29 luglio 2015

I Testimoni di Geova nella sola Australia hanno nascosto oltre mille casi di abuso sessuale sui bambini da più di 60 anni

I membri più anziani scoraggiavano le vittime dal denunciare gli abusi




Testimoni di Geova della Chiesa australiana non informarono la polizia degli oltre 1.000 casi di abusi sessuali in danno di minori avvenuti nell’arco di più di 60 anni, ha denunciato quest’oggi un’inchiesta del governo sull’abuso e le sue conseguenze.

La “Commissione reale australiana sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali sui minori”, è stata istituita nel 2013 in relazione alle accuse di abusi sessuali sui bambini in seno alla Chiesa cattolica. La Commissione esercita ampio mandato per esaminare le organizzazioni religiose e laiche.

A inizio udienza, Angus Stewart, consigliere della Commissione ha descritto i Testimoni di Geova come una setta con regole progettate per evitare la segnalazione di abusi sessuali.

“Le prove che la Chiesa non ha messo a conoscenza le autorità di nessuno dei presunti 1006 casi di abuso sessuale identificati dai Testimoni di Geova dal 1950, sarà portata dinnanzi alla Commissione“, ha affermato.

“Questo suggerisce l’esistenza di pratiche dei Testimoni di Geova per conservare le informazioni sui crimini di abuso sessuale infantile, impedendo di presentare denunce alla polizia o ad altre autorità competenti“

I Testimoni di Geova che hanno la loro sede centrale negli Stati Uniti, contano 8 milioni di affiliati e sono conosciuti per i loro ministri e le loro campagne porta a porta. In Australia, ha riferito Stewart, vi sono circa 68.000 fedeli.

Due membri della chiesa identificati come BCB e BCG, sono in attesa di fornire la loro testimonianza che concerne le accuse contro i membri più anziani della chiesa che li incoraggiarono a non denunciare gli abusi subiti.

Stewart ha descritto molteplici carenze istituzionali nella protezione dei bambini o nel censurare i presunti abusatori, tra cui la dottrina che libera gli anziani della chiesa da responsabilità nella denuncia dell’abuso, anche se non vi era obbligo giuridico in tal senso.

Anche se la chiesa ha espulso 401 membri dopo aver conosciuto gli abusi interni, i Testimoni di Geova hanno consentito a 230 di costoro di rientrare nell’organizzazione. Inoltre 35 fedeli sono stati reintegrati in più occasioni.

Un altro ostacolo è costituito dal requisito della presenza di due o più testimoni (dei fatti di abuso) perché la chiesa proceda a convocare il “comitato giudiziario”.

Questo ha bloccato 125 casi di accuse, ha assicurato Stewart.

La commissione reale ha svolto la sua indagine arrivando anche in Vaticano. Il Cardinale australiano George Pell (primo prefetto della Segreteria per l’Economia), è stato oggetto di numerose accuse per non aver fatto abbastanza per proteggere i bambini vittime di abuso. Pell, tuttavia, ha definito queste accuse “false” e “indignanti”.

fonte: El Mundo