20 febbraio 2015

La Madonna contestata


In un congresso svoltosi a Lilla, un sacerdote inglese narrò questo fatto. "Molto lontano da questa città, viveva una famiglia protestante composta di molti figli, l'ultimo dei quali, di sei anni, sentì un giorno recitare dai cattolici la bellissima preghiera dell'Ave Maria, che risuonò alle sue orecchie come una dolce melodia.

Tornato a casa il fanciullo, con il candore e la semplicità propria della sua età, recitò ad alta voce, perchè la madre lo sentisse, la bellissima preghiera dei cattolici.
La madre lo rimproverò aspramente: “Non ripetere mai più queste parole! Sono parole superstiziose, che fanno di Maria una divinità. Maria è una semplice creatura, una donna come un'altra, e niente più!”.

Il fanciullo tacque. Ma gli restava in cuore il piacere di aver sentito per la prima volta l'Ave Maria.
Un giorno, leggendo il santo Vangelo, fu colpito dal passo di S. Luca: "E l'Angelo disse a Maria. “Ave, piena di grazia, il Signore è con te”. Saltando di gioia il ragazzo corse dalla mamma col Vangelo aperto tra le mani e le disse: “Mamma, leggi quello che dice la Bibbia: Ave, piena di grazia". Perchè tu dici che è superstizione pronunciare queste parole?”.

La madre gli strappò nervosamente il libro dalle mani e gli proibì severamente di tornare a ripetere la frase, che per il ragazzo era tanto dolce ma che per la madre, luterana fanatica, era tanto irritante.
Il ragazzo però non dimenticò più la bella preghiera che estasia i buoni cattolici e la recitò molte volte da solo, con immensa gioia.

E intanto crebbe negli anni e, con gli anni, anche nell'intelligenza. A tredici anni fu in grado di proporsi questo argomento convincente: “O è falso il Vangelo o lo è il protestantesimo. I protestanti tengono il Vangelo come regola di fede; e allora come possono negare che la Vergine è la più eccellente delle creature e qualcosa di più che una semplice donna, quando il Vangelo lo attesta chiaramente?".

Continuando a leggere il sacro testo, fu colpito dalle parole del Magnificat: “Tutte le genti mi chiameranno beata”.
Questo passo fece brillare nella sua anima la luce definitiva. La grazia e la fede lo guidarono, persuadendolo fermamente della dignità di Maria.

Un giorno, in casa, la conversazione ricadde sul tema protestantico che Maria è una donna come le altre: soltanto una buona madre di famiglia. Allora il ragazzo, indignato per simili espressioni, si alzò in piedi e con voce vibrante protestò: “No, non è vero; non può essere così, la santissima Vergine è più che una semplice creatura. L'Angelo mandato da Dio la salutò “piena di grazia". E' la Madre di Gesù, Madre di Dio. Voi protestanti avete un impegno particolare nel coprire di vilipendio la più augusta di tutte le creature. Ma notate la vostra contraddizione. Dite che la Bibbia è il fondamento della vostra fede; se è così, perchè non le date credito quando vi insegna e dice in maniera precisa che tutte le generazioni la chiameranno beata?".
Una bomba scoppiata in mezzo alla casa non avrebbe recato una emozione più forte di quella prodotta da queste parole.
“Che avviene mai!” - gridò inferocita la madre – “che vedo, che sento!... Mio figlio finirà per farsi cattolico!..."

E lo era già in cuor suo, ma dovette lottare strenuamente contro tutti quelli di casa per divenirlo effettivamente. Raggiunta la maggiore età, ricevette il Battesimo. L’ostinazione nell'errore da parte dei suoi genitori e fratelli lo ricolmava di dolore. E tuttavia continuava a sperare che la grazia del Signore avrebbe un giorno o l'altro bussato alla porta del cuore dei suoi cari.
Intanto uno dei fratelli cadde gravemente ammalato. In breve si ridusse all'orlo dei sepolcro. Dio ispirò al giovane una felice idea.
“Mamma, disse, Dio è onnipotente; se vuole, può ridarci il caro malato. Recitate insieme con me l'Ave Maria, e promettetemi, se il fratello guarirà, di studiare attentamente la Religione cattolica e se, dopo un esame imparziale, la troverete l'unica vera, giuratemi di abbracciarla".

La madre fremette alla proposta e ruggì come una belva. In preda alla disperazione, agitava i pugni stretti e urlava come una forsennata. Poi, si calmò. Vinta dall'amore materno, piegò il capo dinanzi alla necessità del momento e, inginocchiatasi, recitò assieme al figlio l'Ave Maria.
Il giorno dopo il malato entrava in convalescenza: l'intercessione di Maria l'aveva salvato! La madre e l'intera famiglia, dopo uno studio serio, abbracciarono la Religione cattolica.
Questo ragazzo - concluse il conferenziere - questo ragazzo devoto di Maria è oggi sacerdote, o signori; è colui che ha l'onore di rivolgervi la parola".

(Da: “Capanaga, Maria nella storia delle conversioni”).

Apologetica Cristiana Cattolica