20 novembre 2024

Un numero considerevole di Cattolici non credono alla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, fondamenta della Fede

Un nuovo sondaggio ha rivelato che il 69% dei Cattolici che vanno a Messa crede nella reale presenza di Gesù nell’Eucaristia – un risultato che mette in dubbio l’accuratezza del sondaggio bomba del 2019 del Pew Research Center, che aveva rivelato che solo un terzo dei cattolici praticanti credono in questo principio fondamentale della Fede Cattolica, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica. Lo scrive Jonah McKeown in un articolo per la Catholic News Agency del 16 giugno 2024 [QUI], che riportiamo di seguito nella nostra traduzione italiana dall’inglese. La notizia è, che il 31% dei Cattolici praticanti non crede nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia e che essi si definiscono contemporaneamente come Cattolici. Prima che mancanza di fede è dissonanza cognitiva.

La Vinea Research, una società cattolica che ha condotto il nuovo sondaggio alla fine del 2022, afferma che il linguaggio utilizzato per il suo sondaggio, diverso da quello di Pew, ha prodotto un risultato che “rappresenta in modo più accurato il modo in cui i Cattolici comprendono l’Eucaristia”.

“Utilizzando un linguaggio più comunemente compreso dai Cattolici, la ricerca di Vinea Research indica, che molti più Cattolici di quanto si pensasse inizialmente, hanno una comprensione autentica dell’insegnamento Cattolico fondamentale sulla presenza reale di Cristo nell’Eucaristia”, ha affermato la società in un comunicato stampa.

Lo studio Pew del 2019 è stato ampiamente citato come catalizzatore del Risveglio Eucaristico Nazionale, un’iniziativa dei vescovi statunitensi iniziata nel 2022 per diffondere e approfondire la devozione a Cristo nell’Eucaristia. Il Risveglio Eucaristico Nazionale culminerà con il Congresso Eucaristico Nazionale, un’importante incontro che si terrà a Indianapolis dal 17 al 21 luglio.

Il sondaggio di Vinea Research del 2022 è stato condotto in modo indipendente, ha affermato Hans Plate, il fondatore di Vinea Research, senza alcun coinvolgimento o sponsorizzazione da parte dei vescovi statunitensi o del Risveglio Eucaristico Nazionale. Nell’ambito del sondaggio, Vinea Research ha campionato 2.200 persone, fornendo a metà degli intervistati la formulazione originale del Pew e all’altra metà domande che Vinea Research ha riformulato per riflettere meglio il linguaggio Cattolico.

Il sondaggio Pew aveva chiesto agli intervistati cosa pensavano che la Chiesa insegni riguardo all’Eucaristia e anche cosa credono personalmente, usando la stessa domanda per entrambi:

Durante la Messa cattolica, il pane e il vino

a. Diventano effettivamente il corpo e il sangue di Gesù Cristo

b. Sono simboli del corpo e del sangue di Gesù Cristo

Le domande riformulate di Vinea Research, tenendo conto del fatto che il Catechismo della Chiesa Cattolica descrive Gesù come “veramente presente” nell’Eucaristia, recitano come segue:

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio l’insegnamento Cattolico sul pane e sul vino usati per la Comunione?

a. Gesù Cristo è realmente presente nel pane e nel vino dell’Eucaristia

b. Il pane e il vino sono simboli di Gesù, ma Gesù non è veramente presente

c. Non sicuro

Indipendentemente dall’insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica, cosa credi personalmente riguardo al pane e al vino usati per la Comunione?

a. Gesù Cristo è veramente presente nel pane e nel vino dell’Eucaristia

b. Il pane e il vino sono simboli di Gesù, ma Gesù non è veramente presente 

Hans Plate ha detto alla CNA, che tra gli intervistati che hanno risposto alle domande originali del sondaggio di Pew, il 41% ha espresso fede nella Presenza Reale, leggermente superiore, ma non dissimile, al risultato del sondaggio di Pew. Tuttavia, tra coloro che hanno ricevuto le domande riformulate, il 69% ha espresso complessivamente di aver fede nella Presenza Reale di Gesù nell’Eucaristia.

