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12 marzo 2018

“Se non vedete segni e prodigi, voi non credete”.

È un rimprovero quello che, nell’odierno brano del Vangelo, Gesù rivolge al funzionario del re che gli va incontro in Galilea per chiedergli di guarire il figlio malato. La gente sapeva che Gesù aveva fatto già tanti miracoli. E Gesù sembra perdere la pazienza perché il prodigio sembra l’unica cosa che conta per loro.
Dov’è la vostra fede?”. Vedere un miracolo, un prodigio e dire: ‘Ma, Tu hai la potenza, Tu sei Dio’, sì, è un atto di fede, ma piccolino così. Perché è evidente che quest’uomo ha un potere forte; ma lì incomincia la fede, ma poi deve andare avanti. Dove è il tuo desiderio di Dio? Perché la fede è questo: avere il desiderio di trovare Dio, di incontrarlo, di essere con Lui, di essere felice con Lui...
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Quando il Signore passa nella nostra vita e fa un miracolo in ognuno di noi, e ognuno di noi sa cosa ha fatto il Signore nella sua vita, lì non finisce tutto: questo è l’invito ad andare avanti, a continuare a camminare, “cercare il volto di Dio”, dice il Salmo; cercare questa gioia.
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Ci sono tanti cristiani fermi, che non camminano; cristiani insabbiati nelle cose di ogni giorno – buoni, buoni! – ma non crescono, rimangono piccoli. Cristiani parcheggiati: si parcheggiano. Cristiani ingabbiati che non sanno volare con il sogno a questa cosa bella alla quale il Signore ci chiama.

http://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta.html