14 marzo 2014

Un anno con Papa Francesco: diffidare sempre dei media che interpretano il Papa prendendo solo cio' che a loro fa comodo

Tanti si fanno prendere da certe frasi (opportunamente separate dal contesto per opera dei media) dette da Papa Francesco come se egli volesse stravolgere tutto. Per esempio la famosissima frase:

“se qualcuno è gay e cerca Dio in buona fede, chi sono io per giudicare?“.

È solo un spezzone di ciò che ha detto Papa Francesco, uno spezzone usato per fargli dire ciò che non voleva dire. Ricordo che quando il Papa disse "se qualcuno è gay... " il TG1 sparò nei titoli "il Papa apre ai gay".... come se da li a poco si sarebbe celebrato un matrimonio gay nella Chiesa cattolica....

Ma non è affatto vero, hanno strumentalizzato le parole del Papa che più esattamente ha detto

"Credo che quando uno si trova con una persona così (gay), deve distinguere il fatto di essere una persona gay, dal fatto di fare una lobby, perché le lobby, tutte non sono buone. Quello è cattivo. se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? il catechismo della chiesa cattolica spiega in modo tanto bello questo, ma dice - aspetta un po’, come si dice… - e dice: “non si devono emarginare queste persone per questo, devono essere integrate in società”. Il problema non è avere questa tendenza, no, dobbiamo essere fratelli, perché questo è uno, ma se c’è un altro, un altro. Il problema è fare lobby di questa tendenza: lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby."

http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/july/documents/papa-francesco_20130728_gmg-conferenza-stampa_it.html

Non ci sta manco per niente da parte del Papa un'approvazione di unioni gay e ancor meno delle lobby gay. Il Papa si riferisce al gay che cerca il Signore ed ha buona volontà e quindi si dovrebbe attenere a ciò che dice il catechismo (citato dal Papa) che così riporta:

CASTITÀ E OMOSESSUALITÀ

2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. appoggiandosi sulla sacra scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, 238 la tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. a loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

2359 LE PERSONE OMOSESSUALI SONO CHIAMATE ALLA CASTITÀ. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.

http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm

Il fatto che Papa Francesco abbia detto "chi sono io per giudicare i gay?", non è che sia una cosa rivoluzionaria.

Disse Gesù? "Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo" (Giovanni 12,47)

Ora se Gesù ha detto che non è venuto per giudicare il mondo ma per salvarlo, perché Papa Francesco dovrebbe giudicare un gay che tra l'altro cerca il Signore?...