24 maggio 2016

Le rivelazioni di sacerdoti esorcisti:

“Il Maligno tenta con il falso zelo e inculca odio verso il Papa, per portare alla disobbedienza ed alla sfiducia nelle promesse di Cristo”


Gesù guida la Barca di Pietro,la Chiesa,e ordina alla tempesta di calmarsi :Gesù insegna agli apostoli a vincere la paura con la FEDE
PADRE RAFFAELE TALMELLI esorcista benedettino :
C’è uno zelo buono che ci impone di “denunciare il male, quando siamo tenuti a farlo” (CCC n.1868); fa parte della virtù della giustizia e segue le vie della giustizia. E’ giusto denunciare il male, ma la giustizia ha le sue vie ben disciplinate e fondate. La giustizia sommaria, invece, è il frutto della cultura del sospetto e del terrorismo psicologico. San Paolo ammoniva: “Ma se vi morderete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri” (Gal 5,15).
La giustizia di piazza non è dunque il metodo insegnato da Cristo che, anzi, ne fu vittima (Gv 19, 1-16).
C’è uno zelo cattivo infatti che non è animato dalla virtù della giustizia, ma dallo SPIRITO DI RIVALITA’ , “come i mercenari, che, ogni grazia che essi ricevono, gli pare aver per debito, e con difetti d’altrui spesse volte vogliono ricoprire il loro” (Santa Caterina da Siena, Lettere) e, come si conviene ai mercanti, segue la via della piazza.
Una delle arti del Maligno per squalificare l’opera di Dio e quella della Chiesa – ricordiamo che CRISTO è lo Sposo mistico della Chiesa– è quella di infamare IL SUO VICARIO IN TERRA, IL PAPA.
In un esorcismo che riporta Domenico Mondrone nel suo libro “A tu per tu col Maligno” (La Roccia, Roma), Satana rivela :
“Ho scatenato nel Suo gregge (la Chiesa) uno spirito di confusione e di rivolta che mai finora ero riuscito di ottenere. Avete quel vostro pecoraro vestito di bianco (il Papa) che tutti i giorni chiacchera, grida, blatera. Ma chi lo ascolta? Io ho tutto il mondo che ascolta i miei ‘messaggi’ e li applaude e li segue….
Oggi il concetto di autorità non funziona più come una volta. Sono riuscito a dargli uno scossone irreparabile. Il mito dell’ubbidienza sta tramontando. Per questa via la Chiesa sarà portata alla polverizzazione.”
Travestito da amore per la Chiesa, il falso zelo finisce con alimentare le file di coloro che scagliano pietre e dilaniano il Corpo mistico di Cristo…..Il Vescovo di Roma riveste il grandissimo ruolo di essere la “Pietra”, la Roccia, il punto fermo su cui è costruita la Chiesa e contro cui si infrangono le potenze degli inferi. CE LO RICORDA SANTA CATERINA DA SIENA :
“MEGLIO CI E’ DI STARE APPOGGIATI ALLA COLONNA FERMA – la quale, se è percossa con molte persecuzioni, non è però rotta – PIUTTOSTO CHE ALLA PAGLIA CHE, SIAMO CERTI,ELLA VIEN MENO E OGNI PICCOLO VENTO LA CACCIA A TERRA ”, scriveva SANTA CATERINA DA SIENA RIFERENDOSI AL PAPA DI ROMA, in quel tempo di massima confusione ecclesiale che fu il grande scisma d’Occidente.
Nella Chiesa c’è sempre stata la certezza che l’autorità del papa sia legata non alla sua personale impeccabilità, ma a quella delle “Chiavi che Dio gli ha date”.
In mezzo agli sconvolgimenti del mondo resta un punto di riferimento, un uomo a cui Dio dona il carisma di non poter insegnare errori in materia di fede e morale.
Non potendo intaccare apertamente l’infallibilità del Papa – sarebbe una manovra troppo evidente – il Maligno ha trovato il modo di entrare nell’ovile senza passare per la porta, ma salendo “da un’altra parte” (Gv 10,1). Ha tentato di insinuare una crepa nella Roccia: l’idea, che poi si trasforma in convinzione, che il papa regnante non sia quello vero.
Storicamente, chi ha coltivato tale idea si è poi stretto attorno a un antipapa. Cominciò il prete romano Ippolito…
Eletto antipapa nel 217, sostenendo che papa Callisto fosse caduto nell’eresia e quindi non potesse essere legittimo.
In seguito nel periodo della “lotta per le investiture” (che contrappose il papato e l’impero nei secoli undicesimo e dodicesimo), con analoghe motivazioni vennero eletti numerosi antipapi sostenuti dalla fazione imperiale…per meri scopi politici.
Tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento vi furono vari papi rivali.. Dal 1449, grazie a Dio, non ci sono stati più antipapi, ma ha preso vita il bizzarro fenomeno dei “sede vacantisti”: “l’ultimo vero papa sarebbe morto quel dì, e il trono di Pietro è usurpato da un eretico, da un apostata o addirittura da un demone. ”
In nome dello zelo antiereticale, per la “difesa della vera fede”, si è fatto così passare il cammello per la “cruna dell’ago”.