“Non voglio paragonare il mio sondaggio a quello di Pew, ma sto paragonando il linguaggio di Pew a un linguaggio più accurato in ambito Cattolico. La formulazione conta in modo significativo”, ha detto Hans Plate.

Ha anche notato che il livello della fede nella Presenza Reale varia considerevolmente in base alla partecipazione alla Messa auto-riferita. Tra i Cattolici che affermano di partecipare “raramente” alla Messa, solo il 51% ha espresso di credere nella Presenza Reale. Al contrario, l’81% dei cattolici che frequentano settimanalmente e il 92% che frequentano più di una volta a settimana hanno dichiarato di credere. Anche tra i cattolici che frequentano solo poche volte all’anno, quasi due terzi affermano di credere nella Presenza Reale.

Il sondaggio di Vinea Research non è il primo a tentare di rivedere le domande poste da Pew per ottenere una comprensione più accurata della fede eucaristica. Nel 2023, il Centro per la Ricerca Applicata all’Apostolato (CARA) della Georgetown University ha condotto un sondaggio modificando la formulazione delle domande e ha rilevato che il 64% degli intervistati “ha fornito risposte che indicano che credono nella Presenza Reale”. Dal sondaggio è emerso inoltre, che il 95% dei partecipanti settimanalmente alla Messa e l’80% di coloro che partecipano almeno una volta al mese credono nella Presenza Reale.

Hans Plate si è affrettato a sottolineare che il sondaggio di Vinea Research non smentisce in alcun modo la necessità di un Risveglio Eucaristico Nazionale. Oltre al numero ancora considerevole di Cattolici che non credono nella Presenza Reale, ha osservato che il suo sondaggio ha scoperto una popolazione Cattolica che raramente frequenta la Messa, comunque crede che Gesù sia realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’Altare.

korazym.org

16 novembre 2024

Verso la scomparsa del cattolicesimo. Il sondaggio che la Chiesa tedesca non ha voluto divulgare

… e in Italia le cose non è che vanno meglio



«La generazione (tedesca) socializzata cristianamente e attiva a livello ecclesiale uscirà tra poco dal mondo del lavoro e morirà nei prossimi tre decenni. Poi crollerà anche la facciata della Chiesa. Dietro ad essa apparirà una minoranza di fedeli, che non sarà più grande della comunità religiosa dei testimoni di Geova». Così, in modo lapidario, si è espresso Markus Günther nella Frankfurter Allgemeine Zeitung alla fine dell'anno scorso, qualche giorno dopo il Natale. L'uscita dal mondo del lavoro è un fatto degno di nota, in modo particolare se si tiene conto del sistema tedesco di "tasse obbligatorie" per l'appartenenza alla Chiesa. L'articolo parla di una ricerca statistica affidata dalla Chiesa cattolica in Germania al rinomato istituto demoscopico di Allensbach. I risultati sono stati così catastrofici che non sono stati presentati al grande pubblico. Alcuni dati: il 68 per cento ha risposto alla domanda sul come mai è cattolico con una risposta del tipo: «Perché così si possono festeggiare i momenti importanti della vita in Chiesa, per esempio il matrimonio e il battesimo». In seconda posizione si trova la motivazione: «Semplicemente, fa parte della tradizione della nostra famiglia».

Ogni tre ragazzi che vengono cresimati (o confermati, secondo il vocabolario teologico luterano) uno non crede in Dio. Per quanto riguarda l'andare alla Messa domenicale vi è stata un'ulteriore perdita del 10 per cento tra quei pochi che ci vanno ancora. Per quanto riguarda poi il popolo tedesco in generale, il dato più interessante è che solo un terzo dei tedeschi crede nella risurrezione di Cristo. Tenendo conto del fatto, dice il commentatore della FAZ, che formalmente due terzi dei tedeschi appartengono ad una confessione cristiana, è un dato importante. Ovviamente a una statistica si può far dire ciò che si vuole, ma certamente questi dati, pur tenendo conto del fatto che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da delle pietre (Lc 3,3), non possono essere negati, tanto più che, come dice il Vangelo di Giovanni, solo la «verità ci può far liberi» (Gv 8,32). 

