, gli ha detto che dovevano mangiare la sua carne e il suo sangue. Da notare che il termine "mangiare" è una traduzione resa gentile perché la traduzione più esatta è masticare.

     Quindi Gesù parla di azioni reali tanto che i discepoli dissero: questo discorso è duro chi lo può ascoltare? e infatti tanti se ne andare scandalizzati dalle parole di Gesù e non è che Gesù li ha fermati dicendogli che il suo discorso è simbolico, anzi ha detto agli altri ancora li: "Anche voi ve ne volete andare?"
     Gli risponde Pietro: "Signore da chi andremo? tu solo hai parole di vita eterna".
     Quindi Pietro si è fidato di Gesù, probabilmente senza aver capito

     "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo"
     "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna"

      Cioè? con una parola come si definiscono le parole niente affatto simboliche di Gesù?

     "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo"

     "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna"

     Cioè pane = carne, vino = sangue..... perché dicono che questa cosa se la sono inventata i cattolici mentre è li, l'abbiamo letta in Giovanni 6

     TRANSUSTANZIAZIONE

1413 Mediante la consacrazione si opera la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il suo Corpo e Sangue con la sua anima e divinità

     Cioè il pane e il vino come specie rimangono tali, ma mediante la consacrazione nel pane e nel vino è realmente presente Cristo

     Quanto scritto da S.Paolo ha senso solo se nel pane e vino consacrati è realmente presente Cristo

"ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. PERCIÒ CHIUNQUE IN MODO INDEGNO MANGIA IL PANE O BEVE IL CALICE DEL SIGNORE, SARÀ REO DEL CORPO E DEL SANGUE DEL SIGNORE. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché CHI MANGIA E BEVE SENZA RICONOSCERE IL CORPO DEL SIGNORE, MANGIA E BEVE LA PROPRIA CONDANNA. (1Corinzi 11,23-29)

    Ci si potrebbe chieder: ma i primi cristiani come facevano?

    Dall'apologia di San Giustino Martire nel circa 160 d.C. 

Allora non esistevano ne protestanti, ne ortodossi e vari, ci stava la Chiesa cattolica, eresie sparse qui e la ma non spaccature come ci sarebbero stare in seguito

    Gia allora celebravano la S.Messa
L'EucaristiaLXV. - 1. Noi allora, dopo aver così lavato chi è divenuto credente e ha aderito, lo conduciamo presso quelli che chiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati, per pregare insieme fervidamente, sia per noi stessi, sia per l'illuminato, sia per tutti gli altri, dovunque si trovino, affinché, appresa la verità, meritiamo di essere nei fatti buoni cittadini e fedeli custodi dei precetti, e di conseguire la salvezza eterna.
2. Finite le preghiere, ci salutiamo l'un l'altro con un bacio.
3. Poi al preposto dei fratelli vengono portati un pane e una coppa d'acqua e di vino temperato; egli li prende ed innalza lode e gloria al Padre dell'universo nel nome del Figlio e dello Spirito Santo, e fa un rendimento di grazie per essere stati fatti degni da Lui di questi doni.
4. Quando egli ha terminato le preghiere ed il rendimento di grazie, tutto il popolo presente acclama: "Amen". La parola "Amen" in lingua ebraica significa "sia".
5. Dopo che il preposto ha fatto il rendimento di grazie e tutto il popolo ha acclamato, quelli che noi chiamiamo diaconi distribuiscono a ciascuno dei presenti il pane, il vino e l'acqua consacrati e ne portano agli assenti.

E' carne e sangue di quel Gesù incarnatoLXVI. - 1. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito parteciparne, se non a chi crede che i nostri insegnamenti sono veri, si è purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione, e vive così come Cristo ha insegnato.
2. INFATTI NOI LI PRENDIAMO NON COME PANE COMUNE E BEVANDA COMUNE; MA COME GESÙ CRISTO, il nostro Salvatore incarnatosi, per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così abbiamo appreso che anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola di Lui stesso e di cui si nutrono il nostro sangue e la nostra carne per trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.
3. Infatti gli Apostoli, nelle loro memorie chiamate vangeli, tramandarono che fu loro lasciato questo comando da Gesù, il quale prese il pane e rese grazie dicendo: "Fate questo in memoria di me, questo è il mio corpo". E parimenti, preso il calice e rese grazie disse: "Questo è il mio sangue"; e ne distribuì soltanto a loro.
4. I malvagi demoni per imitazione, dissero che tutto ciò avveniva anche nei misteri di Mitra. Infatti voi già sapete, o potete apprendere, come nei riti di iniziazione si introducano un pane ed una coppa d'acqua, mentre si pronunciano alcune formule.

