".....E poi, una cosa che ho tanto a cuore: per favore, perdonate sempre. E perdonate tutto. Perdonate tutto e sempre. Ai sacerdoti dico, nel sacramento della Riconciliazione, di non fare troppe domande. Ascoltare e perdonare. Diceva un Cardinale – che è un po’ conservatore, un po’ quadrato, ma è un grande prete – parlando in una conferenza ai sacerdoti: “Se qualcuno [nella Confessione] incomincia a balbettare perché ha vergogna, io gli dico: va bene, ho capito, passa a un’altra cosa. In realtà non ho capito nulla, ma Lui [il Signore] ha capito”. Per favore, non torturare la gente nel confessionale: dove, come, quando, con chi… Sempre perdonare, sempre perdonare! C’è un bravo frate cappuccino a Buenos Aires, che io ho fatto cardinale a 96 anni. Lui ha sempre una lunga fila di gente, perché è un bravo confessore, anch’io andavo da lui. Questo confessore una volta mi ha detto: “Senti, a volte mi viene lo scrupolo di perdonare troppo” – “E cosa fai?” – “Vado a pregare e dico: Signore, scusami, ho perdonato troppo. Ma subito mi viene da dirgli: Ma se stato Tu a darmi il cattivo esempio!”. Perdonare sempre. Perdonare tutto. E questo lo dico anche alle religiose e ai religiosi: perdonare, dimenticare, quando ci fanno qualche cosa brutta, le lotte ambiziose di comunità… Perdonare. Il Signore ci ha dato l’esempio: perdonare tutto e sempre! Tutti, tutti, tutti. E vi faccio una confidenza: io porto già 55 anni di sacerdozio, sì, l’altro ieri ne ho fatti 55, e mai ho negato un’assoluzione. E mi piace confessare, tanto. Ho sempre cercato il modo di perdonare. Non so se è bello, se il Signore mi darà... Ma questa è la mia testimonianza."
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DISCORSO DEL SANTO PADRE Cattedrale di Santa Maria Assunta - Ajaccio Domenica, 15 dicembre 2024