14 aprile 2020

Papa Francesco - S.Messa in Santa Marta - 14 aprile 2020

    Preghiamo perché il Signore ci dia la grazia dell’uni- tà fra noi. Che le difficoltà di questo tempo ci facciano sco- prire la comunione fra noi, l’unità che sempre è superiore a ogni divisione.


Liturgia della Parola: At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18

Omelia - La grazia della fedeltà

    La predicazione di Pietro, il giorno di Pentecoste, tra- figge il cuore della gente: “Quello che voi avete crocifisso è risorto”. « All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare?”». E Pietro è chiaro: “Convertitevi. Convertitevi. Cambiare vita. Voi che avete ricevuto la promessa di Dio e voi che vi siete allontana- ti dalla Legge di Dio, da tante cose vostre, tra idoli, tan- te cose ... convertitevi. Tornate alla fedeltà”. Convertirsi è questo: tornare a essere fedeli. La fedeltà, quell’atteggiamento umano che non è tanto comune nella vita della gente, nella nostra vita. Sempre ci sono delle illusioni che attirano l’attenzione e tante volte noi vogliamo andare dietro queste illusioni. La fedeltà: nei tempi buoni e nei tempi brutti. C’è un passo del Secondo Libro delle Cronache che mi colpisce tanto. È nel capitolo XII, all’ini- zio. “Quando il regno fu consolidato – dice – il re Roboamo si sentì sicuro e si allontanò dalla legge del Signore e tutto Israele lo seguì” (cfr 2Cr 12,1). Così dice la Bibbia. È un fatto storico, ma è un fatto universale. Tante volte, quando noi ci sentiamo sicuri, incominciamo a fare i nostri progetti e ci allontaniamo lentamente dal Signore; non rimaniamo nella fedeltà. E la sicurezza mia non è quella che mi dà il Signore. È un idolo. È questo ciò che è accaduto a Roboamo e al popolo di Israele. Si sentì sicuro – regno consolidato – si allontanò dalla legge e incominciò a rendere culto agli idoli. Sì, possiamo dire: “Padre, io non mi inginocchio davanti gli idoli”. No, forse non ti inginocchi, ma che tu li cerchi e tante volte nel tuo cuore adori gli idoli, è vero. Tante volte. La propria sicurezza apre la porta agli idoli.
    Ma è cattiva la propria sicurezza? No, è una grazia. Essere sicuro, ma essere sicuro anche che il Signore è con me. Ma quando c’è la sicurezza e io al centro, mi allontano dal Signore, come il re Roboamo, divento infedele. È tanto difficile conservare la fedeltà. Tutta la storia di Israele, e poi tutta la storia della Chiesa, è piena di infedeltà. Piena. Piena di egoismi, di proprie sicurezze che fanno che il po- polo di Dio si allontani dal Signore, perda quella fedeltà, la grazia della fedeltà. E anche fra noi, fra le persone, la fedeltà non è una virtù a buon mercato, certamente. Uno non è fedele all’altro, all’altro ... “Convertitevi, tornate alla fedeltà al Signore” (cfr At 2,38).
    E nel Vangelo, l’icona della fedeltà: quella donna fedele che non aveva dimenticato mai tutto quello che il Signore aveva fatto per lei. Era lì, fedele, davanti all’im- possibile, davanti alla tragedia, una fedeltà che la fa anche pensare che è capace di portare il corpo ... (cfr Gv 20,15) Una donna debole, ma fedele. L’icona della fedeltà di que- sta Maria di Magdala, apostola degli apostoli.
    Chiediamo oggi al Signore la grazia della fedeltà: di ringraziare quando Lui ci dà sicurezze, ma mai pensare che sono le “mie” sicurezze e sempre, guardare oltre le proprie sicurezze; la grazia di essere fedeli anche davanti ai sepolcri, davanti al crollo di tante illusioni. La fedeltà, che rimane sempre, ma non è facile mantenerla. Che sia Lui, il Signore a custodirla.

Preghiera per la comunione spirituale

Ai tuoi piedi, o mio Gesù, mi prostro e ti offro il pen- timento del mio cuore contrito che si abissa nel suo nulla e nella Tua santa presenza. Ti adoro nel Sacramento del Tuo amore, ineffabile Eucarestia. Desidero riceverti nella povera dimora che ti offre il mio cuore. In attesa della fe- licità della comunione sacramentale, voglio possederti in spirito. Vieni a me, o mio Gesù, che io venga da Te. Possa il Tuo amore infiammare tutto il mio essere, per la vita e per la morte. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Così sia.