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29 agosto 2014

Rosiconi!..... 10 motivi per non comprare fan facebook falsi

In questi giorni, noi "rosiconi"  abbiamo assistito ad una vertiginosa scalata pomeridiana di una a noi nota pagina Facebook di "riflessioni" cattoliche.... 10.000 (diecimila!) mi piace in un solo pomeriggio per una pagina che è soprattutto gradita tra giovani della "cattolicissima" Turchia.... 





10 MOTIVI PER NON COMPRARE FAN FACEBOOK FALSI...

Va di moda, ormai da tempo, l’acquisto di finti fan Facebook: con pochi euro è possibile averne pacchetti da 1000, 2000, 3000 o persino di più.

Una pratica scorretta e sanzionata dallo stesso Facebook, utilizzata da alcuni per far “esplodere” il contatore dei like e dare “imponenza” alla propria pagina, ritenuta evidentemente sottodimensionata rispetto ai diretti concorrenti.

Mi permetto alcune considerazioni, valide come consiglio per NON lasciarsi tentare dall’acquisto, invitando tutti a commentare con ulteriori riflessioni.

Pro (puramente estetici):


stupire gli utenti più disattenti e potersi vantare del proprio numero di fan, magari in fase di vendita della stessa pagina o di spazi pubblicitari ad essa associati;

Contro (suppergiù ordinati da meno tecnici a più tecnici):
  1. i fan finti non interagiscono con la pagina, sono perciò inutili;
  2. rischio di FIGURACCE con gli utenti più esperti, che possono accorgersi della pratica scorretta allertati dai “picchi” di crescita dei like (vedi immagine) o utilizzando la Graph Search per vedere i fan strani;
  3. inutile dispendio di denaro, che potrebbe essere impiegato per utilizzare gli strumenti promozionali di Facebook, sicuramente più costosi, ma per lo meno efficaci;
  4. rischio di ban degli utenti finti: infatti Facebook nel tempo potrà individuare gli account fraudolenti usati per dare il like e bannarli. Questo potrebbe condurre ad un calo del numero dei propri like: la pagina anziché crescere, potrebbe tendere a numeri più bassi;
  5. rischio di ban della pagina: Facebook, per garantire la bontà della piattaforma, ma anche per incentivare l’uso dei propri strumenti a pagamento, può in alcuni casi optare per la cancellazione della pagina che fa uso di pratiche scorrette, con conseguente perdita dei like veri e dei vecchi post;
  6. perdita del proprio target geografico. Infatti i finti fan hanno una propria località di riferimento, che potrebbe divenire quella più popolare per la pagina che acquista i loro like. Così una pagina italiana potrebbe avere come “Città di maggior popolarità: Instanbul, Turchia” (vedi esempio e immagine in alto): brutto da vedere e dannoso (vedi punto 8 sull’affinità);
  7. scarse interazioni percentuali: i contenuti condivisi sulla propria pagina Facebook acquisiscono maggiore visibilità sulle bacheche degli utenti – sia falsi, sia veri che essi siano – secondo le regole stabilite da alcuni algoritmi (evoluzioni dell’EdgeRank). Se si ha una grossa fetta di fan finti, che per loro natura non interagiscono mai con i post della propria pagina, il “Rank” dei propri contenuti tenderà ad abbassarsi vertiginosamente, aprendo una spirale che porterà al crollo della visibilità sulle bacheche e delle interazioni anche con i fan reali;
  8. scarsa affinità: è un parametro già presente nella formula originaria dell’Edge Rank, che tiene conto di una serie non nota di elementi. Non ci vuole molto ad intuire che un grosso numero di fan, di chissà quale nazionalità, con like sparsi su argomenti disparati, possano avere affinità pressoché nulla con i fan reali, soprattutto se targettizzati localmente. Un ulteriore elemento di peggioramento del rank dei post, che potrebbero avere molta difficoltà a comparire nella bacheca dei fan reali;
  9. Facebook suggerisce le pagine affini agli utenti. Nel caso di fan falsi, probabilmente tutti avranno i propri mi piace alle stesse pagine (tutte quelle dei clienti di chi vende i like). Questo assocerà tra loro tali pagine, nella realtà totalmente differenti, e non quelle effettivamente affini, facendo perdere l’opportunità di ottenere nuovi like realmente interessati;
  10. rischio di ban a cascata: da buon lettore di forum “black hat”, negli ultimi mesi ho letto vari casi di ban da parte di Facebook estesi dalla pagina, al profilo di tutti gli amministratori e addirittura di tutti i contenuti associati allo stesso IP.
  11. Mi colpì molto la storia di un ragazzo indiano al quale, nonostante avesse fatto “massima attenzione”, avevano cancellato tutto ciò associato al suo IP, persino il profilo personale con 5 o 6 anni di ricordi e foto. Cercava in ogni modo di contattare Facebook per farselo riattivare, ma non ne volevano sapere: era distrutto;
  12. (bonus) ingannare gli altri, ma in fondo anche se stessi, probabilmente significa perdere un’occasione.
  13. Il vostro concorrente ha usato tali pratiche? Lasciatelo fare e condividete questo articolo con i vostri collaboratori.
Hai letto questo articolo troppo tardi e ora ti sei pentito dell’acquisto di fan? Mi riprometto di scrivere in futuro un post sulle soluzioni (possibili) per rimediare.

OLTRE AL PENTIMENTO E' ANCHE NECESSARIO UN BAGNO DI UMILTA'