Ora, la verità non è la registrazione di cose pretese vere, come spesso fanno le statistiche, ma la mia esperienza mi permette di confermare che molti dei risultati che la statistica di Allensbach rileva sono senz'altro "veri". Se poi si chiedesse quante persone credono che la nascita verginale di Maria non sia un mito, ma una realtà storica e teologica, ci troveremmo certamente di fronte ad un dato sconcertante. Probabilmente credono in essa — pur tenendo contro delle riduzioni che su questo avvenimento vengono fatte nel Corano —, in forza del loro libro sacro, più musulmani che cristiani nei paesi industriali.

I dati statistici sono interpretati dal giornalista tedesco con un'analisi molto acuta, ma non nuova. La crisi religiosa non è dovuta al fatto che la Chiesa sia troppo poco «aggiornata» nei confronti del nostro tempo. La Chiesa evangelica lo è in tutte le questioni poste dai media oggi: sacerdozio per le donne, abolizione del celibato, liberalità in questioni etiche, completa accettazione degli omosessuali e dei divorziati risposati, ma essa è ancora più in crisi della Chiesa cattolica, le loro chiese sono ancora più vuote. La questione essenziale, così Markus Günther, è invece che le Chiese devono annunciare all'uomo di oggi «verità assolute». Questo è il suo compito e proprio in esso fallisce. Per questo le persone si affidano a un eclettismo religioso in cui provano a darsi delle risposte riguardanti esigenze assolute […].

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - Anno B - Commento al Vangelo di Don Fabio Rosini

Gesù allerta i suoi discepoli che questo mondo passerà e li invita a riflettere, cosi come invita a riflettere ciascuno di noi: su cosa stiamo fondando la nostra vita? 

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,24-32)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.

Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.

Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.

In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

9 novembre 2024

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - Anno B - Commento al Vangelo di Don Fabio Rosini

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,38-44)

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».

Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.

Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». 


2 novembre 2024

O Dio, onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace a tutti i nostri fratelli defunti, perché immersi nella tua beatitudine ti lodino senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.


.... Apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all`Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce:
"La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello"
Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo: "Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen". Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?". Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell`Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.  

Non avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta, perché l`Agnello che sta in mezzo al trono
sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi"

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Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro". 

E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate". 

E Colui che sedeva sul trono disse:
"Ecco, io faccio nuove tutte le cose"; e soggiunse:
"Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. Ecco sono compiute!

Io sono l`Alfa e l`Omega,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
darò gratuitamente
acqua della fonte della vita.

Chi sarà vittorioso erediterà questi beni;
io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio .

Andrea Cionci e Padre Giorgio Maria Faré: Ribellione Travestita da Coraggio

In questo video esploriamo le figure controverse di Andrea Cionci e Padre Giorgio Maria Faré, due personaggi che, anziché difendere la verità, alimentano falsità e confusione tra i fedeli. Cionci, con la sua teoria del "Codice Ratzinger," afferma che Papa Benedetto XVI non ha mai rinunciato al munus papale, cercando di delegittimare Papa Francesco. Questa teoria è stata ampiamente smentita dal Codice di Diritto Canonico e dallo stesso Papa Benedetto.

Ancora più grave è l’alleanza tra Padre Faré e Don Minutella, prete scomunicato per ribellione. Minutella è noto per le sue finte "locuzioni" e "possessioni" da santi come Padre Pio, scene teatrali recitate per ingannare i fedeli più vulnerabili. Queste messinscene rappresentano un oltraggio alla vera fede cattolica e sono un chiaro esempio di come il sensazionalismo possa travisare il messaggio della Chiesa.

Scopri come queste teorie non abbiano alcun fondamento canonico o spirituale e perché la Chiesa, sotto la guida legittima di Papa Francesco, continuerà a prosperare nonostante questi attacchi interni.