Nel giorno chiamato "del Sole"LXVII. - 1. Da allora noi ci ricordiamo a vicenda questo fatto. E quelli che possiedono, aiutano tutti i bisognosi e siamo sempre uniti gli uni con gli altri.
2. Per tutti i beni che riceviamo ringraziamo il creatore dell'universo per il Suo Figlio e lo Spirito Santo.
3. E nel giorno chiamato "del Sole" (Sunday=Domenica) ci si raduna tutti insieme, abitanti delle città o delle campagne, e si leggono le memorie degli Apostoli o gli scritti dei Profeti, finché il tempo consente.
4. Poi, quando il lettore ha terminato, il preposto con un discorso ci ammonisce ed esorta ad imitare questi buoni esempi.
5. Poi tutti insieme ci alziamo in piedi ed innalziamo preghiere; e, come abbiamo detto, terminata la preghiera, vengono portati pane, vino ed acqua, ed il preposto, nello stesso modo, secondo le sue capacità, innalza preghiere e rendimenti di grazie, ed il popolo acclama dicendo: "Amen". Si fa quindi la spartizione e la distribuzione a ciascuno degli alimenti consacrati, ed attraverso i diaconi se ne manda agli assenti.
6. I facoltosi, e quelli che lo desiderano, danno liberamente ciascuno quello che vuole, e ciò che si raccoglie viene depositato presso il preposto. Questi soccorre gli orfani, le vedove, e chi è indigente per malattia o per qualche altra causa, e i carcerati e gli stranieri che si trovano presso di noi: insomma, si prende cura di chiunque sia nel bisogno.
7. Ci raccogliamo tutti insieme nel giorno del Sole, poiché questo è il primo giorno nel quale Dio, trasformate le tenebre e la materia, creò il mondo; sempre in questo giorno Gesù Cristo, il nostro Salvatore, risuscitò dai morti. Infatti Lo crocifissero la vigilia del giorno di Saturno, ed il giorno dopo quello di Saturno, che è il giorno del Sole, apparve ai suoi Apostoli e discepoli, ed insegna proprio queste dottrine che abbiamo presentato anche a voi perché le esaminiate.

     Ora provate da tdg ed evangelici a farvi dare un qualche nome di cristiano che seguisse ai tempi di Giustino Martire le "sante cene" protestanti o le "commemorazioni" geoviste....
     Insistete nel farvi dare i nomi dei primi cristiani oltre a quelli citati nella Bibbia. Se ci riuscite...

     La "Commemorazione" geovista: 

     Loro si passano il pane e il vino senza toccarlo perché ritengono che possa farlo solo quelli che appartengono a quello che loro definiscono il "piccolo gregge"  cioè i 144.000 destinati al cielo. Per il momento lasciamo da parte i 144.000 poi ci si ritorna.

     Non c'è affatto scritto che la "commemorazione" va fatta una volta l'anno, infatti S.Paolo nel riprendere i Corinzi che non si comportavano nel modo dovuto al momento della Cena del Signore, scrive:

     "E mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi per il fatto che le vostre riunioni non si svolgono per il meglio, ma per il peggio. Innanzi tutto SENTO DIRE CHE, QUANDO VI RADUNATE IN ASSEMBLEA, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo. È necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi. QUANDO DUNQUE VI RADUNATE INSIEME, IL VOSTRO NON È PIÙ UN MANGIARE LA CENA DEL SIGNORE. CIASCUNO INFATTI, QUANDO PARTECIPA ALLA CENA, PRENDE PRIMA IL PROPRIO PASTO E COSÌ UNO HA FAME, L'ALTRO È UBRIACO. Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!" (1 Corinzi 11,17-22)

     Quindi la Cena del Signore era ogni volta che si riunivano in assemblea e non lo facevano di certo una volta l'anno e si può comprendere il perché tutt'oggi si deve essere digiuni per poter partecipare, anche per evitare certi abusi come ai tempi dei Corinzi.
     La Cena del Signore ha sostituito la Pasqua, infatti Gesù quando si riunì con gli apostoli è istituì la Cena del Signore, lo fece perché stava appunto celebrando la Pasqua ebraica che è un "memoriale": che cosa è il memoriale? il memoriale ebraico (zikkaron) è il rendere presente un avvenimento passato, cioè è come se i presenti a quel "memoriale" partecipano all'evento accaduto tanto tempo prima.
     "In memoria di me" non vuole affatto significare che fai solo un bel ricordo di un evento passato ma è come se quell'evento passato lo sta vivendo anche chi in futuro partecipa. Il memoriale è il riattualizzare lo stesso evento, non il ripetere quell'evento.
     Quindi non è che ogni volta c'è un nuovo sacrificio di Cristo ogni volta che il sacerdote ripete le sue stesse parole, "prendete e mangiate... " è come se noi stessimo partecipando allo stesso evento che Gesù istituì 2000 anni fa.

UN SACERDOTE RISPONDE: L'EUCARISTIA NON È SOLTANTO MEMORIA, MA MEMORIALE

PADRE TORNESE: LA CENA DEL SIGNORE



     144.000 che poi stando ai tdg sono coloro che possono partecipare alla Cena del Signore o commemorazione, gli altri no!