Ebbene, molti “messaggi” di pseudoveggenti del web – con suadente linguaggio mascherato a difesa dell’ortodossia cattolica – vanno a minare la stabilità del primato di Pietro: la Beata Vergine, o qualche altra creatura celeste, piange perché Roma o “il Papa o i vertici della chiesa” hanno abbandonato la vera fede, e ora Satana dirige la Chiesa. In altre parole, il papa e i vescovi in comunione con lui non sono più infallibili e stanno insegnando eresie o, peggio, sono caduti nella apostasia. Da quel momento i fedeli sono quindi autorizzati a non fidarsi né dei vescovi né del papa; e l’azione di DISPERSIONE COMINCIA….
Compaiono così le liste dei vescovi (soprattutto cardinali) sospettati di appartenere all’organizzazione sovversiva che complotta contro la “vera Chiesa”; compare l’elenco delle eresie di cui si sarebbe macchiato il Pontefice.
COMPAIONO I VEGGENTI – quelli non mancano mai e guarda caso,si scopre poi che molti sono “medium” quindi praticano spiritismo!,altro che fede cattolica; oppure si scopre che certe rivelazioni private vengono tenute più in considerazione dell’Unica Vera Rivelazione Pubblica a cui sono sottomesse,cioè la Parola di Dio – cotali veggenti,dicevamo, a nome della Madonna o di Gesù, (che si presentano per niente misericordiosi,ma come veri dittatori minacciosi) guidano il gregge disperso finché non giunge la ‘divina legittimazione’ di abbandonare scismaticamente la Chiesa reale.
In tempi recenti, le false versioni del terzo segreto di Fatima e il Segreto di Melania sono stati utilizzati per alimentare filoni apocalittici di carattere scismatico.
Emblematica in tal senso è l’esistenza di alcune frange o sette tradizionaliste sul presunto occultamento del “vero terzo segreto di Fatima”. Che sarebbe stato operato dagli ultimi papi, allo scopo di nascondere la loro demoniaca identità di “Anticristi sul trono di Pietro”.
Benché, in prospettiva, le posizioni deliranti siano facilmente riconoscibili, numerosi fedeli sono caduti nella trappola.
Fra le tante, per il legame con il presunto terzo segreto, meritano di essere ricordate la false apparizioni avvenute a Bayside, un quartiere di New York. La “veggente”, Veronica Lueken, (dal 1968 fino alla morte avvenuta nel 1995) dichiarò di ricevere messaggi da santa Teresa di Lisieux e dalla Madonna.
Nonostante i pronunciamenti dei vescovi di Brooklyn (1975 e 1986) in cui si avvertono i fedeli che “le presunte visioni di Bayside sono assolutamente destituite di autenticità e i ‘messaggi’ contengono affermazioni contrarie agli insegnamenti della Chiesa cattolica che minano la legittima autorità di vescovi e concili, instillando dubbi nelle menti dei fedeli”, attorno a Veronica si strutturarono un centinaio di gruppi di “rosarianti”…
Naturalmente Veronica sosteneva di detenere il terzo segreto di Fatima e di essere un’anima “vittima ” per il bene della Chiesa. Nel 1975 la Madonna avrebbe rivelato a Veronica che tre anni prima un gruppo di cardinali aveva avvelenato Paolo VI e insediato al suo posto un impostore, un “agente di Satana”; il terribile contenuto del segreto era proprio questo: Satana guida la Chiesa….
Si narra che anche a fine Ottocento – quando Leone XIII adottò un atteggiamento più dialogante con il neonato Stato italiano e scrisse le encicliche sociali – una banda di fedeli armati fosse partita dalla Francia con l’intenzione di liberare il vero Papa Leone XIII, imprigionato nelle segrete del Vaticano!!!
Contro corrente, il terzo segreto ispira anche l’ “Opera cenacolo familiare”, fondata da don Salvatore Paparo nel 1946: il messaggio di Fatima inaugura l’”età del cristianesimo”, il trionfo della Chiesa cattolica in cui “vescovi sposati e preti sposati saranno un fulgido esempio per le altre famiglie cristiane”…ENNESIMA ERESIA, ennesimo falso veggente, che interpreta come gli pare il vero messaggio della Madonna a Fatima, come fanno oggi giornalisti che rigirano le vere parole del Papa come più gli aggrada, e tanti disinformati traggono conclusioni affrettate dai titoloni dei giornali, invece di leggere per intero i veri discorsi del Papa sui siti della Santa Sede.
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POSSIAMO CAPIRE COME QUI NON SIA IN GIOCO SOLO L’AUTORITA’ DEL PONTEFICE, MA LA PAROLA DEL SIGNORE GESU’ : “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa”. Mt 16,13-20.
