15 giugno 2012

Neuhaus, Richard John, ex pastore protestante - Lo Splendore della Verità.

Perché sono diventato cattolico (e sono felice di esserlo)

Scrive nella rivista First Things (2001), presente sul web:

Perché mi sono fatto cattolico? Racconta: Quando l’8 settembre del 1990 il cardinale O’Connor di New York mi ricevette nella Chiesa cattolica, resi una piccola spiegazione del perché mi facevo cattolico. Avendo ben in mente tutti i miei amici protestanti dissi: A tutti coloro con i quali ho camminato in passato, sappiano che ancora continuiamo a camminare insieme. 
Nel mistero di Cristo e della Chiesa nulla è perduto. Se ora la mia comunione con la Chiesa di Cristo è totale, allora la mia unione con tutti coloro che credono in Cristo è più forte. Noi camminiamo ancora uniti.
Io mi feci cattolico per essere con pienezza ciò che già ero credendo nel protestantesimo. Io non posso esprimere con adeguatezza la mia gratitudine per tutta la bontà che ho ricevuto nella confessione luterana. Lì fui battezzato, imparai le preghiere, fui nutrito dalla Scrittura e conobbi ciò che rappresenta il gratuito e meraviglioso amore di Dio... 
Nei miei trent’anni come pastore luterano non avevo altro per cui pregare se non i miei peccati e le mie debolezze. Giungere adesser sacerdote della Chiesa cattolica significa compiere e concludere ciò che cominciai molti anni fa. Nulla che è buono è rifiutato, tutto è completato... 
Per un cristiano ecclesiastico Cristo e la Chiesa, testa e corpo, sono inseparabili... Come diceva san Cipriano vescovo e martire di Cartagine: “Chi ha Dio come Padre, deve avere la Chiesa come Madre”. In un certo senso ogni cristiano deve essere ecclesiastico, giacché non conosce il Vangelo se non attraverso la Chiesa... Tra la Chiesa cattolica e la chiesa luterana vi sono delle differenze. Quando i cattolici avevano una questione in sospeso ricorrevano all’autorità del Papa. Noi, invece, ricorrevamo al sinodo di Missouri, e la risposta era comunemente riportata nel testo ufficiale del sinodo, normalmente steso dal dr. Theodore Graebner nel “The Lutheran Witness”. I cattolici credono di appartenere alla vera Chiesa, noi apparteniamo al sinodo del Missouri... Noi siamo in disaccordo con molti protestanti ad esempio nel credere al battesimo dei bambini, o nel credere che Gesù era realmente e veramente nella santa comunione. Io, come pastore luterano nel corso di trent’anni, come pensatore, scrittore, e editore di “Una Sancta”, periodico ecumenico di teologia, e in seguito di “Forum Setter”, una pubblicazione luterana indipendente, lavorai per l’unità La mia decisione (di farmi cattolico) fu una decisione di coscienza...
Mi rattristò che una corrente luterana di questo paese (USA) stesse travisando l’insegnamento tradizionale
riguardo alla morale sessuale, specialmente in relazione all’omosessualità. Assicuravano che lo studio fosse condotto senza pregiudizi. Immaginiamo che fosse davvero così. L’obbedienza a Cristo è obbedienza alla verità rivelata, ricevuta come rivelazione da Cristo. E ora stavano riportando un altro insegnamento. E dopo un percorso democratico, con il voto della maggioranza, si sarebbe giunti, citando la Scrittura, ad un’altra dottrina. I cattolici credono che l’autorità fu data da Dio ai vescovi e ai loro successori, con la promessa di star per sempre con loro. L’insegnamento degli apostoli e delle Chiese apostoliche, basate sugli insegnamenti della Scrittura, continuano tutt’oggi (senza cambiamenti) e continueranno fino alla fine dei tempi. I cattolici credono che il Papa e i vescovi possano insegnare con infallibilità. Questa è una parola che spaventa molti. Ma non bisogna temerla, significa semplicemente che la Chiesa mai sarà distrutta perché conserva la promessa di Gesù che non le permetterà di cadere nell’apostasia. Lo Spirito Santo non permetterà che la Chiesa insegni qualcosa, presentandolo come dogma di fede, che sia falso...
Secondo quanto afferma il Concilio Vaticano II, i miei fratelli protestanti sono, in virtù del battesimo e della loro fede in Cristo, veramente, ma imperfettamente in comunione con la Chiesa cattolica; il che significa che io sto in comunione, seppur imperfetta, con loro... 
Sono convinto che la mia comunione con la Chiesa di Cristo è ora più completa. Pertanto, la conclusione è che la mia unione con tutti coloro che sono in Cristo, è ora più forte. Noi proseguiamo ancora insieme il cammino.

Richard John Neuhaus, nordamericano, si convertì nel 1990
e nel 1991 fu ordinato sacerdote cattolico.

Tratto dal libro "Ritorno a casa, cristiani, atei ed ebrei convertiti alla fede cattolica"

altre informazioni:

http://culturacattolica.it/default.asp?id=123&id_n=13632