29 marzo 2024

XI STAZIONE GESÙ GRIDA IL SUO ABBANDONO

A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 45-46).

Gesù, ecco la preghiera inaudita: gridi al Padre il tuo abbandono. Tu, Dio del cielo, non tuoni risposte, ma chiedi perché? Al culmine della Passione avverti la distanza dal Padre e nemmeno più lo chiami Padre, come sempre, ma Dio, quasi a non riuscire più a identificarne il volto. Perché questo? Per immergerti fino in fondo nell'abisso del nostro dolore. Lo hai fatto per me, affinché io, quando vedo solo buio, quando sperimento il crollo delle certezze e il naufragio del vivere, non mi senta più solo, ma creda che tu sei lì con me: tu, Dio della comunione che provi l'abbandono per non lasciarmi più ostaggio della solitudine. Quando hai gridato il tuo perché, lo hai fatto con un Salmo: così hai messo in preghiera persino la desolazione più estrema. Ecco cosa fare nelle tempeste della vita: anziché tacere e tenere dentro, gridare a te.

Gloria a te, Signore Gesù, perché non sei fuggito dal mio smarrimento, ma l'hai abitato fino in fondo; lode e gloria a te che, caricandoti di ogni distanza, ti sei fatto vicino a chi è da te più lontano. E io, nel buio dei miei perché, ritrovo te, Gesù, luce nella notte. E nel grido di tante persone sole ed escluse, oppresse e abbandonate, rivedo te, mio Dio: fa' che ti riconosca e ti ami.