19 marzo 2016

Per il papà che ci ha lasciato

Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo;
se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in quella luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti.

Sono ormai assorbito dall'incanto di Dio,
dalla sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono cosi' piccole e meschine al confronto.
Mi è rimasto l'affetto per te,
una tenerezza che non hai mai conosciuto.
Ci siamo visti e amati nel tempo:
ma tutto era allora fugace e limitato.
Ora vivo nella speranza e nella gioiosa attesa del tuo arrivo fra noi.
Tu pensami cosi'.

Nelle tue battaglie, orientati a questa meravigliosa casa
dove non esiste la morte e dove ci disseteremo insieme,
nell'anelito più puro e più intenso,alla fonte inestinguibile della gioia e dell'amore. 
Non piangere se veramente mi ami.

(S. Agostino)