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2024_Comunicato del Preposito Generale riguardo al P. Faré

Con grande sorpresa e dolore ho appreso le esternazioni del mio confratello, P.
Giorgio Maria Faré OCD, attraverso il suo podcast sulle reti sociali.
Il 13 ottobre scorso egli affermava pubblicamente di non voler celebrare più la S.
Messa in unione con Papa Francesco, in quanto Francesco non sarebbe, secondo il suo
erroneo ragionamento, il legittimo pontefice.
Condivido lo sconcerto espressomi da numerosi fedeli, oltre ai confratelli e alle
consorelle nel Carmelo, a riguardo di questa presa di posizione di P. Faré.
Dato che mi è affidata la cura di tutti i frati dell’Ordine, ribadisco la nostra decisione
di restare sempre in comunione con la Santa Chiesa cattolica e con il Papa, per un cammino
di fede e di carità con tutto il popolo santo di Dio.
Auspico che sia risanata presto la ferita inferta da P. Faré all’unità della Chiesa, lo
scandalo provocato a molti fedeli, lo sconcerto e il dolore causato al nostro Ordine.
Spero anche che P. Faré risponda alla nostra paterna ammonizione con il suo
completo ravvedimento, per non incorrere nell’esclusione dalla comunione con la Chiesa,
ricordando al confratello quanto fosse importante per la nostra santa Madre Teresa di Gesù
il poter morire “figlia della Chiesa”.

Roma, 18 ottobre 2024.

Fr. Miguel Márquez Calle, OCD
Preposito Generale




XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - Anno B - Commento al Vangelo di Don Fabio Rosini

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,28b-34)

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».

Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.



 

27 ottobre 2024

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - Anno B - Commento al Vangelo di Don Fabio Rosini

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,46-52)

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 

Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 

Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.



13 ottobre 2024

SALMO 117 Canto di gioia e di vittoria

Gesù è la pietra che, scartata da voi costruttori, è diventata testata d’angolo (At 4,11)


Celebrate il Signore, perché è buono; *

    eterna è la sua misericordia.

Dica Israele che egli è buono: *

    eterna è la sua misericordia.

Lo dica la casa di Aronne: *

    eterna è la sua misericordia.

Lo dica chi teme Dio: *

    eterna è la sua misericordia.

Nell’angoscia ho gridato al Signore, *

    mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.

Il Signore è con me, non ho timore; *

    che cosa può farmi l’uomo?

Il Signore è con me, è mio aiuto, *

    sfiderò i miei nemici.

È meglio rifugiarsi nel Signore *

    che confidare nell’uomo.

È meglio rifugiarsi nel Signore *

    che confidare nei potenti.

Tutti i popoli mi hanno circondato, *

    ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, *

    ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Mi hanno circondato come api, †

    come fuoco che divampa tra le spine, *

    ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, *

    ma il Signore è stato mio aiuto.

Mia forza e mio canto è il Signore, *

    egli è stato la mia salvezza.

Grida di giubilo e di vittoria, *

    nelle tende dei giusti:

la destra del Signore ha fatto meraviglie, †

    la destra del Signore si è alzata, *

    la destra del Signore ha fatto meraviglie.

Non morirò, resterò in vita *

    e annunzierò le opere del Signore.

Il Signore mi ha provato duramente, *

    ma non mi ha consegnato alla morte.

Apritemi le porte della giustizia: *

    entrerò a rendere grazie al Signore.

È questa la porta del Signore, *

    per essa entrano i giusti.

Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, *

    perché sei stato la mia salvezza.

La pietra scartata dai costruttori *

    è divenuta testata d’angolo;

ecco l’opera del Signore: *

    una meraviglia ai nostri occhi.

Questo è il giorno fatto dal Signore: *

    rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Dona, Signore, la tua salvezza, *

    dona, Signore, la tua vittoria!

Benedetto colui che viene nel nome del Signore. *

    Vi benediciamo dalla casa del Signore;

Dio, il Signore, è nostra luce. †

    Ordinate il corteo con rami frondosi *

    fino ai lati dell’altare.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, *

    sei il mio Dio e ti esalto.

Celebrate il Signore, perché è buono: *

    eterna è la sua misericordia.