4 ottobre 2015

E fu così che "IL GIORNALE" (nota bene non il GIOMALE, il sito satirico che almeno lo scrive che le notizie se le inventa) ha fatto diventare vescovo il prete gay rimosso dai tutti i suoi incarichi in men che non si dica.

P.S. Dedicato a tutti i cattolici che prendono per oro colato tutte le notizie dai media, cattolici che credono ciecamente a questi ultimi piuttosto che alla Parola di Dio e alla Chiesa della quale dicono di esserne parte



Naturalmente c'è chi dirà che ciò è il risultato dell'ormai famosissima frase "Chi sono io per giudicare...." frase dalla quale i media hanno furbescamente tolto tutto resto.

In questo è utile ricordare che la prima scomunica sotto il pontificato di Papa Francesco è stata per un sacerdote che ha preso posizione a favore delle nozze gay:

PAPA / Padre Greg Reynolds è stato scoop ubicato. Era a Favore delle nozze gay

Padre Greg Reynolds, un sacerdote australiano, è stato scomunicato.
Si è trattato, per la precisione, di una scomunica latae sentenzia, ovvero automatica, conseguente all’essersi posto in una condizione che, secondo il Diritto canonico, produce l’immediata esclusione
dai sacramenti. Ma è pur sempre un provvedimento su cui va apposta la firma del Papa. Si è trattata, dunque, della prima scomunica del pontificato di Francesco.

La notizia è stata diffusa dal National Catholic Reporter, portale con sede a Kansas City, secondo il quale il prete ha ricevuto comunicazione del provvedimento da parte dell'arcivescovo della Diocesi di Melbourne, Denis Hart. La sua colpa consisterebbe nell’aver pervicacemente e coscientemente affermato la liceità del matrimonio gay e del sacerdozio femminile. La pratica, istruita dalla Congregazione per la Dottrina della Fede sotto il Pontificato di Benedetto XVI e giunta a termine con l’attuale, è successiva alla sospensione a divinis precedentemente inflitta al sacerdote; significa, cioè, che pur restando prete non poteva amministrare i sacramenti. Reynolds aveva ignorato il divieto e continuato tranquillamente a celebrare messa.

Il Sussidiario