LA BARCA DI PIETRO
Nel Vangelo di Matteo, abbiamo due situazioni iconografiche in qualche modo speculari. In entrambe, la barca di Pietro è nel mare in gran tempesta, ricoperta dalle onde. Nella prima icona, finché Pietro tiene lo sguardo fisso su Gesù, riesce a camminare sulle acque ma, appena si concentra sulla tempesta, comincia ad affondare. Distogliere lo sguardo da Gesù provoca il dramma.
(Mt 14, 24-32).
Gli Apostoli finché tengono lo sguardo verso la tempesta sono sommersi dalle onde ma, appena si rivolgono a Gesù, si fa una grande bonaccia. Dirigere lo sguardo verso Gesù risolve il dramma.
“Ed ecco, scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ma Egli dormiva. Allora accostatisi a Lui lo svegliarono, dicendo: “Salvaci, Signore, siamo perduti!”. Ed Egli disse loro: “Perché avete paura, uomini di poca fede?”. Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia” (Mt 8,24-26).
Con il linguaggio essenziale, l’evangelista ci fa ben comprendere che E’ LA POCA FEDE A RENDERCI SEMPRE PIU’ VITTIME DEL MARE DI PROBLEMI CHE INONDA LA VITA; finché l’attenzione resta polarizzata sugli eventi negativi, sull’infinita analisi del problema, ne siamo sommersi.
Noi siamo chiamati a credere che Gesù ha già vinto.
GESU’ E’ GIA’ VINCITORE ASSOLUTO. Anche la Madre è venuta a dirci che il suo Cuore Immacolato trionferà. Se ne siamo davvero convinti, allora dobbiamo collaborare con la vittoria di Dio cooperando con la grazia che Lui ci manda. Bisogna cambiare ottica: anziché investigare perennemente sul problema e analizzare tutte le sfumature, dobbiamo cercare le tracce della Sua vittoria e attaccarci a quelle. Anche se talora la barca è in mezzo alla tempesta, con vento forte e contrario, non bisogna aver paura: Lui ha già vinto. Ma è solo con gli occhi della fede che vediamo la Sua vittoria. Con gli occhi della fede riusciamo a scorgere quale sia la Sua grazia in mezzo al grande problema, quali siano i piccoli segnali della Sua vittoria … Probabilmente, la migliore soluzione prospettata dagli Apostoli sarebbe stata l’aver un secchio in più con cui svuotare la barca; ma capiamo bene che, buttato fuori il primo secchio d’acqua, sarebbe arrivata una nuova onda e poi un’altra e un’altra ancora.
La vera grazia, invece, era Gesù lì con loro, anche se stava dormendo. Avere Gesù “inerte” sulla barca poteva sembrare una piccola cosa, ma è solo quando Lo hanno guardato con gli occhi della fede che Lo hanno svegliato: anziché guardare verso la tempesta hanno guardato a Lui, e Lui ha risolto il problema.
Talora, ai nostri occhi, la grazia può sembrare piccola cosa rispetto alla grandezza del problema; ma se noi cooperiamo con essa, pian piano essa cresce in noi fino a superare il problema.
A Paolo, tribolato da ogni parte e schiaffeggiato da Satana, il Signore disse: “Ti basta la mia grazia” (2 Cor 12,9).
Nutrendoci ogni giorno della grazia che Dio ci manda, col tempo finiamo per essere trasformati dalla grazia stessa, una trasformazione così profonda che la nostra volontà si troverà tutta orientata a desiderare quello che Dio vuole.
“Sentiamo che Benedetto XVI – Papa Francesco ai cardinali il 15 marzo 2015 – ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario”.
Ma la luce della fede non si è spenta, anzi! Il LUMEN FIDEI ha continuato a brillare, nelle mani di Papa Francesco.
La vera Tradizione si era trasmessa in modo unico nella storia della Chiesa, con una consegna viva e visibile a tutti, persino concretizzata in una lettera enciclica scritta a quattro mani.
“Il successore di Pietro, ieri, oggi e domani – Lumen fidei n.7 –, è infatti sempre chiamato a ‘confermare i fratelli’ in quell’incommensurabile tesoro della fede che Dio dona come luce sulla strada di ogni uomo”.
L’OMBRA DEL DIAVOLO NON HA OSCURATO LA BARCA DI PIETRO : “Guardate a Lui e sarete raggianti” (Sal 34).

E il Risorto, ora con voce tremula, ora con voce più vigorosa, continua ad annunciare ad ogni uomo e in ogni tempo: Coraggio! Non cedete al pessimismo di chi vi fa credere che la mia Sposa è vecchia e moribonda. La Chiesa è sempre giovane! Non lasciatevi rubare la speranza.
Non abbiate paura! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente.
Ero morto, ma ora Vivo per sempre e ho Potere sopra la morte e sopra gli inferi (Ap 1,17-18).
FONTE: capitolo 10 del volume Il Diavolo ed. Mondadori di PADRE RAFFAELE TALMELLI, esorcista, benedettino, dottore in psicologia della comunicazione.