     Iniziamo subito dai numeri. 144.000 è numero simbolico che risulta dalla moltiplicazione di 12.000 per 12. I consacrati (unti) sono divisi secondo le 12 tribù di Israele. Dodicimila salvati per ogni tribù: complessivamente 144.000. Il numero 12 è il numero della perfezione e si addice, in modo particolare, alla Gerusalemme celeste, alla città santa, al popolo di Dio. Il numero 12, moltiplicato per mille, indica il massimo della perfezione e della totalità. il mille rappresenta il tempo di Dio, che non va inteso come mille anni ma come un tempo a noi indefinito secondo il nostro modo di pensare, non lo possiamo calcolare
     Quindi 12x1000 = 12.000 sono i salvati di ogni tribù d'Israele che però non sono tali di numero ma sono il totale dei salvati da Dio nel nostro tempo. e ciò vale per ogni tribù d'Israele 


     Quindi sono dodici le tribù d'Israele che moltiplicati per 12.000 danno i famosi 144.000 che come visto non sono affatto da prendere alla lettera ma sono il totale dei salvati da Dio che è un numero che non conosciamo in ogni caso molto grande.

     Infatti prendiamo l'apocalisse cap.7

"2 Vidi poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: 3 «Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».
4 Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:
5 dalla tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;
6 dalla tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;
7 dalla tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;
8 dalla tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila."

     Cosa si può notare qui? che una voce dice agli angeli di non devastare la terra finché non è completato il numero dei 144.000

     DOMANDA: Dove stanno quindi i 144.000?  è evidente che stanno in terra, e non in cielo come vogliono far credere i tdG, il sigillo di salvezza viene appunto impresso quando si è in terra. 
     Poi continuiamo con la visione di Giovanni:

"9 Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».
11 Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
12 «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
13 Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro."

    "Dopo ciò apparve... " Quindi prima Giovanni ode il numero dei salvati, poi li vede e sono una moltitudine immensa che nessuno può contare. Questo è il numero dei salvati.
Piccola considerazione: se il numero dei salvati è piccolo allora vuol dire che il male ha vinto sul bene e quindi Dio è stato sconfitto. Ovviamente cosa non possibile

     DOMANDA: Ma la moltitudine immensa dei salvati che nessuno riesce a contare dove sta? 
    
     Sta dinanzi al Trono di Dio che è in cielo!

     Quindi i testimoni di Geova hanno sfrattato dallo stare dinanzi al trono di Dio la moltitudine che nessuno riesce a contare e ce ne fanno stare solo 144.000!

Se prendiamo alla lettera come fanno i tdG il numero di 144.000 dovremmo prendere alla lettera anche ciò che ne segue, cioè che devono appartenere tutti alle tribù d'Israele, poi sempre alla lettera devono essere tutti maschi e pure vergini!
Cosa un po complicata Emoticon grin è qui la cosa buffa dei tdG è che il numero dei 144.000 lo prendono alla lettera e subito dopo passano al simbolico.... trovare 144.000 maschi e pure vergini... insomma!
Ebrei 8,8 "Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco vengono giorni, dice il Signore, quando io stipulerò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda un'alleanza nuova..."

QUALE È LA NUOVA ALLEANZA, TENENDO CONTO CHE LA VECCHIA ALLEANZA ERA QUELLA CHE DIO AVEVA FATTO CON IL POPOLO D'ISRAELE?
Luca 22,20
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è LA NUOVA ALLEANZA nel mio sangue, che viene versato per voi».
La NUOVA ALLEANZA l'ha istituita Cristo nell'Ultima Cena  

Quindi il Popolo con il quale è stata stretta la NUOVA ALLEANZA sono 
I DISCEPOLI DI CRISTO, SONO LORO IL NUOVO ISRAELE

     I CRISTIANI SONO IL NUOVO ISRAELE, CIOE' i SIMBOLICI 144.000, LA MOLTITUDINE IMMENSA CHE STA DINANZI AL TRONO DI DIO
     COLORO CHE HANNO LAVATO LE LORO VESTi CON IL SANGUE DELL'AGNELLO.

    QUINDI QUESTA MOLTITUDINE CHE NESSUNO RIESCE A CONTARE FA PARTE DEL NUOVO PATTO.


E QUINDI ALLA SANTA MESSA PARTECIPA ALL'EUCARESTIA
Non è che sta guardare mentre passa il pane e il vino come fanno i testimoni di geova nella loro commemorazione Emoticon grin

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A queste mie considerazioni, non dico catechesi perché mi sembra eccessivo, devo purtroppo fare un appunto. La stessa persona che mi ha chiesto di fare queste lezioni, in aiuto a F..... che stava cadendo nei tranelli dei tdG, ora dice che a me manca il coraggio di fare confronti con il suo "catechista", cioè il sig. M. quello dei "lavori grandiosi" (come da immagine allegata), faccio notare che la stessa signora in questione mi scrisse il suo "catechista" il sig. M., se lo sogna fare lo stesso lavoro che ho fatto io con F....


Se ho qui riportato tutto ciò è perché la signora che dice che non ho il coraggio di confrontarmi con il suo "catechista" il sig. M.L. non disdegna di fare un salto qui, in queste mie considerazioni, piuttosto che rivolgersi a chi a suo dire fa lavori grandiosi....

Ricorda S..... che  le bugie hanno le gambe corte