22 agosto 2012

I "miracoli" dei santi pentecostali

Immaginavate che c'erano tanti "santi" nelle sette evangeliche pentecostali?

Come in quei "santi" di cui già ci siamo occupati, anche questo guadagna milioni di dollari!

Ancora tutti "ciechi"?.. .ci sono fratelli e sorelle, non ingannatori, in grado di discernere il bene dal male.

Sempre convinti che i pentecostali vi condurranno alla salvezza?...che lo stato del vaticano è ricco?

E’ tutto questo che mostro... quanti stato del Vaticano potremmo costruire????

Capito i radicali?....ecco il motivo della marcia con gli evangelici pentecostali....

Seguono la scia degli americani, dei paesi dove i voti dei pentecostali hanno fatto la differenza...

Beh! che dire! io non voglio convincere ne' condannare nessuno....

fate il vostro discernimento....tanto mica mi fermo...

Ci sono migliaia di casi pronti ad essere mostrati.

Di miracoli a "pagamento", che questi "eretici", asseriscono di fare!

certo!..., Medjougorje, Padre Pio, Madre Teresa, Lourdes, Fatima...sono opera del "maligno"....

L'albero si riconosce dai frutti!....

A differenza dei vostri autoproclamati truffatori "santi"...quelli cattolici, sono morti in povertà....

Padre Pio, Madre Teresa... non spendevano milioni di euro per comprare ville, aerei e limousine!

Hanno speso la vita per il prossimo! per i sofferenti! per i poveri!

Vergognatevi diffamatori eretici!...

Non fate altro che sputare il veleno dei vostri "padri",ogni giorno,sui veri santi!!!!

Ma il ministro Monti non dovrebbe risanare il debito pubblico?...

Ma perché sig. ministro non indaga, su cosa nascondono nelle loro "sale", nei blog, nelle decime( cinquantesime), costoro??? risanerebbe anche quello europeo di debito!

Verificate. e' tutto vero!...solo che: "non si deve sapere"...dio ci allontani da questi ingannatori.

Grazie Gesù.




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Uganda: Museveni, predicatore pentecostale
Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, è un membro attivo di una setta pentecostale, chiamata

"CENTRO DEI MIRACOLI" fondata è diretta dal pastore Kayanja.

Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, è un membro attivo di una setta pentecostale, chiamata “Centro dei miracoli”, fondata è diretta dal pastore Kayanja.

Il suo esempio è stato contagioso: oggi un terzo dei membri del governo dicono di appartenere a una chiesa pentecostale.

Il movimento evangelico pentecostale è sostenuto nei finanziamenti e nell’organizzazione da chiese e sette nord-americane della stessa tendenza, che in ambiente anglosassone è chiamata “Born Again”.

L’Uganda è il secondo paese più cristiano dell’Africa;a Kampala, la capitale, più dell’80% della popolazione si dice cristiana.

Ogni domenica le chiese sono piene.

Tra tutte spicca la “Cattedrale” della setta del pastore Kayanja, un immenso hangar di vetro costato diversi milioni di dollari, costruito su un’antica palude, inaugurato dal presidente Museveni nel 2004.

Il giornalista Adrien de Mun, de La Croix di Parigi, ha assistito a un culto celebrato in essa.

L’altare è placcato d’oro, e sono centinaia i cantori del coro.

In prima fila ci sono delle poltrone riservate alle alte personalità politiche.

La cerimonia è ripresa dalle telecamere e ritrasmessa su uno schermo gigante. Il pastore Kayanja è accolto da una folla in delirio.

Il sermone di questa domenica tocca il cuore della setta “Centro dei miracoli”: il denaro.

“Dappertutto nella Bibbia, il denaro svolge un ruolo essenziale.

Se non sapete come controllare il denaro, allora sarà il denaro che controllerà voi.

Il denaro è uno strumento. Il denaro non è buono né cattivo”.

Seguendo questa filosofia il pastore Robert Kayanja è diventato il capo di un impero religioso.

Sono già centinaia i Centri dei miracoli in Africa e nel mondo intero.

E ha dato certamente prova di sapere come si controlla il denaro: oggi possiede una lussuosa villa sul lago Vittoria, uno yacht, un jet privato, oltre a un numero imprecisato di auto di grossa cilindrata.

Ma la sua intuizione vincente è stata quella di cercare l’alleanza con il potere politico.

E lo ricorda ancora una volta nel suo sermone: “Quando il presidente Museveni ha preso il potere, era lontano da Dio.

E temeva che a causa della religione la popolazione si dividesse.

Ma noi siamo riusciti a coinvolgere sua moglie e i suoi figli.

Sono loro che ci hanno fatto arrivare al presidente, e così anche lui, finalmente si è rimesso sulla strada di Dio…

Yoweri Museveni ora viene qui di persona, e predica la Bibbia! È davvero una benedizione!”

Da allora il pastore Kayanja ha accesso diretto alla presidenza, dove ha costruito una cappella per il presidente e il suo entourage.

È lì che predica la figlia del presidente, Patience Rwabwogo, che, forte degli insegnamenti di Kayanja padre, ha aperto ora una sua propria chiesa a Kampala.

È una caratteristica delle chiese evangeliche di allinearsi al potere politico: nelle ultime elezioni (2006) nelle chiese si è fatto apertamente propaganda per il partito di Museveni.

E il partito ha gradito. Il 30% dei deputati già è passato a questo movimento, che nel censimento del 2002 rappresentava solo il 5% della popolazione.

Oggi, affermano i missionari americani, sarebbero già saliti al 20%, e minano seriamente il primato della chiesa cattolica (ancora la più forte) e della chiesa anglicana.

“Non c’è differenza tra la chiesa e il governo – si giustifica il Ministro dell’etica e dell’integrità, James Buturo.

Gli stessi valori morali ci uniscono. Ogni nostra riunione è preceduta da un momento di preghiera.

Coloro che pensano che la preghiera non ha importanza ormai hanno poca influenza. Io descriverei l’Uganda come un paese religioso.”

Ma il pastore Kayanja ha suscitato gelosie, e la concorrenza tra sette pentecostali si è fatta feroce. Le accuse reciproche di truffe e imbrogli sono correnti.

Il Governo ha dovuto cominciare a mettere un po’ di ordine: “Il governo ugandese pensa che è importante sapere che cosa succede nelle sette e nelle chiese.

Noi vogliamo definire un quadro entro il quale la fede sarà praticata”