1 marzo 2014

Il cristiano incoerente dà scandalo e lo scandalo uccide:

Sono parole molto forti quelle che Papa Francesco ha pronunciato durante la Messa presieduta a Santa Marta.



L’omelia del Papa ha preso lo spunto da una Cresima amministrata durante la Messa. Chi riceve questo Sacramento – ha affermato Papa Francesco – “manifesta la sua voglia di essere cristiano. Essere cristiano significa dare testimonianza di Gesù Cristo”: è una persona che “pensa come cristiano, sente come cristiano e agisce come cristiano. E questa è la coerenza di vita di un cristiano”. Uno – ha poi osservato - può dire anche di avere fede, “ma se manca una di queste cose, non c’è il cristiano”, “c’è qualcosa che non va, c’è una certa incoerenza”. E i cristiani “che vivono ordinariamente, comunemente nell’incoerenza, fanno tanto male”:

“Abbiamo sentito l’apostolo San Giacomo cosa dice ad alcuni incoerenti, che si vantavano di essere cristiani, ma sfruttavano i loro dipendenti, e dice così: ‘Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre e che voi non avete pagato grida; e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore Onnipotente’. E’ forte il Signore. Se uno sente questo, può pensare: ‘Ma questo lo ha detto un comunista!’. No, no, l’ha detto l’apostolo Giacomo! E’ Parola del Signore. E’ l’incoerenza. E quando non c’è la coerenza cristiana e si vive con questa incoerenza, si fa lo scandalo.
E I CRISTIANI CHE NON SONO COERENTI FANNO LO SCANDALO”.

“Gesù – ha proseguito il Papa - parla troppo forte contro lo scandalo: ‘Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, uno solo di questi fratelli, sorelle che hanno fede, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare’. Un cristiano incoerente fa tanto male” e “lo scandalo uccide”. “Tante volte – ha aggiunto Papa Francesco - abbiamo sentito: ‘Ma padre, io credo in Dio, ma non nella Chiesa, perché voi cristiani dite una cosa e ne fate un’altra’”. E ancora: “Io credo in Dio, ma in voi no”. “E’ per la incoerenza”:

“SE TU TI TROVI DAVANTI – figuriamoci! – DAVANTI UN ATEO E TI DICE CHE NON CREDE IN DIO, TU PUOI LEGGERGLI TUTTA UNA BIBLIOTECA, DOVE SI DICE CHE DIO ESISTE E ANCHE PROVARE CHE DIO ESISTE, E LUI NON AVRÀ FEDE.

MA SE DAVANTI A QUESTO ATEO TU DAI TESTIMONIANZA DI COERENZA DI VITA CRISTIANA, QUALCOSA INCOMINCERÀ A LAVORARE NEL SUO CUORE.

SARÀ PROPRIO LA TESTIMONIANZA TUA QUELLA CHE A LUI PORTERÀ QUESTA INQUIETUDINE SULLA QUALE LAVORA LO SPIRITO SANTO. E’ UNA GRAZIA CHE TUTTI NOI, TUTTA LA CHIESA DEVE CHIEDERE: ‘SIGNORE, CHE SIAMO COERENTI’”.

Dunque, conclude il Papa, occorre pregare, “perché per vivere nella coerenza cristiana è necessaria la preghiera, perché la coerenza cristiana è un dono di Dio e dobbiamo chiederlo”: “Signore, che io sia coerente! Signore, che io non scandalizzi mai, che io sia una persona che pensi come cristiano, che senta come cristiano, che agisca come cristiano”. E quando cadiamo per la nostra debolezza, chiediamo perdono:

“Tutti siamo peccatori, tutti, ma tutti abbiamo la capacità di chiedere perdono. E Lui mai si stanca di perdonare! AVERE L’UMILTÀ DI CHIEDERE PERDONO: ‘SIGNORE, NON SONO STATO COERENTE QUI. PERDONO!’. Andare avanti nella vita con coerenza cristiana, con la testimonianza di quello che crede in Gesù Cristo, che sa che è peccatore, ma che ha il coraggio di chiedere perdono quando sbaglia e che ha tanta paura di scandalizzare. Il Signore ci dia questa grazia a tutti noi”.

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