4 novembre 2016

Non è Dio che castiga. Ma è l’uomo che si autopunisce.


Un sacerdote risponde

Che cosa pensare di fronte a cataclismi, terremoti…

Quesito

Caro Padre Angelo,
la ringrazio per le risposte molto esaurienti. Poiché in questo periodo ho un po´di tempo libero sto raccogliendo in un file i quesiti che piú mi interessano in modo da esercitare e approfondire questa importantissima scienza che mi ha sempre attratto ma che per vari motivi non sono mai riuscito ad approfondire con un corso specifico....

Cambiando argomento, in questi giorni qui in Colombia siamo stati minacciati dallo tzunami a seguito del terremoto in Perú. Per fortuna non é successo nulla di grave ma le notizie che arrivano dal Perú, di centinaia di morti oltre ai feriti e ai senza tetto, mi rattristano e a volte mi viene un senso di ribellione verso questo genere di sofferenza causata da calamitá naturali, e vorrei che Dio non lo permettesse. Per me rimane un mistero il perché lo permetta, a maggior ragione perché riguarda una natura "matrigna", per dirla alla Leopardi, e non discende direttamente da una decisione dell'uomo (come invece accade ad esempio per guerre ecc).
E´pur vero che molti eventi naturali disastrosi possono essere anche causati da errori o peccati umani (effetto serra, inquinamento ecc.).
Probabilmente il peccato originale ha cambiato anche alcune regole della natura che, pur sempre bella, ha assunto anche lei la sofferenza del genere umano.
Le sarei grato se potesse darmi una sua spiegazione o un consiglio in merito.
La ringrazio sinceramente e ricambio nella preghiera.
Pietro


Risposta del sacerdote
Caro Pietro,
La risposta l’hai data tu nell’ultimo capoverso della tua e-mail, prima dei saluti: “Probabilmente il peccato originale ha cambiato anche alcune regole della natura che, pur sempre bella, ha assunto anche lei la sofferenza del genere umano”.
Adamo ha visto con i suoi occhi le conseguenze cosmiche del peccato.
E adesso bisogna dire: al peccato originale si aggiungono i peccati attuali.
Tutto questo ci ricorda che i peccati hanno effetti negativi non solo su chi li compie, ma sul cosmo intero.
Sono i peccati che alterano direttamente l’ecosistema.
Ma ogni peccato vi influisce.
In Reconciliatio et Poenitentia Giovanni Paolo II aveva ricordato una bella affermazione di Elisabetta Leseur: “Quando un’anima prega, non eleva solo se stessa, ma eleva anche tutta la Chiesa, tutto il mondo”.
Purtroppo c’è anche il rovescio di questa affermazione: il peccato degrada non solo chi lo compie, ma anche tutta la chiesa, tutto il mondo. Potrei dire: degrada il cosmo.
Un Premio Nobel per la medicina, Alexis Carrell, convertito al cristianesimo dopo un miracolo di Lourdes, ha detto che la preghiera è in assoluto la più grande energia che si possa introdurre nel mondo.
All’inverso possiamo dire che il peccato ha ugualmente un grande potere distruttivo.
Attenzione bene: non è Dio che castiga. Ma è l’uomo che si autopunisce.

Ti ringrazio, Pietro, della stima e della preghiera che ricambio molto volentieri.
Ti benedico.
Padre Angelo