Non è irrilevante il nostro passaggio sulla terra, perché è l'occasione unica e irripetibile per elevarci verso il cielo. Stiano dunque attenti a quanto ci circonda, perché ciò che "prendiamo dal terreno" ci fa crescere o ci avvelena; dobbiamo essere perciò capaci di riconoscere quel che ci nutre e separarlo da ciò che ci intossica, e scegliere il meglio per noi. In questo meticoloso e accorto discernimento, possiamo essere guidati dagli insegnamenti della Chiesa che, attraverso l'annuncio del Vangelo e la testimonianza di fede di tanti fratelli, ci aiutano a confidare nel Signore e a mettere a frutto le risorse che ci sono state donate, per coltivare i talenti che abbiamo ricevuto e investire sulle nostre capacità.
Questo cammino di crescita è dunque personale e comunitario, allo stesso tempo e, se ogni albero cresce e porta frutto in modo diverso e originale, non dobbiamo perderci o scoraggiarci nel confronto con le altre piante, ma apprezzare ed essere grati per quel che siamo, per i traguardi raggiunti, sempre attenti a non gonfiarci d'orgoglio e vanità. La vita su questa terra è un'occasione esclusiva ed eccezionale, un dono prezioso e allo stesso tempo fragile, che ci impegna in umiltà e senso di responsabilità verso il Signore, che ce l'ha donata.
La Chiesa è il nostro "ascensore" per il cielo, da cui siamo trasportati noi, diventando a nostra volta un veicolo in grado di far avvicinare altri. Questa misteriosa realtà al contempo umana e divina è bellissima, perché racchiude in se stessa il senso dell'esistenza e lo scopo della vita: non ci salviamo da noi stessi e senza noi stessi, ma ci salviamo insieme, per la forza della Risurrezione di Cristo, che ci permette di salire al cielo incontro al Padre.
Prof. Andrea Numini