5 aprile 2014

Sindone: uno studio dice che Gesù è stato crocifisso con le braccia in alto. Ma è una clamorosa bufala

Intervista a Emanuela Marinelli, fra i massimi studiosi mondiali della sindone, sullo studio pubblicato sul New Scientist: «è assolutamente sbagliato. quella è la teoria dei testimoni di Geova che vogliono distruggere la Croce»





Lo studio internazionale appena pubblicato sulla Sindone secondo cui Gesù sarebbe stato crocifisso con le braccia dietro la testa a “Y” e non a “T”, secondo l’iconografia classica, è una bufala farcita di errori scientifici.
A spiegare a tempi.it nel dettaglio gli errori dello studio pubblicato sul New Scientist e realizzato dalla Liverpool John Moores University in collaborazione con l’Università di Pavia è Emanuela Marinelli, fra i massimi studiosi mondiali della Sindone, autrice di una decina di libri e innumerevoli collaborazioni con riviste specializzate e università.

PROFESSORESSA, LO STUDIO È UN FALSO?
Dall’analisi della Sindone si vede chiaramente che la posizione delle due braccia non è uguale: la colata di sangue del braccio destro che parte dal polso arriva fino al gomito, quella del sinistro no. Quindi già solo dire che le due braccia erano nella stessa posizione è sbagliato. E questo è il primo commento.

CE NE SONO ALTRI DA FARE?
Sì, la teoria della posizione delle braccia a Y è tipica dei Testimoni di Geova (foto a lato, ndr) ed è assolutamente sbagliata. Loro cercano in questo modo di distruggere il simbolo della croce, per questo affermano che la posizione delle braccia era diversa. Ma poi, se anche fossero unite sopra la testa, al massimo viene una I e non una Y.

PERÒ SE LE COLATE DI SANGUE SONO DIVERSE SIGNIFICA CHE LE DUE BRACCIA NON ERANO DISPOSTE A T.
E chi l’ha mai detto? Il braccio destro e sinistro non potevano essere perfettamente tesi come nelle rappresentazioni sacre perché il poggiapiedi che spesso si vede ancora non veniva utilizzato. La crocifissione romana non l’aveva ancora introdotto. Si vede la prima volta nei circhi nella parte tarda del primo secolo, ma all’epoca di Gesù, quando le persone venivano crocifisse in strada come monito per tutti, i piedi venivano direttamente inchiodati alla croce.

QUINDI?
Quindi è chiaro che il corpo non poteva essere in una posizione con le braccia esattamente orizzontali. E le spiego perché: il corpo si sbilancia perché il piede destro è vincolato sotto il sinistro e questo fa muovere il corpo verso destra.

L’INTERPRETAZIONE CORRETTA?
È sempre quella di monsignor Giulio Ricci: la colatura del braccio destro scende verso il gomito, le colature del sinistro invece scendono di lato perché il braccio era in una posizione un po’ differente (vedi foto a lato, ndr) con il sangue che cola in basso dalla mano per la forza di gravità.

SECONDO GLI STUDIOSI GESÙ È MORTO PER ASFISSIA.
Ora, a parte il fatto che il Vangelo dice un’altra cosa, questo non è possibile perché la Sindone documenta l’uscita di sangue e siero dal costato e questo, secondo i cardiologi, è segno verosimilmente di una morte causata dalla rottura del cuore.

QUINDI IL NUOVO STUDIO È UNA BUFALA?
Tra gli autori c’è Luigi Garlaschelli, dell’università di Pavia. Lui è un noto negatore dell’autenticità della Sindone, quindi non capisco perché studi una cosa che per lui è falsa. Inoltre, in un’intervista al Sole 24 Ore del 2009 affermava di essere stato pagato da un’associazione di atei e agnostici per riprodurre una copia della Sindone e dimostrare così che quella di Torino non è autentica. Tra l’altro affermava: «Il denaro non ha odore. Quello che è stato fatto, è stato fatto scientificamente. Se la Chiesa cattolica vorrà in futuro finanziarmi, sono il suo uomo». Cosa vuol dire? Che a seconda di chi lo paga lui dice una cosa o l’altra? Questo è inquietante e non mi sembra molto scientifico.

@LeoneGrotti

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